Stavo per dirgli qualcosa. Quel qualcosa che, magari, avrebbe salvato la mia reputazione, la quale stava lentamente andando in fumo.
Ma in quel momento, quando tentavo di aprire la bocca per salvare la poca reputazione ancora rimasta, arrivò un ragazzo, lasiandomi lì, ancora una volta, a boccheggiare.
Il ragazzo continuava a chiamare e rimproverare il povero Leo
"Leo?! Leo..?! Leooo? Si può sapere dove sei, Leo?!!! Ah... eccoti, dai muoviamoci. Devo andare!"
"Zitto Vale! Ci stanno guardando tutti, abbassa la voce e stai calmo" "Calmo?! Come diavolo faccio a stare calmo dai!!!"
I due ragazzi stavano urlando e tutti li osservavano, alcuni seccati dalle grida, altri divertiti.
Qualcuno, come me, era anche imbarazzato. Mi stavo letteralmente sotterrando, con lo sguardo fisso a terra guardavo il passo zoppicante di Vale, che, agitato, cercava di persuadere l'amico ad accompagnarlo.
"Dai Leo, seriamente, sai quanto è importante per me!" "Beh io veramente stavo facendo cose più importanti..." alzai gli occhi e vidi che mi guardava con un ghigno leggermente perverso. Io lo guardai perplessa. "Ma Leo? Ti sei completamente rincoglionito?! E Cris?!" "Ma Vale... cosa hai capito? Certo che sei sempre il solito... vabbe ora andiamo, ciao Isa" ricambiai il saluto. "Certo che ce n'è di gente strana" Bisbigliai tra me e me, avvicinando alla bocca quel liquido colorato, il quale mi aveva riportato più sorprese di quanto avrei mai immaginato.
