16

596 21 0
                                    

Quando l'abbraccio finì, mi disse che tutte quelle persone che "accidentalmente" avevo incontrato, erano amici suoi, incontrati in ospedale. Ecco perchè i nomi e le storie mi risultavano piuttosto familiari.
"Ma me li hai fatti incontrare te?" "No" rise "Non faccio miracoli. Solo te e Toni mi vedete. Solo che li hai incontrati grazie a Toni e poi, finalmente, ora mi vedi" fece una pausa e sorrise "e te non sai quanto io sia felice" per un secondo gli mancò la voce.
Davide che piange? Ma da quando. "E avevo quasi smesso di sperare" la sua voce si fece... non so come spiegare. Leggermente triste... cioè... si era commosso. Davide, proprio lui. Colui che aveva sempre fatto il duro... quello che non piangeva mai... insomma, non pensavo ci tenesse così tanto a me. "Non credevo ci tenessi così tanto a me..." dissi incerta.
Mi tremarono le braccia, le gambe, tutto. Toni se ne accorse subito "Isa... ehm... devi sederti. Sia perchè la Lisandri" fece una pausa, passando un dito da una parte all'altra del collo, facendo una delle sue solite faccie buffissime "e secondo perchè non voglio che tu stia male ancora" mi confessò.
Toni era un ragazzo dolcissimo, e aveva ragione. "Si esatto, non devo fare altre cagate" mi risiedo sul letto accorgendomi che avevo lasciato Davide a boccheggiare. Lo guardo "Certo... sei la cosa più importante per me" si blocca avvicinandosi lentamente a me.

Ad un passo dagli addiiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora