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Il fatidico giro si interruppe bruscamente dopo qualche metro, con l'arrivo di tre strani personaggi, che ci travolsero correndo.
Ma chi erano quei tre matti? Li guardai e risi.
Per terra, oltre a me e Vale, c'era un ragazzo piuttosto grassottello, dai tratti orientali, di circa quindici anni; vicino a lui, un'altro ragazzino, più piccolo, probabilmente sugli undici o dodici anni, capelli castani chiari a caschetto, occhi azzurri e lentiggini sparsi su entrambe le guance chiare.
La terza, una bambina di otto o nove anni circa, bionda, con un sorrisetto furbo e dolce allo stesso tempo, occhi chiarissimi e azzurri. Era davvero bella.
Tutti si misero a ridere. Probabilmente conoscevano Vale, perchè lo salutarono, anche se corsero immediatamente via, fino a scomparire tra il via vai di infermieri e pazienti che governava nel corridoio.
Lo guardai, stava ridendo, si accorse che lo guardavo interrogativa e lui, quasi leggendomi nel pensiero, risolse prontamente i miei dubbi "Il ragazzo più grande è Chicco, era ubriaco ed è caduto dal motorino travolgendo Bea, una ragazza che ti farò conoscere al più presto, lei ora è in coma... l'altro è Rocco ed anche lui è stato in coma, qualche mese fa. E poi, la ragazzina ancora più piccola, Flam, beh lei è... cieca dalla nascita... è qui per acquistare la vista" "Ah... capito... e tu...? Come mai sei qui?"

Ad un passo dagli addiiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora