"Non voglio un ragazzo perfetto. O per lo meno non come lo intendete voi. Per me un ragazzo per essere "perfetto" deve avere quella strana bellezza tipica degli italiani. Li vedi? Quei sorrisi magnifici dalla dentatura un po' strana... la trovo affascinante. Come trovo affascinante quello strano naso, strano da spiegare, che io trovo davero stupendo. Poi gli occhi... occhi marroni sono così belli... così pieni di amore. Non lo notate? Così vivi, così dolci, così pieni di amore. E poi i capelli lunghi. Odio infinitamente le creste. Amo invece i capelli lunghi. Non lunghi come le ragazze, nemmeno a caschetto. No quello no. Ma adoro i capelli più o meno lunghi uguali, sopra le orecchie, se sono ricci ancora meglio.
E poi, amo i ragazzi dolci. Dolci ma permalosi, stronzi, sono fatti per me. Quelli che si credono re su tutti, ma non lo dicono, lo fanno solo capire, quelli che fanno i permalosi e parlano solo con chi amano. Ecco voglio qualcuno così, qualcuno come te. Anzi, voglio solo te."
"Anche io" disse con voce rauca, e tremante "ma capisci che io..." "Tu sei 'morto', lo so. Ma cosa me ne frega, ora sei qui. E io ti vedo. E io ti amo. E penso che non finirò mai di amarti." "Ma non puoi! Non puoi restare da sola per tutta la vita!" "Non mi importa un fico secco di cosa sarà. Nè domani, nè tra mille anni. Mi importa di oggi. Anche perchè non so nemmeno se vivrò un altro anno, o un altro giorno. Magari cado di testa e muoio, oppure mi investono attraversando la strada... ma intanto non c'è nessun'altro, per me, che non sei tu" dissi, con le lacrime e il fiatone. Lui si avvicinò piano piano, mi mise le mani ai fianchi e mi baciò, lentamente. Avremmo avuto tutto il tempo. Non pensavo nemmeno più che qualcuno potesse pensar male vedendomi.
Fu la cosa più bella della mia vita. Più bella di un bacio dato a una persona. É strano da spiegare, penso che nessuno abbia mai baciato il fantasma che ama. Eppure, per me, é così.
