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Mi accarezzò il viso, era così vicino. Era così bello.
Il suo viso era sempre più vicino al mio, vedevo benissimo i suoi occhi, non smettevo di guardarli. Erano stupendi.
Ma, mentre mi perdevo nei miei strani pensieri, nei suoi occhi, si sente un colpo di tosse falsa, era Toni.
Davide lo fulminò con lo sguardo ed io scoppiai a ridere.
In quel preciso momento entrò Vale, con lo sguardo timido e fisso a terra.
"Come stai Isa?" "Non lo so, non sento male, ma non so se sto bene oppure no..." risposi tristemente "So solo che ti devo ringraziare" "Perchè? Che ho fatto" "Beh quando sono stata male hai chiamato l'infermiera... mi hai salvato la vita" "Ah, per quello?! È un dovere, e comunque non tel'ho salvata, ho solo accellerato i tempi" "Beh magari se mi trovavano qualche secondo dopo, ora non sarei qui." "Non penso" rispose guardandosi i piedi. "So solo che te hai salvato Leo" continuò con un sorriso enorme stampato in faccia, alzando la testa.
"Più che altro è stato un istinto quello di alzarmi, poi l'ho trovato lì, che stava male" sorrise "Beh sei un po' sensitiva, come Toni" iniziò a ridere.
"Ma ora come sta?" Gli chiedo di colpo "Chi, Leo?" Annuisce "Ah... non lo so, so solo che è vivo e che non si può andare nella sua stanza. Non mi hanno detto altro" "Cosa?! Leo é stato male?!" Ci urla Cris dall'altro lato della stanza, con la faccia ancora mezza addormentata, dato che era sveglia da qualche secondo.

Ad un passo dagli addiiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora