malu: indica il sentimento di inferiorità che a volte si prova all'interno di un contesto sociale. In quella situazione si ha l'impressione di non essere in grado di parlare o comportarci normalmente, con una conseguente frustrazione.*
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«Ha senso.» dissi sorridendo.
Jeongin
«Perfetto, allora è andata. Lo chiederà Jisung stesso a Minho e lui parlerà con Jackson.»Jisung
«Che?! Ma sei impazzito??»Jeongin
«Jisung devi fare passi avanti, non puoi solo sbavargli da lontano e basta. Ti stiamo dando un'opportunità, non puoi dire di no.»Jisung sbuffò rassegnato.
L'idea era geniale, ma avevo davvero paura della risposta del mio ragazzo.
Jisung, quella mattina, era corso letteralmente da noi per raccontarci ciò che aveva sognato.
Ovvero un piano per farmi andare ad una festa con loro.Fu lì che mi accorsi che, la relazione in cui mi trovavo, non era per niente normale e sana.
Dovevo escogitare un piano per potermi permettere di andare ad una festa. Una festa che, però, sarebbe stata comunque molto limitata data la presenza di Jackson stesso.Eppure, non potevo chiudere con lui, lo amavo e lui amava me. E, poi, lui aveva bisogno di me.
Ma i miei amici avevano ragione, dovevo fare qualcosa.Jisung stesso, nonostante odiasse Jackson per il modo in cui mi trattava, aveva ben pensato di fargli organizzare una festa.
Bastava parlare con Minho, che avrebbe parlato col suo amico Jackson per convincerlo ad organizzare una festa a casa sua. E, a quel punto, avrei potuto finalmente godermi una festa con i miei amici.
Lo so, tutto questo è anormale, non era una relazione sana la nostra. Avevo in piano di lasciarlo, ma non sapevo come e quando farlo. Poiché lasciarlo, oltre alle cose dette poc'anzi, avrebbe significato anche dire addio a Hyunjin. Alla sua presenza, al suo profumo, al suo tutto ed io non ero pronto.
Quindi, dopo aver pianificato nei dettagli tutto, Jisung si fece coraggio e andò dalla sua cotta per iniziare ad attuare il piano.
Noi lo guardavamo da lontano, riuscendo sia a sentire che a vedere tutto perfettamente. Al piccolo Jisung tremavano le gambe ed era tutto rosso in viso, una scena a dir poco esilarante.
Jisung
«M-minho..hey, posso rubarti u-una parola??» balbettò.Seungmin
«Che cazzo vuol dire, ma è coglione?» sussurrò il castano accanto a me, facendo sentire solo a noi il suo pensiero.Jisung
«Non una parola! S-scusa..»Minho
«Vuoi rubarmi una parola??» rise leggermente il moro, sdrammatizzando e cercando di tranquillizzare il più piccolo.Jisung
«No!» urlò agitando le mani davanti al volto «Voglio rubati un..m-minuto, per parlare...voglio parlare con te!!» abbassò il capo.Minho
«Sì, l'avevo capito Jisung. Cosa vuoi dirmi?» sorrise.Jisung
«Emh..tu- tu vuoi venire ad una festa?»Mi schiaffeggiai il viso con la mano, non stava per niente seguendo il copione che gli avevamo scritto, era andato in panico.
Minho
«Mh, perché no. Quando e dove?»Jisung
«A casa di Jackson..possibilmente stasera, massimo domani sera.» sussurrò ancora col viso verso il pavimento.Minho
«A casa di Jackson? E in che senso "possibilmente"? Non sai quando si fa?»
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Basorexia. [hyunlix]
Fanfiction«Se è sbagliato, perché mi fa stare così bene?» Ed erano destinati a stare insieme, l'avevano capito sin dal primo sguardo. C'era sicuramente qualcosa che li legava, forse lo stesso filo rosso della famosa leggenda. Ma, allo stesso tempo, c'era qual...