6. ɠɩɠɩꙆ

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gigil: la sensazione irresistibile di voler stringere o pizzicare qualcuno a causa della sua irresistibile tenerezza.*

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«Dio mio, Jisung. Perché sei sempre a casa mia?»

I miei genitori erano a lavoro e ciò stava a significare che il mio migliore si sarebbe presentato a casa mia.
Ormai era una routine, lo ritrovavo sempre alla mia porta senza nemmeno averlo invitato.

Jisung
«Fammi entrare, ho un'idea favolosa!»

Girai gli occhi al cielo e lo feci entrare. Lui, come se stesse in casa sua, si sedette sul divano e fece segno a me di sedersi accanto a lui.

«Che idea?» sospirai.

Jisung
«Devi organizzare una festa qui, ora.»

«Sì, come no, contaci. Lo farò sicuramente.» dissi con tono ironico.

Jisung
«Sono serio!! Così, quando inviterai Jackson, lui lo dirà al padr-»

«In realtà...io e Jackson non ci parliamo dalla festa.» lo interruppi.

Jisung
«Oddio e perché? Ha scoperto che hai una cotta per suo padre??»

«No no..mhh è che non me la sento di parlarne per..ora.»

Jisung
«Tranquillo, Felix. Quando te la sentirai io sarò qui.» mi sorrise.

Io annuii ringraziandolo. Non lo avevo ancora detto a nessuno. Raccontavo solo le mie avventure con Hyunjin, senza un contesto.

Jisung
«Beh..allora devo cambiare piano. Invita il padre, no?»

«E credi davvero che lui, un uomo adulto e sposato, venga ad una festa di ragazzini?»

Jisung
«Chiediglielo, no? Tentar non nuoce.»

«Tu mi farai finire all'inferno con te.»

Jisung
«Oh, lo so.» sorrise fiero.

Sì, cedetti. Mi aveva convinto davvero facilmente, ma oramai avrei fatto qualsiasi cosa pur di vedere Hyunjin.

Ero, infatti, già fuori la sua porta. E, con tutto me stesso, sperai che non ci fosse né la moglie né Jackson.

Le mie preghiere, però, furono vane.

Jackson
«Felix..che bello vedert-»

«Risparmiati, Jackson. Non sono qui per te.»

Jackson
«E per chi?» aggrottò le sopracciglia.

«Tuo padre. È in casa?»

Lui mi guardò malissimo, trafiggendomi con gli occhi. Annuì e andò a chiamare suo padre, che si presentò subito alla porta. Il mio cuore martellò nel petto al solo udire dei suoi passi.

Hyunjin
«Felix.» sorrise felice «Che ci fai qui?»

Era da un po' che non ci vedavamo, dal giorno della festa. E mi era mancato tantissimo.

«P-per chiederti se..volessi venire ad una festa..a casa mia..» arrossii non riuscendo a reggere il suo sguardo, che vagava dai miei occhi alle mie labbra.

«Non è proprio una festa, è più una serata tranquilla. Ci saranno solo pochi amici.»

Il respiro diventò pesante, avevo un'ansia terribile. Lo guardai negli occhi, sicuro di una sua risposta negativa.

Hyunjin
«Oh, Felix.»

La sua mano si avvicinò lenta al mio volto e due dita mi pizzicarono amorevolmente la guancia. Fu un gesto così spontaneo che pensai di essermelo immaginato.

Basorexia. [hyunlix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora