25. ᥴᖾɾყ⳽ᥲꙆɩ⳽ຕ

816 49 31
                                    

chrysalism: quella tranquillità, come essere immerso nel liquido amniotico, di essere al coperto quando fuori c'è una tempesta.*

——————————

«Amore, sono tornato. Scusa il ritardo c'era traffico dall'università a qui.»

Poggiai il cappotto bagnato vicino la finestra, in modo che si asciugasse.
Ero stanco, era quasi un'ora di treno sia all'andata che al ritorno. Così decisi di provare a prendere un taxi, ma non fu una grande idea.
Ma tutta quella stanchezza che assorbivo nella giornata, svaniva quando lo vedevo.

Hyunjin
«Ti sei di nuovo dimenticato l'ombrello?»

Mi rispose Hyunjin con gli occhi ancora poggiati sul computer, i capelli ormai troppo lunghi e legati in un'elegante coda. Poggiati sul naso, invece, i suoi nuovi occhiali che non era obbligato ad indossare (dato che erano solo per la stanchezza), ma sapeva quanto mi facessero impazzire.

«Sì, speravo solo che non piovesse così tanto.»

Mi avvicinai a lui, lasciandogli un bacio sulla fronte. Lui si alzò subito, prendendomi per i fianchi e baciandomi continuamente il viso.

Hyunjin
«Come sono andate le lezioni?» sussurrò, continuando a poggiare le labbra ovunque.

«Bene, credo anche di avere un'idea sulla specializzazione che farò.»

Hyunjin
«Ottimo.» passò una mano tra i miei capelli umidi «Devi farti una doccia o ti ammalerai.»

«La facciamo insieme?» sorrisi, facendo quei tanto venerati occhi innocenti.

Hyunjin
«Oh, Felix. Il giorno in cui ti dirò di no, uccidimi. Ti do il permesso.»

Ero felice. Davvero felice.
Avevo ritrovato quella serenità che negli anni passati avevo smarrito, o che forse non avevo mai avuto.
Non avevo preoccupazioni che mi stressavano, non avevo persone negative al mio fianco e soprattutto, non ero solo.

Tutte le sere chiamavo i miei amici in Corea, mi mancavano molto, ma spesso venivano a trovarci o noi andavamo da loro poiché Hyunjin voleva vedere suo figlio.

La vita che avevo sempre sognato era appena iniziata e non vedevo l'ora di viverla al meglio.

Certo, avevamo avuto degli alti e bassi. Ricordo ad esempio quando ci eravamo trasferiti da poco e io dovevo affrontare il mio primo esame universitario in pochi mesi, la ricordo come la prima litigata nella nostra nuova casa.
Poiché io volevo continuare a studiare, convinto di non passare l'esame, lui invece voleva portarmi fuori e uscire con me. Quindi finimmo per litigare.

Hyunjin
«Dio mio, Felix! Devi staccarti da quei maledetti libri. Te l'ho chiesto gentilmente almeno un centinaio di volte!»

«No, Hyunjin. Ho un cazzo di esame tra poco, lo vuoi capire si o no?»

Hyunjin
«Stai con la testa sui libri da settimane! Esci, svagati, fai qualcosa!»

Finimmo quella discussione in poco tempo, lui mi abbracciò ed entrambi ci scusammo l'uno con l'altro.

Il fatto è che nonostante qualche discussione, a volte anche stupida e insensata, ci chiedevamo sempre "scusa" e finivamo per dimenticarci pure del motivo.
Con lui stavo bene. Mi sentivo a casa anche quando ero per strada, o ad un ristorante, o che so..in qualsiasi altro luogo. Bastava che mi tenesse la mano e tutto il resto spariva.

Hyunjin
«A che pensi? Ti vedo pensieroso.» disse mentre mi asciugava i capelli.

«A quanta acqua prenderò ancora prima di imparare a portare sempre l'ombrello. Maledetta Londra! Sempre grigia!»

Lui sorrise e spense il phon, abbracciandomi e facendomi stendere accanto a lui.

Hyunjin
«Dai, resisti ancora un po'. Appena ti laurei ci trasferiamo in un paese caldissimo!»

A volte ci pensavo. Al mio passato, a Jackson e..alla mia famiglia. E mi sembrava incredibile come tutto fosse cambiato così all'improvviso.
Quando ci pensavo, un nodo mi si formava in gola. Mi sentivo come intrappolato in quei ricordi, ma poi guardavo Hyunjin, lui mi sorrideva e niente aveva più importanza.

Perché poi pensavo a lui, a come prima fosse creato dal suo passato e come non riuscisse più a dimenticare ciò che gli era successo.
E io lo avevo salvato. Lo avevo salvato davvero. Ci eravamo salvati a vicenda, in realtà.

Ogni tanto avevo paura di svegliarmi e accorgermi che mi ero sognato tutto, che non fosse mai successo niente e Hyunjin fosse frutto della mia immaginazione.

Ma lui esisteva. Era reale. E lo ero anch'io, grazie a lui.

«Ti amo Hyunjin.»

Era in dormiveglia, dopo la doccia ci eravamo sdraiati sul letto, per coccolarci un po' prima di dormire.
Gli accarezzai i capelli, osservandolo attentamente, quasi commuovendomi.

Hyunjin
«Anche io..» la voce era impastata dal sonno e gli occhi ancora chiusi.

«Hai mai pensato a...non so- se..se quel giorno non fossi mai venuto alla tua porta per rompere con tuo figlio.» sussurrai «Cosa sarebbe successo?»

Hyunjin
«Avrei trovato il modo per incontrarti.» prese la mia mano e la baciò «Perché siamo fatti l'uno per l'altro.» disse socchiudendo gli occhi.

Già. Non potevo fare altro che concordare con lui. Eravamo davvero fatti per stare insieme.

Hyunjin
«Lo sai che..appena ti ho visto, la prima volta. Ho avuto la tentazione irrefrenabile di baciarti. Non so spiegarlo..ma è così.» gli occhi erano ora aperti e mi sorrise.

«Ha un nome questo sentimento, si chiama basorexia.» storse il naso.

Hyunjin
«Che strano nome.» risi. «Beh, in questo caso..tu sei la mia basorexia Felix. La sola ed unica.»

«Non è così che va usata questa parola.» risi ancora «Ma apprezzo l'impegno, perché anche tu sei la mia.»










——————————

*ANGOLO MIO*

allora. mi scuso per il tremendo ritardo, ma non ero pronta a finire questa ff.
rimandavo sempre la data della pubblicazione, cambiando continuamente le parti.
lo facevo solo perché non volevo finirla :(

spero che vi sia piaciuta e vi ringrazio per tutto il sostegno, tutte le stelline e tutti i commenti, siete stati (e lo siete ancora) la mia felicità🫶

vi voglio tutti nella mia prossima ff, probabilmente dirò qui in un altro capitolo quando pubblicherò il primo capitolo, sarà diversa da questa e i capitoli saranno più lunghi, preparatevi!!

vi voglio un mondo di bene😭♥️

Basorexia. [hyunlix]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora