cwtch: una parola gallese che è intraducibile in altre lingue. Significa l'abbraccio in cui ci sentiamo protetti, il posto sicuro che ci dà la persona che ci vuole bene. È un posto in cui niente ti turba, niente ti ferisce, niente può colpirti. È un posto speciale, un posto unico, che puoi trovare solo tra quelle braccia.*
————
Mi ritrovai seduto su quel divano. La gente della festa era stata cacciata da Hyunjin che, furioso, aveva urlato a tutti di uscire subito da casa sua.
E i ragazzi terrorizzati, corsero via.Se non fossi stato sotto shock, molto probabilmente avrei trovato quella versione di lui davvero attraente, ma non era il momento.
Si sedette accanto a me, passandomi un bicchiere di acqua.
Avevo pianto molto. Non era mio solito.Il mio naso era arrossato, così come gli occhi che, gonfi, avevano finalmente smesso di lacrimare e lo sguardo era basso.
Hyunjin
«Come ti senti?»Non risposi in quel momento, poiché non sapevo la risposta. Ero deluso, sì. Anche arrabbiato, certo. Ma avevo soprattutto un tremendo senso di colpa.
E non potevo mica dirle tutte insieme, mi avrebbe scambiato per un pazzo.
Hyunjin
«Si fa fatica a....chiudere i capitoli.» sussurrò guardandomi.Hyunjin
«Tu sei arrabbiato, perché pensi di essere stato uno stupido ad avergli dato tutto l'amore che gli hai dato.»Io annuii, non volendo intraprendere quel discorso, dato che era ancora fresco.
Hyunjin
«Quando in realtà non è assolutamente vero, hai fatto bene a darglielo se lo sentivi.»Aggrottai le sopracciglia e rilasciai una leggera risata sbuffata, per fare sarcasmo e in un certo senso dirgli che aveva torto e che non la pensavo come lui.
Hyunjin
«Ha sbagliato lui a prenderlo.»Però suonava bene, sembrava giusto ciò che diceva. Lo guardai negli occhi, così profondi e incantatori, non riuscendo più a contraddirlo.
«Hyunjin..» sussurrai con la voce spezzata.
Lui mi guardò aspettando che gli dicessi ciò che avevo da dire, volevo dirgli che non volevo parlarne, che non ci riuscivo. Ma dissi qualcos'altro, che uscì spontaneo dalla mia bocca.
«Mi abbracci?»
Si dice che, quando incontri una persona nuova, nei primi 7 secondi riesci a capire se ti piace o no. Con lui non era stato così, perché ci avevo messo meno di 7 secondi.
Infatti, mi ci era voluto solo 1 secondo per farmelo entrare in testa, senza farlo più uscire.
E mi chiedevo che cosa vedesse la gente quando ero accanto a lui.
Poiché anche un cieco sarebbe riuscito a capirlo. Capire che, effettivamente, eravamo fatti per stare insieme.Io, però, inizialmente non lo accettai, finsi di non provare niente. Ma quell'abbraccio cambiò tutto.
Le sue braccia mi circondarono completamente e, improvvisamente, tutto al di fuori di esse non era importante.
All'improvviso non mi serviva più niente, nemmeno le sue parole confortanti.
All'improvviso il suo profumo mi rapì e il suo respiro era l'unico suono che volevo sentire.C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi, dove il tempo si ferma e non hai più l'età.
Ed era tra le sue braccia.
Tra le braccia di Hyunjin.Mi sono sempre chiesto che cosa sarebbe successo se quella notte fosse finita diversamente.
Se non fossi tornato subito a casa dopo quel silenzioso e lungo abbraccio.
Se non lo avessi ringraziato e se non fossi scappato rosso in volto.
Se non fossi andato alla festa.Che cosa sarebbe successo?
Non lo saprò mai, perché anche se quel giorno non fosse successo niente, sarebbe accaduto in un altro giorno. Era successo perché doveva succedere, me lo sentivo.
☆
Seungmin
«Quindi..non avete scopato?»«No, idiota.»
Il bar era affollato come al solito, le nostre voci le udivamo a mala pena. I caffè davanti a noi erano ormai freddi per il racconto troppo lungo che stavo spiegando a Seungmin e Jeongin.
Seungmin
«Ma dai...neanche una piccola sega?»«Minnie! Non esiste solo quello, sai?! E poi è..sposato.»
Già. Non era certo l'unico problema, ma era quello più importante.
«Dov'è Jisung?»
Seungmin
«Lì.» Indicò due ragazzi che riconobbi essere Jisung e Minho. «I due "amici" stanno parlando da stamattina.»Rise guardando Jeongin. Io non capii.
Seungmin
«Oh, vero, Felix non lo sa.»«Cosa non so?»
Seungmin
«Jisung e Minho si sono accordati di essere solo amici...quei due gay repressi. Dopo aver addirittura limonato per una serata intera! Con quale coraggio?»Ridacchiai pensando a quando fosse stupido Jisung per non essersi fatto avanti.
Jeongin
«Ma che cretini quei due, l'amore li ha colpiti così forte che si sono rincoglioniti!»Guardai quella coppia, pensando a quanto le parole di Jeongin fossero tremendamente vere.
Chissà.
Chissà se i miei amici, dopo aver ascoltato le mie storie con Hyunjin, si fermavano a parlare tra di loro, magari a raccontarlo a chi non era presente, dicendo: "Ma che cretini quei due, l'amore li aveva colpiti così forte che si erano rincoglioniti, ma li dovevi vedere quando si ritrovavano dopo le guerre del cuore: lui lo abbracciava e l'universo non contava più un cazzo."Mi strinsi su me stesso, cercando di trovare un po' del tocco di Hyunjin rimasto dal giorno prima. La pelle ancora bruciava del suo contatto, andava a fuoco al solo ricordo.
E cercai disperatamente il suo profumo su di me, ma non lo trovai.————————
*ANGOLO MIO*
scusate ho aggiornato tardissimo oggiiii.
fatemi sapere se vi sta piacendo, perché a me non tanto :(.un abbraccio forte <333.
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Basorexia. [hyunlix]
Fanfiction«Se è sbagliato, perché mi fa stare così bene?» Ed erano destinati a stare insieme, l'avevano capito sin dal primo sguardo. C'era sicuramente qualcosa che li legava, forse lo stesso filo rosso della famosa leggenda. Ma, allo stesso tempo, c'era qual...