altschmerz: l'affaticamento con le solite vecchie questioni che hai sempre avuto. I soliti noiosi difetti e ansietà che hai masticato per anni.*
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Era seduto sul divano, lo vedevo di profilo, ma lo riconobbi subito.
Pensavo fosse solo una leggenda, o una diceria.
Ma era vero, cazzo se era vero.
"Il primo amore non si scorda mai."Il volto non era cambiato, la pelle era però segnata dall'età. Gli occhi erano gli stessi di sempre, così profondi e scuri.
Quando mi guardò mi sentii morire.
Il cuore iniziò a battere così velocemente da sentirne il rumore, le mani erano sudate e tremanti e mi veniva da piangere.Sentivo un groppo in gola, una parola e sarei scoppiato in lacrime.
«Hyunjin..» la sua voce.
La sua fottutissima voce. Era più roca, ovviamente, ma mi faceva un effetto strano.
Non per forza bello. Anzi forse era totalmente l'opposto, perché mi vennero in mente tutte le
mostre avventure. Mi vennero in mente tutti i momenti insieme, tutto ciò che avevamo vissuto.Ero fermo, bloccato all'ingresso, con una voglia matta di girarmi e scappare.
Una piccola parte di me, però, voleva correre incontro a Jackson e stringerlo così forte da far male.Ci pensai su. Forse Yeji l'aveva invitato lì per convincermi a restare? Forse l'aveva fatto per farmi tornare da lui e per farmi lasciare Felix? Era gelosa? Arrabbiata?
«Yeji.» cercai di suonare severo, ma la voce tremò e mi tradì «Andiamo in cucina a parlare, da soli.»
Lei annuì e senza guardare quell'uomo, ci recammo in cucina a passo silenzioso e veloce.
«L'hai fatto di proposito, non è vero? Perché?»
Yeji
«Hyunjin io-»«Perché cazzo l'hai fatto Yeji?»
Jackson
«Non l'ha fatto lei.» arrivò una voce alle mie spalle.Mio figlio mi guardò mentre apriva il
frigorifero, prese una bottiglia d'acqua e lo richiuse.Jackson
«L'ho fatto io, papà.» marcò con rabbia l'ultima parola.Non mi sentii nelle condizioni di chiedergli il perché, sperai solo che l'avrebbe fatto e basta.
Jackson
«Ho sentito tutto. So tutto.» si versò l'acqua in un bicchiere «Nonostante mi abbiate tenuto all'oscuro di tutto.»«Jackson noi..ci disp-»
Jackson
«Oh no, ti prego. Non ci provare nemmeno.» mi guardò, gli occhi feriti e lucidi «Sono stato un errore sin dall'inizio e non hai mai perso occasione per dirmelo.»«Tu sei mio figlio. Errore o meno, ti ho creato io. Non me ne pento..»
Jackson
«Ah no?» ridacchiò «Però sarebbe stato meglio senza di me, vero?»«Sarebbe stato diverso. Non meglio, né peggio. Semplicemente diverso.»
Era ferito, deluso. E ne aveva tutto il diritto, non ero di certo stato il padre migliore del mondo, d'altro canto avevo solo 14 anni quando era accaduto "quell'incidente".
«Jackson, noi abbiamo sbagliato con te e ci dispiace. Non volevamo farti credere tutto ciò e poi-»
«Jackson?» quella voce. «L'hai chiamato così, Hyunny?» quel soprannome.
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Basorexia. [hyunlix]
Fanfiction«Se è sbagliato, perché mi fa stare così bene?» Ed erano destinati a stare insieme, l'avevano capito sin dal primo sguardo. C'era sicuramente qualcosa che li legava, forse lo stesso filo rosso della famosa leggenda. Ma, allo stesso tempo, c'era qual...