basorexia: l'urgenza, la tentazione irrefrenabile di baciare qualcuno.*
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«Non è possibile che tu non voglia festeggiare!» urlò mio padre.
«Sono cazzi miei quello che faccio al mio compleanno!»
Mancava un giorno al mio 18esimo compleanno e l'idea di non voler fare una festa enorme non andava a genio ai miei genitori.
Avrei voluto fare una cosa tranquilla, senza troppe persone, con i soliti pochi amici.Stavo chiedendo se avessi potuto farla lì a casa quella piccola festa. Così da aspettare la mezzanotte insieme ai miei amici, ma i miei genitori non erano d'accordo.
Mi avevano addirittura minacciato, dicendo che se non avessi fatto una festa me l'avrebbero fatta a sorpresa.
Perché? Perché non potevo decidere cosa fare?«L'hanno fatto tutti, perché tu non vuoi farlo?»
«Non me ne frega un cazzo! È il mio compleanno e decido io.»
L'uomo si avvicinò a me. Non era tanto grande di dimensioni, ma per me, che ero solo un ragazzino, risultava gigante.
Avevo paura quando alzava la voce. Avevo paura quando faceva quella faccia corrucciata e arrabbiata.
La sua mano si alzò e si schiantò sul mio viso. Non lo fermai, non mi spostai.
Fu veloce e mi ferì più il cuore che la faccia.«Vi odio.» sussurrai con le lacrime agli occhi. «Non aspettatemi, non voglio festeggiare con voi.»
Corsi via, di nuovo. Come sempre.
Mandai un messaggio ai miei amici, dicendo loro di incontrarci in spiaggia verso mezzanotte, in modo da festeggiare il mio compleanno.
E, nel mentre, ero arrivato fuori casa sua. Perché avevo bisogno di lui.
Bussai alla porta, ma nessuno rispose. Nella disperazione più totale scrissi anche a Jackson che, ovviamente, aveva il telefono spento.Bussai infinte volte, sperando in un piccolo cenno di vita. Le lacrime scendevano mentre scaricavo tutta la mia rabbia su quel campanello.
Piangevo e singhiozzavo così tanto che la testa mi girava e non capivo più se fosse il campanello o la mia voce ad essere così stridula.
Hyunjin
«Felix.»La sua voce, alle mie spalle. La sentii nonostante quei rumori forti.
«Hyunjin..»
Andai verso di lui e lo abbracciai con tutta la mia forza, sprofondando nel suo profumo.
Hyunjin
«Cos'è successo?»Sussurrò mentre mi accarezzava i capelli. Mi era mancato troppo. Dal giorno della gara non avevo smesso di pensare a lui.
Non ci eravamo più incontrati ed era passato troppo tempo.«Mi accompagni a comprare delle bevande?» dissi soltanto, sviando il discorso.
Lui annuì, capendo che non volevo parlarne e mi fece strada verso un supermercato aperto 24h su 24h.
Era piccolo, ma aveva tutto.Entrammo facendo suonare la campanellina del negozio e, Hyunjin, mi portò subito nel reparto bevande.
Hyunjin
«Cosa ti piace? Coca cola? Fanta?» disse, iniziando a prendere delle bottiglie di coca cola.
Scossi la testa.«Mi serve dell'alcol.»
Hyunjin
«Oh no, non se ne parla.»«E perché?» inclinati la testa di lato, mettendo un piccolo broncio.
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Basorexia. [hyunlix]
Fanfiction«Se è sbagliato, perché mi fa stare così bene?» Ed erano destinati a stare insieme, l'avevano capito sin dal primo sguardo. C'era sicuramente qualcosa che li legava, forse lo stesso filo rosso della famosa leggenda. Ma, allo stesso tempo, c'era qual...