mauerbauertraurigkeit: inspiegabile desiderio di allontanare le persone, anche le più care.*
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Ero in ufficio vicino alla macchinetta del caffè, sperando vivamente che quella bevanda potesse svegliarmi.
Non avevo dormito molto, data la notte passata nel mare con Felix.
Mi ero rigirato nel letto tutto il tempo, continuando a pensare a lui, al suo viso.Bangchang
«Questo è il terzo caffè di oggi, Hyunjin. Se il primo non ti ha svegliato, non lo farà di certo questo.»Si affiancò a me il mio collega, nonché migliore amico. Ci conoscevamo dall'università, entrambi con gli stessi piani per il futuro eravamo finiti a lavorare insieme.
«Tanto vale provare, no?»
Bangchang
«Cosa ti turba così tanto?»Sospirai e gli feci cenno di seguirmi nel mio ufficio personale. Lui lo fece senza obiettare e, una volta entrato, si sedette sulla sedia di fronte alla mia.
Solo la mia scrivania ci divideva, nella quale poggiava il mio computer e alcuni fogli riguardanti il lavoro.Bangchang
«Allora? Cos'è che ti sta facendo andare così tanto in agonia?»«Sono stato con uno ieri sera.»
Bangchang
«Com'è andata?»Amavo parlare con Chan, lui non mi giudicava perché mi conosceva bene e sapeva la mia situazione. Se avessi sbagliato me l'avrebbe detto, certo. Era sincero con me. Ma amavo come mi sentissi libero di parlare di qualsiasi cosa con lui.
«Molto bene.»
Bangchang
«E lo rivedrai?»Ci fu qualche secondo di silenzio.
«Non lo so.» sospirai.
Bangchang
«Perché no?»«Perché è perfetto.» aggrottò le sopracciglia «È bellissimo, intelligente, divertente. È diverso da tutte le persone che ho incontrato fino ad adesso.»
Bangchang
«E allora rivedilo, Hyunjin.»«Così mi rendo conto che non è poi tanto intelligente, che mi rompe i coglioni. Sì, insomma, questo ragazzo è perfetto, cazzo, non voglio rovinare questo.»
Bangchang
«Forse tu sei "perfetto" ora, forse è questo che non vuoi rovinare. Hai una famiglia e una vita che vista da fuori sembra perfetta. E, quindi, ti convinci che sia così.»Non parlai, perché non sapevo se fosse effettivamente vero, se io avessi torto marcio e lui ragione, come sempre.
Bangchang
«La mia ragazza scorreggiava quando era nervosa.» sorrise «Aveva una serie di meravigliose debolezze. Aveva anche l'abitudine di scoreggiare nel sonno.»Iniziai a ridere e con me si aggiunse anche lui. Non mi raccontava quasi mai di...lei. Era ancora una ferita aperta.
Bangchang
«Una notte fu talmente forte che svegliò il cane.» continuavamo a ridere «Si svegliò anche lei.»«Si è svegliata da sola?» dissi tra le risate e lui annuì, non riuscendo a smettere di ridere con me.
Bangchang
«Oh, Hyunjin. È morta da cinque anni e questo è quanto mi ricordo.» abbassò lo sguardo, smettendo di ridere, ma continuando a sorridere «Momenti stupendi, sai? Piccole cose così.»Mi guardò. Mi aveva raccontato la loro relazione a grandi linee.
Io non l'avevo mai conosciuta.Quando incontrai Chan, stavano insieme da due anni, ma lei viveva lontano. Aveva qualche anno in più a lui e si erano conosciuti al liceo. Una storia d'amore come poche.
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Basorexia. [hyunlix]
Fanfiction«Se è sbagliato, perché mi fa stare così bene?» Ed erano destinati a stare insieme, l'avevano capito sin dal primo sguardo. C'era sicuramente qualcosa che li legava, forse lo stesso filo rosso della famosa leggenda. Ma, allo stesso tempo, c'era qual...