wabi-sabi: Un termine giapponese che è una vera visione del mondo: wabi-sabi significa apprezzare la bellezza imperfetta, comprendere e accettare che se non ci fosse neanche una macchia non sarebbe così meravigliosa.*
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«Sei un bugiardo.»
«Ma stai scherzando, papà?»
Avevo i nervi a fior di pelle, non capivo il perché, di sicuro non avevo il ciclo, ma mi ero svegliato così arrabbiato senza un motivo che, lo stesso fatto di essere arrabbiato, mi faceva arrabbiare.
Quella giornata..sentivo che sarebbe andata male.Ero andato in cucina per prendere un bicchiere d'acqua che, appunto, avevo in mano. Ma non fui molto fortunato, poiché mio padre aveva saputo del brutto voto che avevo preso in chimica quello stesso giorno.
«Secondo te dovrei crederti? Mi racconti stronzate dalla mattina alla sera.» urlava.
Odiavo quando urlava, tremavo sempre quando iniziava ad alzare la voce, ma quella volta dovevo per forza tenergli testa.
«È solo un 3,5 lo recupererò! La professoressa aveva detto che non interrogava.»
Cercavo di dare spiegazioni, ma a lui non importava.
«Sei un bugiardo! Questo è perché stai sempre fuori e te la fai con quelli.»
Si riferiva ai miei amici, ne ero sicuro, ma sapevo bene che intendeva anche Hyunjin. Per lui "quelli" erano solo una distrazione, per lui non esistevano malattie mentali, ma solo fisiche.
Quindi, per lui, sarebbe stato meglio se fossi morto per la solitudine, o se mi fossi ucciso perché non avevo amici.«Ma perché cazzo di focalizzi solo sui voti brutti!? Ho preso 9 in filosofia, 10 in storia e tantissimi altri voti alti!! Ma a te importa solo di quel 3,5 che non incide neanche tanto sul voto, perché ho la media del 10 in quella materia!» urlai senza fiato.
Volevo far sentire la mia voce, la mia opinione, volevo far capire a quell'uomo che mi stava rovinando la vita.
«Stai zitto! Non rispondermi!»
Ero così infuriato che non mi accorsi di aver stretto troppo la presa sul bicchiere di vetro che, di conseguenza, si ruppe tra le mie mani.
All'inizio non faceva male, perché avevo la mente offuscata dalla rabbia.Ma, quando corsi via in lacrime verso la casa di Hyunjin, iniziò a bruciarmi.
Arrivai quasi subito e, con tanti pensieri nella testa, bussai freneticamente alla porta.
La porta si spalancò e mi buttai tra le braccia del mio amato, ma quando lo strinsi di più tra le mie braccia sentii qualcosa.
Da quando Hyunjin ha le tette?
Yeji
«Oddio Felix, tutto bene?»Non mi aveva staccato da lei, anzi, mi aveva stretto a sua volta. Mi staccai io, asciugandomi le guance e guardandola subito dopo negli occhi.
«Oh, mi dispiace...non volevo saltarle addosso così..mh pensavo fosse-» mi bloccai «Jackson. Già, pensavo fosse lui.»
Yeji
«Non preoccuparti, Felix. Vieni, entra pure. E già ti ho detto che puoi darmi del "tu".» sorrise.Entrai nella casa apparentemente vuota e la donna mi invitò a sedere.
Ad essere sincero, avrei preferito Jackson a Yeji.«Il sign-..mh...tuo marito..è in casa?»
Yeji
«Tranquillo è sopra che dorme profondamente, non ci disturberà.»Ah.
La mano bruciava, bruciava tantissimo, ma la nascosi dietro la schiena.
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Basorexia. [hyunlix]
Fanfiction«Se è sbagliato, perché mi fa stare così bene?» Ed erano destinati a stare insieme, l'avevano capito sin dal primo sguardo. C'era sicuramente qualcosa che li legava, forse lo stesso filo rosso della famosa leggenda. Ma, allo stesso tempo, c'era qual...