Capitolo 5

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Stavo riprendendo coscienza,cercavo di alzare le palpebre a fatica,riuscivo ad intravedere solo mio padre che stava uscendo dalla mia stanza dopo avermi portato nel mio letto priva di conoscenza.
Mi sentivo disorientata,non riuscivo a muovermi,era come se mi avessero legata al letto,sentivo ancora il sapore del sangue in bocca,e le lacrime del viso non si erano ancora asciugate,a malapena riconoscevo la mia stanza.
Non so per quanto tempo ero svenuta,sapevo solo che due persone che avrebbero dovuto proteggermi tutta la vita,mi avevano appena disintegrata.
Avevo sempre visto i miei genitori come le persone piu' buone del mondo,mia madre la solita signora per bene,sepre vestita firmata che si preoccupava moltissimo dell'apparenza,ma che pero'era una madre splendida,sempre pronta ad aiutarmi,anche se non sempre presente.
mio padre invece pensavo fosse un uomo di quelli tutto ufficio e affari,ma che voleva bene alla sua famiglia e faceva di tutto per farla felice, ma non era così,sfortunatamente quel giorno avevo conosciuto il loro lato nascosto,dopo 18 anni avevo conosciuto i miei veri genitori.
Ero distesa sul letto ,volevo solo vedere cosa quei mostri mi avevano fatto,presi coraggio e mi alzai dal letto a fatica,quasi trascinandomi e mi diressi verso lo specchio.
Non facevo che osservarmi inorridita,il mio corpo era un orrore,ero davvero a pezzi, uno straccio,un corpo che pero' allo stesso tempo sembrava un opera d'arte, ero ricoperta di varie tonalità di viola,era come se il mio corpo fosse diventato una tela da disegno,mi guardavo affascinata in lacrime.
Apri la porta della mia stanza e scesi le scale per andare di sotto,quel giorno non si sentivano le solite risate di mia madre o di mio padre,c'era solo silenzio,una malinconia circondava la mia casa,un angoscia mi saliva in corpo senza lasciarmi respirare,mentre scendevo gli scalini mi sembravano infiniti.
Stavo andando in salotto a prendere il cellulare volevo solo chiamare Zayn e farmi venire a prendere,volevo andare via,avevo paura,nel andare notai accanto alla porta di casa ancora le macchia del mio sangue,vasi rotti,le mani allora mi iniziarono a tremare volevo solo scappare,scappare lontano.
Entrai nel salotto i miei stavano guardando la televisione tranquillamente come se non fosse successo niente,non si girarono nemmeno a guardarmi,rimasero fermi e impassibili,pensavo solo a prendere il mio cellulare che per sfortuna era sopra il tavolino davanti a loro.
Andai verso di loro e arrivai al tavolino,allungai la mano,quando di colpo mia madre mi prese per i capelli e mi tiro' la testa all'indietro,facendomi cadere in ginocchio,guardavo fissa il soffitto di sopra senza battere ciglio,trattenni il respiro anche se si sentiva solo me che ansimavo dal dolore.
Poi avvicinandosi con aria di superiorità mio padre prese il telefono e mi disse :"questo lo teniamo noi,e ricordati che se ti vedo ancora con quel ragazzo saranno guai seri non solo per te ma anche per lui, tu lo sai che non scherzo".
Sentii la presa nei miei capelli allentarsi,mi alzai e andai per uscire quando mia madre completo' l'opera:"quello che ha detto tuo padre vale anche per il fatto che nessuno dovrà mai sapere di quello che è accaduto oggi !!"
Mi allontanai e andai in camera mia,stavo male,ovviamente per un po' niente scuola nessuno doveva vedermi.
(4 Giorni Dopo...)
Usci di casa,stavo andando a scuola,quel giorno mi sembro' il peggiore della mia vita,avrei dovuto lasciare Zayn,anche se lo amavo,pensavo solo a cosa inventare per dirgli che non potevamo stare insieme,quel giorno avrei preferito non averlo mai incontrato.
Arrivai a scuola e parcheggiai l'auto,appena spensi il motore tutti i ragazzi mi videro e mi vennero in contro,tra questi anche Zayn..
" Hey piccola,dove sei stata ? "mi disse,lo guardai e senza pietà gli risposi:"io con te non voglio piu' avere niente a che fare !!" mi guardarono tutti sbalorditi,tutta la scuola si giro' a guardarci,Zayn continuava a guardarmi con degli occhi che chiedevano pieta',quella che non gli avevo dato.
"Mi spieghi che succede?"mi disse urlando e guardandomi dritto negli occhi pretendendo almeno una risposta,mi scansai e feci per andarmene quando senti che mi tirava per il polso,mi giro' di scatto e mi strinse.
Le nostre labbra si stavano quasi per sfiorare,mi guardava dritto negli occhi,in cui mi persi come ipnotizzata,sentivo il suo cuore battere,quella volta era lui l'agitato,in quel momento avrei voluto solo dirgli che non lo avrei mai lasciato,ma non lo feci,invece mi scansai e urlando gli dissi:"vuoi sapere davvero che succede????"
"si,lo voglio,voglio sapere perche' la ragazza che fino a ieri diceva di amarmi ora non mi vuole piu' " mi disse con occhi distrutti.
"il problema è che..." tentennai un attimo...non potevo distruggerlo così...
"qual'è ?" mi chiese ansiosamente con rabbia
"è che io non ti amo,ecco tutto"
mi guardo' incredulo,dal suo sguardo capivo che non ci credeva,e se devo essere sincera nemmeno io ci avrei creduto,così diventai ancora piu' crudele
"ti ho solo usato per avere un po' di fama,non mi sei mai interessato veramente,sei solo un povero illuso,pensavi che qualcuno si sarebbe potuto innamorare di uno come te ??"
Si giro' e se ne andò,dal suo sguardo si percepiva la rabbia e la furia dentro di lui,misto al dispiacere.
Rimasi li immobile davanti a tutti i ragazzi della scuola che mi guardavano,volevo solo sparire,tutti i ragazzi tra cui anche Bleir mi lasciarono li,avevo deluso anche loro,pero' era meglio così,preferivo rimetterci io che Zayn.
Entrai in classe,le ore passavano lentamente,mi sembrava che li tempo si fosse fermato,quel giorno non stavo scherzando con Louis o facendo la cretina con Bleir,ma ero sola in silenzio,nell'ultimo banco.
Arrivo' l' intervallo,tutti uscirono fuori dall'aula,chi di fuori,chi nei corridoi,ma tutti in compagnia,tutti tranne me,decisi così di uscire comunque a prendere un po' d'aria,stavo camminando nel corridoio,tutti che continuavano a fissarmi a bisbigliare,erano bravi tutti a parlare,ma nessuno mi poteva capire.
Stavo quasi arrivando al bagno,quando qualcuno tappandomi la bocca mi trascino' dentro il ripostiglio dei bidelli,mi girai e vidi che era Zayn.
"Cosa vuoi ancora ?" gli dissi agitandomi.
"Voglio una motivazione" mi ripose
"te l'ho già data prima,mi sembra che sia stata chiara,molto chiara"-gli dissi facendo la stra fottente.
Mi si avvicino' prendendomi con delicatezza il mento,e avvicinandosi al orecchio mi disse:"Guardami in faccia e dimmi che non mi vuoi piu",non riuscivo a dirglielo guardandolo negli occhi,ci provavi,ma appena iniziavo a dire:"io non ti...",distoglievo lo sguardo.
"Tu mi ami ancora vero ?"mi disse Zayn,con occhi pieni di speranza.
"NO,non ti voglio,non ti voglio..."continuavo a ripetergli,quando Zayn inizio' a scaldarsi.
continuava ad urlare e a dare pugni a tutte le cose,poi mi prese con forza le spalle e mi strinse,dal dolore di lui che premeva sui lividi cacciai un urlo,che lo fece fermare e zittire.
"Scusa,non volevo,fammi vedere se si ho fatto male" mi disse pensando di essere stato lui.
"senti non è colpa tua" gli dissi subito,e mi allontanai indietreggiando
mi venne contro cercando di spostare la spallina della maglietta per vedere,ma continuavo a scansarmi,quando fermandomi con una mano,con l'altra sposto' la maglia e vide i lividi.
"Cosa è successo ??" mi disse con la rabbia a mille,"chi te li ha fatti ???" continuo' urlando
"nessuno lascia stare"gli risposi e abbassai lo sguardo,ma continuo' imperterrito:
"hai litigato con qualcuno ?"
"no"
"sei caduta ?"
"no,ti prego lascia perdere"
"non lascio perdere niente,dimmi chi è stato ??"
"nessuno...veramente"
"i tuoi genitori ??"
in quel momento mi venne una fitta al cuore,mi bloccai,il mio sguardo era pietrificato,iniziai a piangere,non feci in tempo che quando alzai lo sguardo Zayn era uscito di corsa dallo sgabuzzino,stava andando verso la sua auto pieno di furia,lo rincorsi ovviamente,sapevo dove stava andando,speravo solo che non facesse qualcosa di cui poi si sarebbe pentito.
si fermo' davanti a casa mia,mi fermai subito e lo rincorsi,mentre stava andando a suonare il campanello,"fermati ti prego,fermati" continuavo ad urlargli ma niente,era impassibile.
Aprii la porta mio padre,e guardando Zayn in modo spregevole gli disse:"cosa ci fai qui tu,Fey è a scuola,stai alla larga da lei",non fece in tempo a finire di parlare che Zayn inizio' a riempirlo di pugni.
continuava ad urlali cose come:"pezzo di merda,sei bravo a picchiare una donna,ora la pagherai..ecc",mentre mia madre continuava ad urlare in preda al panico.
Quella scena era davvero brutta,una delle peggiori,una paura immensa si era impadronita di me al che non riuscivo a sentire nemmeno mia madre che continuava ad imprecarmi di dire a Zayn di fermarsi.
Poi dopo 5 minuti che mi erano sembrati eterni,Zayn si alzo' e ando' in macchina,dicendomi di andare con lui,dall'altra parte c'era mia madre che continuava ad urlarmi di entrare .
Non sapevo cosa fare ero in mezzo a due fuochi.

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