Capitolo 26

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Mi sembrava che la mia testa stesse per scoppiare,le mie vene che ormai pulsavano sangue bollente iniziavano a farmi male.
Continuavo a guardarli cercando di capire perchè fossero li...li insieme.
I miei genitori senza perdere tempo salirono in auto,ansiosi di andare via.
Sentii il motore della limousine accendersi e fu proprio quello che fece scattare in me la rabbia.
In quel momento non ci vidi piu',fu come se qualcosa dentro di me si fosse scatenato.
Mi diressi verso di loro,mentre il mio cuore ferito e tradito bruciava lentamente.
Non ricordo bene cosa mi passò per la testa,ma ricordo molto bene di aver iniziato ad urlare come una pazza.
"Scendete Bastardi!!" continuavo a ripetere mentre con lo sguardo infuocato fissavo la limousine dai vetri oscurati.
I volti di Bleir e Harry si erano pietrificati e penso che se avessi potuto vedere anche quelli dei miei genitori di certo sarebbero stati identici.
Stringevo i pugni per non far vedere le mie mani tremanti,quando con sorpresa sentii il rumore della portiera aprirsi.
Subito un ondata di un profumo inconfondibile mi arrivò di getto,risvegliando in me mille ricordi.
Quel profumo di rose fresche e gelsomino che da piccola sentivo sul petto di mia madre mentre prima di dormire mi stringeva per farmi sentire protetta.
Ma adesso non era piu' così,quel amore materno era sparito,lei era li davanti a me con aria arrogante quasi come se quei ricordi fossero solo miei.
Mio padre non si era neanche degnato di scendere dall'auto,davanti a me c'era solo lei che con uno sguardo di sfida mi guardava dal basso verso l'alto.
Continuavo a guardarla senza riuscir ad aprire bocca,quasi come se la sua presenza mi avesse tolto le forze per poter parlare.
"Guarda come ti sei ridotta a voler andare contro di me" disse lei interrompendo il silenzio.
Rimasi zitta,non riuscivo a dire niente nonostante quanto ci stessi provando.
Le fissavo i piedi senza battere ciglio,come da piccola ero abituata a fare quando mi sgridava.
"Belle vero le mie Prada ?" disse scoppiando in una risata altezzosa.
"Cosa?" risposi di scatto non capendo cosa stesse dicendo.
"Da quello che vedo non devi averne alcune di queste da molto tempo...sei sporca e mal ridotta,ma in fin dei conti lo hai voluto tu!" disse sorridendo.
"Preferisco essere così che come te!" le obbiettai distogliendo lo sguardo dalle scarpe nero pelle.
Subito sentii le sua mano potente colpire di violenza il mio viso caldo su cui poi lasciò le impronte.
"insolente!" mi gridò zittendomi ancora una volta e continuò...
"Sei un disonore per la tua religione".
Non risposi,rimasi per l'ennesima volta in silenzio.
La gola mi si bloccò e fu come se qualcuno mi avesse dato un pugno nello stomaco.
Stavo per far passare tutto quando avvicinandosi ancora di piu' aggiunse :"Per non parlare di quel coso che definisci bambino.....un mostro"
A quelle parole tutto il controllo che avevo in mano mi sfuggì,aveva toccato una parte che mai si sarebbe dovuta permettere nemmeno di sfiorare.
Avrei voluto sfogarmi con rabbia,ma mi limitai a rispondere a voce.
"Mi fai pena....toccare un bambino per sentirti potente ....mi fai pena davvero pena!" le dissi con tono calmo e provocatorio.
Allora sentii ancora una volta la sua mano venirmi incontro per sferrarmi uno schiaffo in viso piu' forte di quello prima.
Ma stavolta non glielo permisi le afferrai il polso che ormai era a pochi centimetri dalla mia faccia e premendo con tutta la potenza che avevo glielo strinsi fino a lasciargli i segni delle dita.
"Siamo pari adesso no ??" le dissi sarcasticamente riferendomi ai segni.
"Che cosa vuoi?" mi disse.
Non ebbi il tempo di aprire bocca che subito Harry si intromise.
"Fay.....posso spiegarti tutto!" disse subito afferrandomi per il polso pensando di potermi ingannare ancora un'altra volta.
"Non c'è bisogno,ho già capito tutto da sola!!" gli risposi a tono scansandomi da lui.
Avevo capito che era un traditore e la persona piu' falsa del mondo,avevo capito che lui e i miei genitori stavano complottando qualcosa contro di me,insomma avevo capito davvero tutto.
"Mamma,Vattene!!!" le urlai spingendola indietro.
"Cosa fai?!?!" mi gridò ricambiando la spinta
"Lascia in pace Harry e Bleir!!! ..... ho visto come facevi la gentile con loro solo per arrivare a me....ma tanto Harry non mi tradirà mai!!" Le dissi lasciando tutti stupiti.
Finalmente era arrivata l'occasione di fare la furba e dimostrare che non ero poi tanto così ingenua come tutti pensavano.
Dovevo rispolverare le mie doti da bugiarda e sapevo che non sarebbe stato poi così difficile,visto che geneticamente ero la figlia dei Mukabar.
Dovevo cambiare il gioco,mentire e ingannarli come loro avevano fatto con me.
"Non so di che cosa stai parlando !!" mi rispose lei.
"Si che lo sai !! di sicuro li avete riconosciuti e vi siete fermati per storcergli informazioni su di me!!"
"Tu sei pazza !"disse lei salendo in auto dove mio padre l'attendeva con ansia.
Finalmente stavo vedendo la sua auto andarsene e un sospiro di sollievo mi uscì dai polmoni.
Volevo solo andare verso la mia auto e andarmene a casa,ma mi mancava ancora un'atto di recita.
Cercai dentro di me tutta la forza di volontà per non andare verso Harry e Bleir e spaccargli la faccia.
Fortunatamente la trovai e dirigendomi verso di Harry lo abbracciai fortemente poi con voce delicata gli dissi:"grazie per tutto".
"Fay stai tranquilla,ricordati che io ti amo" mi disse guardandomi dritto negli occhi e fingendo spudoratamente.
A guardalo sta volta riuscivo a vedere il suo vero essere,la purezza e la dolcezza che prima vedevo in lui adesso erano orrore e falsità.
A quel "Ti amo" non risposi,non riuscii a fingere anche su questo....mi limitai a girarmi verso Bleir che ci guardava in silenzio e ad augurargli una buonanotte per niente sincera.
andai verso la mia auto che vedevo lontana,mentre dentro di me progettavo la vendetta.
Harry,Bleir e i miei genitori dovevano soffrire e provare il mio dolore.
Per tutto il viaggio verso casa avevo in mente solo la vendetta,che per un'attimo iniziai a farmi paura da sola.
Inganno e cattiveria si stavano propagando dentro di me,anche se in fin di bene mi sentivo strana.
Tutte quelle qualità non mi appartenevano,ma dovevo usarle per arrivare al mio obiettivo.
Durante il tragitto la mia mente continuava a tormentarsi da sola ancora una volta,mi sembrava di voler scoppiare.
Ma appena spensi il motore davanti alla porta di casa mi sembrò di spegnere tutti i pensieri.
Tutti tranne uno.
Scesi di fretta come ormai ero solita fare,ma al contrario di quello che pensate tutti non mi diressi verso la porta,ma verso il retro di casa.
Presi una scala arrugginita che il padre di Zayn era solito lasciare li dopo aver sistemato il giardino e l'appoggiai sul muro.
In quell'attimo mi sembrò di rivivere la sera del ballo quando Bleir per salvarmi da mia madre ebbe l'idea di prendere una scala e salire in camera.
Quella volta però era tutto diverso,nel salire quelle scale le mie mani non erano tremanti e fredde,ma decise e calde.
Spinsi la finestra e l'aprii ancora di piu' in modo da poter entrare.
"Che cosa fai fay ?" mi disse Zayn scioccato per quello che stava vedendo.
"dimmi solo una cosa,dov'è Adam ?" gli dissi avvicinandomi verso di lui e prendendolo per le spalle.
"In camera,sta dormendo!" mi rispose alzandosi dal letto in cui era seduto.
Non gli diedi il tempo di dire neanche una parola ne di respirare,lo baciai violentemente spingendolo sul letto e mettendomi sopra di lui.
"Ti prego,stai zitto!" gli dissi mentre di forza gli tolsi la maglietta.
"Io non fiato..." mi rispose afferrandomi le labbra e ricambiando il bacio ancora piu' violentemente.
Continuava a baciarmi mentre con le mani mi accarezzava la pelle che sembrava infiammata.
Di scatto mi buttò sul letto,mettendosi sopra di me....
Le sue labbra piano piano consumavano le mie,mente con foga mi toglieva i vestiti.
"Posso dire almeno una cosa ?" mi disse fermandosi.
"Si" gli dissi mentre sul mio petto nudo sentivo i suoi muscoli scolpiti.
"Ti amo"
Quelle parole furono come benzina con il fuoco,mi infiammarono ancora di piu'....
Mi stringeva i polsi talmente forte che mi sembrava di non sentire piu' il sangue circolare.
Quella passione che mi consumava mi faceva sentire viva.
"Credo di non aver mai amato nessuno come amo te,non bastano le parole per descrivere ciò che provo" mi disse lui guardandomi negli occhi ardenti.
"Per questo ti ho detto di stare zitto" gli risposi sorridendo mentre ormai la passione ci stava per travolgere del tutto.
La sua pelle....le sue mani....lui.....io.....e nessun altro.

RAGAZZE SCUSATE PER IL RITARDO E' CHE HO AVUTO DEI PROBLEMI E SONO SENZA TELEFONO E NN SO SE POTRO' MAI RIAVERLO COMUNQUE OGNI VOLTA CHE POTRO' AGGIORNERO' LA STORIA E GRAZIE MILLE PER TUTTI I MESSAGGI CHE MI AVETE MANDATO...



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