Capitolo 7

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"Cos' hai ?" mi chiese tahir con una faccia sorpresa.
Ovviamente pensava che io fossi d'accordo per il matrimonio,era ignaro che i miei genitori avessero deciso tutto da soli senza consultarmi.
Era davvero vergognoso quello che avevano fatto,avrei preferito che mi avessero uccisa fisicamente,almeno non avrei sofferto così tanto.
Questa volta invece mi avevano ucciso dentro,mi avevano tolto l'unica cosa per cui valeva la pena vivere e di lottare.
Ovviamente avevano fatto cio' solo per i soldi visto che i Tahir erano economicamente molto ben messi,e per assicurarsi una volta per tutte che io e Zayn ci separassimo.
Ma Come potevano costringermi a sposare un uomo che non amavo ?,Avrei dovuto fare finta di amarlo anche se il mio cuore apparteneva a qualcun altro?...
Guardavo la famiglia Tahir che mi guardava confusa,aspettandosi qualche espressione gioiosa da parte mia,che non arrivava.
sotto la mia mano la mano calda del mio futuro marito di cui non sapevo nemmeno il nome,sentivo la mia mano caldissima,tutto il mio corpo era caldissimo,sembrava dovessi esplodere,ma tutto quel calore era solo una copertura che nascondeva all'interno un inverno che mi aveva colpito il cuore gelandolo definitivamente.
Cercai di alzarmi un attimo,mentre fingevo un sorriso per tranquillizzare la famiglia davanti a me,feci appena due passi che caddi ,subito il figlio di Tahir mi prese,mi accasciai tra le sue braccia,volevo solo togliermi di li,ma era come se qualcuno mi trattenesse,il mio corpo mi stava tradendo,stavo perdendo ancora una volta i sensi,sentivo le energie abbandonarmi e le palpebre degli occhi lottare per rimanere aperte.
un misto di voci intanto nella mia testa stava rimbombando,sentivo chiedere aiuto,poi in un attimo il nulla.
....

"Tesoro ? tesoro?" sentii e in un attimo balzai dal letto sconosciuto in cui mi trovavo,mi girai di scatto e mi accorsi che ero ancora a casa dei tahir, mi ricordai dove ero finita e come mai ci ero finita.
Continuavo a guardare l'unica persona che in quel momento era dentro la camera con me,mi aveva chiamata tesoro,come faceva ad essere falso e finto quel ragazzo ?? il figlio di tahir non sapeva nemmeno il mio nome e mi chiamava tesoro ??.
Non sapevo come comportarmi,sinceramente avrei voluto solo alzarmi di li,prendere le mie cose e andare via senza esitare nemmeno un attimo.
Ma non mi conveniva,se avessi rovinato questa volta tutto ai miei genitori per me sarebbe stata la fine,e di sicuro non gli sarebbe importato che fossi il sangue dell' loro sangue.
Guardai il figlio di Tahir e senza fare intravedere nessuna emozione gli chiesi:"Posso avere un po' di te ?
"Certo tesoro,comunque io sono Ryan" mi disse con aria servizievole e ben disposta,aggiungendo anche un sorriso.
Ma quanto potevo odiare quel " tesoro" che continuava a pronunciare ??,Dentro di me si stava scatenando un immensa rabbia che non credevo di poter controllare per piu' di tanto,avrei voluto solo prendere e spaccare tutto,rompere quei mobili,quelle finestre,quadri,tutto quello che valeva moltissimi soldi,quei soldi per cui tutto mi stava andando storto.
Non gli dissi nemmeno "piacere mio", ma almeno ero stata onesta,non era un piacere anzi,mi aveva rovinato la vita conoscerlo.
se non fosse Nato forse non mi sarebbe successo tutto questo,forse non avrei dovuto sposare qualcuno che non volevo,ma c'era anche un altra opzione di cui non tenevo conto.
E se anche lui fosse stato costretto dal Padre,E se anche lui fosse stato innamorato di qualcuno con cui non poteva stare per colpa mia ?.
Stavo impazzendo a scervellarmi,quando sentii Ryan rientrare nella stanza con una tazza di té.
Delicatamente me lo appoggio' sulle mani,in quell'attimo le nostre mani si toccarono e mi sembro' di percepire la paura e l'imbarazzo che provava in quel momento.
Non mi resi nemmeno conto che gli accennai un mezzo sorriso,poi in un attimo pero' ritornai in me e gli dissi :" vorrei rimanere da sola,voglio riposare!" voltandomi dall'altra parte.
Subito uscii dalla stanza lasciandomi li,mentre intanto avevo iniziato a piangere senza emettere suoni.
Erano passati due giorni o tre da quando ero arrivata a casa dei tahir,avevo passato quei giorni a pensare a cosa stesse succedendo alle persone a cui tenevo,pensavo solo a come stessero e cosa avessero pensato perchè ero sparita,a parte Bleir che l'avevo avvertita.
Quei tre giorni gli avevo passati ad evitare qualsiasi contatto con Ryan,abbassavo lo sguardo ogni volta che era davanti a me,e ogni volta che mi passava accanto o era nei paraggi evitavo di parlarci usando qualsiasi scusa.
Per la prima volta pero' da quando ero li, il 4° giorno Ryan era riuscito a chiedermi di uscire,eravamo andati a mangiare insieme,mi ero trovata bene e lui era stato gentile,forse non era così male come pensavo,forse in fondo era un bravo ragazzo.
eravamo appena rientrati a casa,eravamo in camera mia,ci stavamo divertendo e ridevamo come matti,quando inizia a sentire Anne,una delle domestiche della casa che ci chiamava per scendere di sotto visto che la mia famiglia era arrivata.
I giorni erano passati senza che io avessi avuto notizie dei miei genitori,parlavano solo certe volte con Tahir all' telefono,ma io grazie a dio non ci avevo avuto a che fare.
pero' come ogni cosa bella,la pace finii quando quel giorno vennero a trovare i tahir.
Non ero pronta ad incontrarli,non volevo avere nessun tipo di confronto con loro,non sapevo se avrei retto,mi iniziarono a tremare le mani,mi avevano traumatizzato.
Dissi a Ryan di scendere,che lo avrei raggiunto,quando mi fossi cambiata,anche se in realtà non volevo scendere,volevo solo rinchiudermi li.
mi sedetti nel letto e iniziai a provare a realizzare la situazione in cui mi trovavo,mi immersi nei miei pensieri quando sentii qualcuno che continuava a provare ad aprire la maniglia della finestra coperta dalla tenda.
Mi avvicinai piano piano alla finestra e di scatto spostai la tenda rosso fuoco che la copriva.

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