girl story

Capitolo 23

Sentivo le sue labbra che piano piano stavano consumando le mie.
La potenza con cui mi baciava era talmente forte da bloccare in me l'aria,senza farmi respirare.
Il suo petto sul mio che emanava calore come se si fosse infiammato,mentre con il torace cercava di immobilizzarmi per non lasciarmi scappare via.
Ignaro che in realtà non volevo andare da nessuna parte,volevo rimanere li con lui,in quel inferno che mi faceva stare bene.
Sentii le sue mani calde percorrermi il corpo,fino a fermarsi sopra i miei polsi che afferro' violentemente.
Continuava a comprimere su di essi talmente forte che mi parve che il sangue non circolasse piu' dentro il mio corpo.
"Sento il tuo cuore battere....come al ballo.....ricordi?" disse smettendo di baciarmi e avvicinandosi con le sue labbra al mio collo dalle vene pulsanti.
Rimasi muta,sbarrai gli occhi ancora una volta e voltando la testa dall'altra parte non risposi.
"Lo so che mi ascoltavi oggi,riconosco quando dormi veramente ormai ..." disse in sottovoce afferrandomi il mento e rigirandomi verso di lui.
"E le cose che hai detto !!!?" gli risposi subito alterandomi.
"tutte bugie vero ?" aggiunsi.
A quelle parole sentii la presa sui miei polsi allentarsi e le sue mani scendere ancora attraverso il mio corpo,fino ad afferrarmi i fianchi ed alzarmi con le braccia.
In un attimo avevo i piedi intorno alla sua vita,e le sue labbra ancora una volta a 2 centimetri dalle mie.
"Rispondi a quello che ti..." sono le parole che riuscii a dire prima che tappandomi la bocca con la mano mi disse:"non erano bugie,ma c'è una cosa che non ti dirò mai piu' di nuovo"
"Quale ?" risposi anche se avevo già capito.
"Lo sai " mi rispose subito avvicinandosi per baciarmi.
"Non lo so" ribadii ancora da bugiarda.
"Ti a..." inizio' a dire e poi mi bacio'ancora senza finire la frase che non mi avrebbe mai piu' detto.
Proprio nel momento preciso in cui sentii le sue labbra poggiarsi di nuovo sulle mie,qualcuno busso' alla porta facendomi tremare la schiena che vi era appoggiata sopra.
"Zayn,tesoro scendi che Bleir ti aspetta" disse la voce di Patricia che si trovava dall'altra parte della porta.
Di scatto zayn rimise la mano sulla mia bocca per evitare che sua madre mi sentisse e con la sua voc profonda e credibile rispose subito:" Sii arrivo sto mettendo Adam a letto,di ad Harry che Fay è in bagno arriva pure lei"
Fu allora che sentimmo dei passi allontanarsi piano piano,e Zayn finalmente mi tolse la mano con la quale mi comprimeva con forza la bocca.
Mi guardò con attenzione per qualche secondo,poi senza fiatare aprì la porta ed uscì dalla stanza.
Non resistetti ed uscii subito dietro di lui,ma non per andare di sotto,ero li per fermarlo.
Lo afferrai di scatto e lo rivoltai verso di me.
"Andiamo via..." gli dissi sottovoce.
"Cosa stai dicendo ? dove poi?" mi rispose nervoso tenendomi.
Non sapevo neanche io dove volevo andare,volevo solo andare via da li,solo per un po',lontano da Harry e Bleir,lontano da tutto e tutti.
Volevo stare con lui,sentirmi viva almeno per un po'.
Non sapevo che dire,lo guardavo in silenzio mentre aspettava una risposta che non sapevo dare.
Non vedendomi aprire bocca lo vidi scendere le scale di tutta fretta con i nervi alle stelle.
Sicuramente stava andando da Bleir,così lo segui subito a ruota per vedere cosa avrebbe fatto dopo quello che era successo..
Entrammo nel salotto in cui non si sentiva neanche un rumorino superficiale,tutti in silenzio,un silenzio imbarazzante.
Non capivo se avessero pensato qualcosa di male oppure gli era strano che io e Zayn stessimo nella stessa stanza.
Facendomi forza pero' mene fregai e andai verso Harry per farmi perdonare per il mio lungo tempo di assenza.
Arrivai da Harry,che da persona dal cuore pulito,non ebbe da obbiettare,ma anzi mi chiese di Adam e del pianto per cui mi ero dovuta allontanare.
In un'attimo mi sentii in colpa,una vera e propria traditrice. Come potevo fare quello ad un ragazzo che mi dava il cuore,come potevo giocare con i suoi sentimenti ?.
Lo abbracciai forte mentre dall'altra parte si sentiva Bleir che sottovoce,pensando di non essere sentita stava rimproverando Zayn facendo la bambina viziata.
Ci stavamo mettendo comodi per rilassarci e parlare,quando il telefono di Zayn che squillava ci fermo' tutti.
"Si,salve,sono io il signr.Malik,mi dica pure" disse Zayn cercando di sembrare autorevole come era solito fare durante le chiamate con qualcuno che non era un suo amico.
"Va bene,arriviamo" aggiunse dopo aver ascoltato attentamente.
Riattacco il telefono e andando verso la sua felpa che era sulla sedia mi disse:"Dobbiamo andare a sistemare dei documenti urgentemente per Adam,preparati veloce"
Mi alzai senza obiettare ed andai verso la borsa che avevo appoggiato sul tavolo di mogano.
"scusami Harry è una cosa super urgente,torniamo fra poco" gli dissi mentre ero alzata visto che non avevo il coraggio di guardarlo in faccia dal dispiacere.
Subito la solita Patricia gli pose la stessa domanda che aveva fatto poco prima a Bleir.
"Resti qui a mangiare?,tornano fra poco tanto" disse sorridendo.
"Daiii torno subito" aggiunsi.
"Va bene,grazie" disse alzandosi e dandomi ancora un bacio,sulla mia bocca da traditrice.
Mi affrettai ed uscii,mentre Zayn che stava discutendo con Bleir alla porta uscì dopo,con in mano la sua solita sigaretta.
Salì in auto ed accese il motore di fretta,ansioso di andare via da quella ragazza che lo stava torturando.
"Una peggio di me" dissi in battuta per cercare di smuovere la tensione.
Ma era li in silenzio con lo sguardo fisso sulla strada,in silenzio.
Lo guardavo in silenzio ansiosa di arrivare,dato che avevo capito che non sarebbe stato un viaggio piacevole.
Quando di colpo tiro' una frenata che mi fece quasi volare.
"Che cosa fai ? mi stavi facendo sbattere!!".
"Volevi che stessimo da soli? siamo da soli adesso..." mi rispose avvicinandosi.
"Abbiamo l'appuntamento per i documenti,muoviti e guida!non è il momento di sti giochini!" gli dissi subito.
"Non c'è nessun appuntamento,l'appuntamento è tra me e te.adesso" mi rispose prendendomi di violenza per i fianchi e posandomi su di lui con la schiena sul volante.
"Sei sicuro di cio' che fai?" gli dissi mentre mi ero persa nei suoi occhi.
"Sicurissimo" mi disse baciandomi per l'ennesima volta di forza.
Stavo sentendo un brivido partirmi per tutto il corpo,piano piano la temperatura stava salendo in quell'auto,ancora una volta il cuore a mille e il respiro fermo.
Mi sentivo bene,Mi sentivo viva.
Sentii le sue labbra scendere dalla bocca piano piano verso il mio collo,che in pochi minuti era diventato ruvido per la pelle d'oca.
La sua mano saliva attraverso il mio ventre fino a fermarsi sul mio seno,mentre con l'altra mi stava slacciando il reggiseno..
PS: per chi si chiede come ha fatto a suonare il telefono a Zayn visto che non c'è nessun appuntamento. Ha messo la sveglia mentre scendeva le scale per andare in salotto ! ahaha