Capitolo 6

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Non sapevo cosa fare,ero intrappolata,avrei voluto semplicemente scappare via con Zayn e non tornare mai da quelle specie di persone che non sapevano fare altro che ferirmi.
Presi forza e iniziai ad andare verso mia madre che con ansia mi faceva cenno di entrare a casa.
Zayn intanto continuava ad incitarmi ad andare da lui.
Ma io non potevo...
Arrivai da mia madre che prendendoni per il braccio mi fece entrare a casa..
Il rumore delle sirene si avvicinava,zayn allora salì in auto e scappo via.
Guardavo la sua auto allontanarsi nel vialetto e nel frattempo immaginavo quello che potevamo avere,mi venne da piangere,ma mi trattenni.
Appena entrammo a casa,dove nessuno poteva vederci mia madre mi spinse violentemente contro il muro,e sussurrando mi ordino' di fare le valigie.
Non osai nemmeno obbiettare e mi diressi verso la mia camera.
Intanto sentivo di sotto mia madre che parlava con i poliziotti ignari di quello che accadeva veramente in quel covo di malati,di cui facevo parte..
Non sapevo dove volevano portarmi,ma se devo essere sincera non mi dispiaceva per niente andarmene da li.
Questa volta ero sicura pero' che non sarei andata in un villaggio turistico o a fare shopping nelle città della moda.
Se non mi avessero mandata in un manicomio sarei stata fortunata.
Mi affacciai dal balconcino in lacrime mentre osservavo affascinata la pianura immensa davanti a me,quando iniziai a sentire mio padre che parlava...
"La limousine sta per arrivare ?" Poi continuo' "Deve andare per un paio di giorni a trovare il senatore Tahir e la sua famiglia a Bradford".
Non sapevo come mai mi volessero mandare li,ma dovevo avvisare Bleir in tutti i modi. Non avevo piu' nessun computer,telefono o tablet,non avevo piu' niente che mi facesse interagire con la società e sopratutto con i ragazzi.
Aprii la porta della camera,non c'era nessuno,solo silenzio,allora velocemente alzando la tapparella vidi che erano di fuori nel giardino con i poliziotti,velocemente scesi allora le scale,anche se tutto il corpo mi faceva male per i lividi.
Aprii la porta dello studio,entrai silenziosamente e davanti a me c'era il computer di mio padre,mi ci volle un attimo per ritrovarmi nel desktop,pensava di essere furbo ma io lo ero di piu' ad hackerare la password.
Almeno ad essere la migliore di tutti serviva a qualcosa.
Scrissi un Email a Bleir dove le spiegavo tutto e scappai velocemente di sopra.
Mi sedetti appena un attimo,con il fiatone ancora alle stelle,quando senti le chiavi della porta di casa aprirsi e subito dopo un "scendi e prendi le tue cose" deciso di mio padre.
Scesi di sotto,per mia fortuna c'era Jeff, l'autista dentro casa che mi salvo' dal vero saluto dei miei genitori,che sicuramente mi avrebbero menato e minacciato,invece dei falsi abbracci e baci che mi davano davanti a Jeff.

L'autista prese i bagagli che avevo fatto in fretta e furia e in un attimo mi ritrivai ad andare verso Bradford e alasciare quella casa.
In quel monento mal grado tutto ero felice e un sorriso mi attraverso' le labbra e poi mi addormentai da quanto ero stremata mentalmente e fisicamente...
Stavo aprendo piano piano gli occhi e vedevo jeff che delicatanente continuava a dirmi:"signiorina,siamo arrivati,si sistemi il velo,non puo' presentarsi così in questa occasione"
Non capivo come mai Jeff era cosi agitato,ma lasciai perdere.
Scesi dal Auto,e porca troia non imnaginate quanto cavolo era grande quella casa,altro che casa,quella era una reggia.
Ero ancora stordita,quanto senti una domestica arrivo' da me e mi disse:"il signor tahir e la sua famiglia l'aspettano.
Anui con aria non molto convinta,ma la seguiii lo stesso.
Mi sembrava di perderci in quel posto,stanze,scale da per tutto fino a quando si fermo' e spalanco' le porte .
Entrai intimidita da tutta la famiglia,tutti mi guardavano con aria esaltata,pure la moglie di Tahir continuava a sorridermi nentre piangeva di gioia e io non riuscivo a capire come mai.
Tahir venne verso di me che ero in piedi verso la porta e porgendomi la mano mi fece sedere accanto a lui.
Poi con aria piena d'orgoglio disse:"questo matrimonio servirá ad entrambe le famiglie,è una gioia averti qui" ,non sapevo e non riuscivo a capire di che cavolo stesse parlando poi tutto mi fu piu' chiaro quando mi prese la mano e la mise sopra quella di suo figlio.
Mi venne da piangere,piano piano iniziarono a cadere giu',ero pietrificata e senza parole.

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