Capitolo 12

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Continuava a sorridermi,mi prese per le spalle e mi strinse a se,"Karim corri subito" disse chiamando mio padre,che ci raggiunse in un batter d'occhio.
Eravamo li davanti alla porta,come una famigliola felice,tutto quello che non eravamo realmente.
Mentre mi stringevano,non provavo nessuna emozione,sembrava non fossero i miei genitori,e infatti per me non lo erano piu',tranne per il fatto che avevamo lo stesso sangue.
Varcai la porta con il 1° passo,e mi sembro' di entrare all'inferno,La casa era sempre la stessa,niente era cambiato tranne l'atmosfera che pochi mesi prima era piena d'amore mentre adesso si sentiva l'odio dilagare.
I miei genitori mi tenevano a braccetto quasi per non farmi scappare,quando passai davanti al mobiletto dove mi avevano picchiato,quel tappeto,quei vasi mi venne da ritrarmi da loro,la rabbia dentro di me,la sentivo accrescersi,pensai : "ma cosa ho fatto che sono tornata ??",non parlavo ne niente,seguivo i miei genitori che stavano andando in salotto.
Appena entrai mi si fermo' il cuore,davanti a me c'era Ryan e suo padre seduti sul divano.
"Cara,ci hanno detto che sei scappata dalla casa dei Tahir ?" disse mio padre.
"non si preoccupi signore,è scappata perchè non mi conosceva,posso perdonarla,non la rimproveri" disse Ryan,facendomi un leggero sorrisetto per provocarmi.
Non potevo credere a quello che Ryan stesse facendo,quel uomo aveva tentato di uccidermi e io non avrei mai permesso che mi riportassero da lui,Mio padre e Mia madre,dopo le parole di Ryan mi continuavano a guardare aspettando che andassi verso di lui per abbracciarlo o per chiedergli scusa,ma non avevano capito davvero niente !.
Non fiatai,alzai le mani e le portai verso la testa,iniziai a togliermi il velo,mentre il signor Tahir continuava a gridare:"che oltraggio è questo !!,un po' di pudore" guardando i miei genitori perchè facessero qualcosa.
Mi guardavano tutti senza credere a cio' che stavo facendo,poi io continuai senza esitazioni.
Slacciai la cerniera e feci cadere a terra piano piano il vestito che avevo addosso,rimanendo in reggiseno e mutande.
Tutti avevano la faccia sorpresa per quello che stavano vedendo sul mio corpo,tranne Ryan che conosceva bene ogni livido che era dipinto.
"Oh,mio dio Fey chi ti ha fatto questo ?" mi disse mia madre piangendo,mentre si stava reggendo sul mobiletto di legno,visto che stava svenendo.
"Ryan" risposi decisa.
"Figlio di puttana" gli urlo' mio padre andandogli addosso.
Era una cosa stupida che i miei genitori si fossero arrabbiati per quello che aveva fatto Ryan visto che loro avevano fatto lo stesso,ma era una regola dei miei "nessuno doveva toccare i loro figli",in un attimo il mio salotto era immerso nel Caos.
Mio Padre e Ryan stavano distruggendo tutti i mobili perchè si stavano picchiando,mia madre era svenuta ed era li per terra davanti a me,Tahir cercava di dividere Ryan e mio padre,mentre allo stesso tempo mi diceva di chiamare la polizia,la chiamai dopo un po',visto che volevo divertirmi io per una volta.
Ero li svestita a godermi lo spettacolo,se non ci fossero stati mi sarei messa anche a ridere.
Qualche minuto dopo la polizia aveva invaso casa mia mettendo le manette a Ryan e portandolo in centrale, Mia madre fu portata all'ospedale e mio padre ed io andammo con lei.
Rimanemmo tutta la notte in ospedale,perchè dovevano fare dei controlli obbligatori ,mio papà ando' dentro alla camera con lei,mentre io preferii rimanere in sala d'attesa dove mi addormentai,visto che sinceramente non mi interessava niente della sua salute.
Il mattino dopo mi svegliai,quando sentii la sala d'attesa riempirsi di gente,mi svegliai ed andai nella stanza di mia mamma,la trovai che si stava vestendo per uscire.
"Tesoro ti sei svegliata ?" mi disse facendomi un sorrisino tenero a cui non credevo affatto.
"Si" gli risposi
"Tuo papà è di sotto che ci aspetta"
"ah,scendiamo allora" le dissi girandomi per uscire dalla porta.
"No !" .
mi rigirai verso di lei con aria scocciata :"perchè ?" le chiesi.
"prima dobbiamo andare dal ginecologo,devi farti controllare,magari Ryan ti ha fatto qualcosa..." mi disse.
Mi si gelo' il sangue in un attimo,non sapevo cosa dire,avrebbe scoperto tutto,quando con le labbra tremanti le dissi :"va bene mamma."
Uscimmo dalla stanza e iniziammo a dirigerci verso il reparto di ginecologia,le gambe mi tremavano,non sapevo che cavolo fare,dovevo trovare una soluzione che non c'era.
Eravamo arrivati nel reparto subito,non aspettammo nemmeno un secondo che mi ritrovai sdraiata su un lettino con le mani della dottoressa che mi ispezionavano le parti intime.
Speravo ci impiegasse tanto tempo,ma finimmo in pochi minuti,scesi dal lettino e mi rimisi i pantaloni,come avrei voluto scappare,ma ero io che ero tornata da loro e mi stava piu' che bene.
"Quindi che cosa mi puo' dire dottoressa ?" chiese mia madre alla ginecologa con tono ansioso.
La dottoressa "spilberg" come c'era scritto sul cartellino appeso al suo camicie,Prese un fascicolo in mano e lo aprì.
Ancora pochi secondi e avrebbe saputo la verità,ancora pochi secondi e sarebbe stata la mia fine.

CHIEDO SCUSA PERCHè IL CAPITOLO NON è MOTLO BELLO,MA L'HO FATTO DI FRETTA

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