5. Uomo dalle mille sorprese

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Per il resto della giornata non riuscivo a smettere di pensare alle ore passate con Loki. Sono stata bene, ma era tutto reale? A che gioco sta giocando?
Passammo il resto della giornata in libreria. Sfogliammo tutti i libri che Tony aveva custodito in libreria ma senza trovare niente di realmente utile.
Da quando siamo andati via dalla sala riunioni, io e Loki non ci eravamo più rivolti una parola, ma il motivo non lo conoscevo. Infatti nell'enorme libreria che Tony ha, ci siamo divisi, eravamo in due lati opposti. Non so perché all'improvviso si comportasse così e da un lato pensavo che era meglio così, ma dall'altro... beh ci ero rimasta male.
Continuavo a sfogliare pagine e pagine di libri inutili, quando sento un Loki esausto dall'altra parte della stanza.
Loki:<< oh, ma non mi dire... un altro inutile libro sulla storia delle gemme.. oh, ma guarda.. le gemme sono 6... non lo sapevo proprio>> continua sarcasticamente
Io nel frattempo, senza farmi vedere, cercavo di nascondere una risata, mentre aprivo l'ennesimo libro, ma un qualcosa in quel momento ha attirato la mia attenzione. Forse in quel libro c'era quello che stavamo cercando.
Ale:<<LOKI, vieni qua!>> urlo
Loki arriva a passo svelto, quasi preoccupato.
Loki:<< che succede?>>
Ale: << guarda cosa ho trovato>>
Leggiamo insieme ciò che era scritto in quelle pagine.
Loki:<< quindi le gemme, non solo sono sparse per l'universo, ma per come è scritto qui, hanno dei custodi che possono controllarne il potere al fine di proteggerle.>>
Ale:<< si esatto e qui dice che la gemma del tempo la possiede il Dr.Strange>>
Loki:<< quella specie di stregone amico di Stark?>> mi guarda confuso
Ale:<< si esatto e qui dice che la gemma del potere si trova su Xandar>>
Loki:<< ok perfetto, manca solo la gemma della realtà e dell'anima, perche quella della mente la tiene Visione.>>
Ale:<< devo chiamare Tony>> e corro via dalla stanza, lasciandolo lì da solo.

Torno in camera a prendere una specie di cellulare creato da Bruce e Tony. Questo tipo di telefono mi permetteva di rimanere in contatto con la squadra anche se erano su un'altra galassia. Chiamo immediatamente Tony per tenerlo al corrente delle informazioni che abbiamo trovato.
Tony:<< tesoro, come va? Tutto bene?>>
Ale:<< si papà, forse so dove si trovano le gemme>>
Gli racconto tutto e lui subito si mette in contatto col Dr.Strange per metterlo in guardia da Thanos.
Ale:<< come procede a voi?>>
Tony:<< ci siamo messi in contatto con i guardiani della galassia, hanno detto che ci aiuteranno. Siamo sulla buona strada. Non vedo l'ora di tornare e di abbracciarti.>>
Ale:<< anch'io, mi mancate. Dai un bacio a tutti da parte mia.>>
Nel frattempo tutta la squadra si stava dirigendo verso Xandar per recuperare la gemma del potere.
Mi sento soddisfatta per le ricerche che avevo fatto... nel mio piccolo sono riuscita ad aiutarli.

In quel momento mi ricordo di aver lasciato Loki da solo in libreria, così vado a cercarlo.
Entro nella libreria ma non c'era, così cerco nelle altre stanze.. palestra, stanza del pianoforte, cucina, salone, sala riunioni ma nulla.
Magari sta in camera sua? Non mi va di disturbarlo. Quindi ritorno in camera mia e vado a farmi una doccia calda.
Credo di aver perso tanto tempo nella doccia, mi stavo veramente rilassando.
Esco dalla doccia, mi asciugo e mi vesto comoda con una tuta. Controllo l'orario ed era ora di cena, quindi decido di andare in cucina a cucinarmi qualcosa. Nel momento in cui apro la porta della mia camera, vedo Loki che stava per bussare. Appena lo vedo risale quella sensazione allo stomaco e credo anche che le mie guance siano diventate rosse.
Loki:<< oh ciao, ti stavo cercando>> dice quasi imbarazzato
Ale:<< oh si ciao. Anch'io ti ho cercato prima, non ti trovavo.>>
Loki:<< beh si, ero andato in camera a fare una doccia.>>
Ale:<< bene.>>
C'era un'aria di tensione.
Loki:<< beh, mi stavo domandando.. se.. ti andasse di mangiare qualcosa insieme.. e poi magari potremmo vedere un altro film.. se ti va.. beh non abbiamo molto altro da fare.. quin...>> non lo lascio finire.
Ale:<< si va bene>> dico con un tono un po' troppo squillante.
Ero felice che me l'abbia chiesto, ma non so esattamente perché. In fondo ancora non mi fidavo del tutto di lui.. chissà se sta tramando qualcosa. Chissà se è il mio sesto senso che mi mette sull'attenti o semplicemente la mia malafede nei confronti di altre persone che non siano la mia "famiglia".
Andiamo in cucina e controllo nel frigo cosa c'è.
Ale:<< beh abbiamo un po' di carne, qualche verdura... possiamo fare la pasta altrimenti.. oppure non saprei.. cosa ti andrebbe di mangiare?>>
Mi guarda negli occhi per un attimo, molto serio. Ha uno sguardo veramente magnetico che quasi potrei sciogliermi. Sento un formicolio nello stomaco e le mie guance diventare rosse.
Penso che lui l'abbia notato perché mi sorride ma quel sorriso non ha migliorato la mia situazione.
Loki:<< va bene la carne con qualche contorno, però lascia che ti aiuti.>> lui mi si avvicina.
Ale:<<va bene>> e deglutisco.

Abbiamo cucinato insieme e devo dire che è stato molto divertente, abbiamo scherzato tanto sul fatto che io non sono in grado di cuocere una bistecca e quasi rischiavo di bruciare le patate.
Quindi Loki oltre ad essere il Dio dell'inganno e un bravo pianista, ammetto che sa anche cucinare.
Ale:<< dove hai imparato a cucinare? Voi principi di Asgard non avete cuochi a vostra completa disposizione?>>
Mi sorride.
Loki:<< certo, ma ogni tanto mi piaceva aiutare mia madre in cucina. Lei amava cucinare.. invece vedo che tu preferisci ordinarlo il cibo..>> e ride
Ale:<< ah ah, non mi sfottere. Ognuno ha le proprie doti e cucinare non è la mia>> rido di nascosto e anche lui.
Ci sediamo a tavola e mangiamo, questa volta senza vino.. non avevo intenzione di addormentarmi di nuovo e di svegliarmi sopra di lui! Sorrido solo al pensiero.
Loki:<< a cosa pensi?>>
Ale:<< niente niente.. dopo lo scegli tu il film?>> cerco di cambiare il discorso.
Loki:<< ci provo, ma mi serve un tuo aiuto.>>
Ale:<< certo, non ti preoccupare>>

Ci mettiamo comodi sul divano e alla fine Loki sceglie un film horror. Non mi piacciono per niente.
Ale:<< se proprio vuoi.. ma sappi che io ho tanta paura.>>
Loki:<< davvero? Hai combattuto i chitauri, hai dei poteri straordinari e hai paura di un film horror?>> mi guarda malissimo.
Poteri straordinari? Quasi mi emoziono che lui pensi ciò.
Ale:<< si però dai, ci provo. Mal che vada mi nascondo sotto la coperta>>
Lui ride e mette play.

Per tutto il film credo di essere stata con la testa sotto le coperte. Non so perché ma l'idea di fantasmi, zombie e demoni mi terrorizzava, e ogni volta che mettevo la testa sotto le coperte Loki rideva. Avrei voluto ammazzarlo.
Ale:<< smettila di ridere di me>>
Loki:<< ma dai, non fa paura>>
Ale:<< e invece si!>>
In quel momento tolgo la testa da sotto le coperte e guardo lo schermo.. pessima idea. Proprio in quel momento compare la testa di un fantasma zoomata su tutto lo schermo. Urlo fortissimo e istintivamente metto la testa tra il braccio e il fianco di Loki.
Lui ride tantissimo, ma con la mano mi accarezzava per tranquillizzarmi.
Loki:<< è solo un film, non è reale, tranquilla>>
Terrorizzata, rimango inerme, tremando.
Loki:<< è quasi finito ma se vuoi lo tolgo>>
Ale:<< nono va bene, riesco a resistere>>
Lui ride, continuando ad accarezzarmi. Solo in quel momento realizzo che mi sta accarezzando e il suo tocco mi tranquillizza, mi rilassa.
Alzo la testa e lo guardo. Lui già mi stava fissando serio.
Ale:<< scusami>> dico imbarazzata togliendomi da quella posizione.
Loki:<< nono, non ti preoccupare. Stai meglio?>>
Ale:<< Sisi sto bene, grazie.>>
Continuiamo a guardarci negli occhi. E che occhi! Un colore così chiaro ma così profondo! Mi ci perdo. Quella sensazione nello stomaco ritorna. Poi con la mano mi tira e mi attira di nuovo a se, con la testa mi appoggio al suo petto.
Loki:<< stavo bene>> non me l'aspettavo.
Ale:<< anch'io>> con la mano mi accarezza sulla guancia e io mi sentivo veramente bene, mi rilassava tanto. Così tanto che non ho nemmeno più avuto paura del film. Stavo così bene che mi addormento. Mi addormento di nuovo con la testa sul suo petto e la sua mano che mi accarezza la guancia.
Non volevo che accadesse di nuovo ma ora che è successo, non me ne pento.

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