13. Fiducia

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Quando ritorno in camera era tardo pomeriggio, ci sarebbero volute un altro paio d'ore prima che Loki sarebbe arrivato.
Così decido di rilassarmi sul divano, leggendo un libro sulla psicologia. Ne ero appassionata... cercare di capire la psiche umana era una sfida che mi affascinava.
Mi perdo nella lettura e non mi rendo conto che il tempo vola. Sento bussare alla porta e vado ad aprire.
Era Loki.
Loki:<< ciao, posso entrare?>> dice timidamente.
Ale:<< si, vieni, entra.>>
Loki:<< non sapevo cosa ti andasse di mangiare, perciò ho preso un po' di cibo da asporto in un ristorante che sta qua vicino. Credo sia messicano, ma non so di cosa si tratti. Spero ti piaccia.>> dice sorridendo leggermente.
Ale:<< in realtà non l'ho mai mangiato>>
Loki:<< beh nemmeno io.>>
Scoppio a ridere e lui mi sorride leggermente.
Loki:<< ovviamente ho preso anche del vino rosso che mi hanno consigliato loro, dicono che si addice ai piatti che ho scelto.>>
Quando fa così, mi sciolgo. Cerca di essere attento e premuroso, e questa cosa mi piace. Perché non può essere sempre così?
Ci accomodiamo al tavolo e iniziamo a mangiare, ovviamente mi versa del vino.
Loki:<< com'è? Ti piace?>>
Ale:<< si, solo giusto un po' piccante.>>
Lui sorride.
Loki:<< si è vero.>>
Restiamo un po' in silenzio mentre mangiamo e noto che ogni tanto mi osservava. Cerco di rompere il silenzio che era diventato imbarazzante.
Ale:<< allora Sua maestà, di cosa voleva parlarmi?>> dico sorridendo.
Io ci provavo a essere arrabbiata con lui, ma ogni volta che lo vedevo la rabbia piano piano andava via.
Lui sorride.
Loki:<< non è facile per me. Cercherò di essere sincero e di spiegarmi bene.>>
Ha un volto serio e un po' pensieroso.
Loki:<< Con te riesco ad aprirmi, riesco a lasciarmi andare e non mi era mai successo con nessuno.>>
Mi guardava fisso negli occhi, aveva anche posato le posate nel piatto. Cercava di concentrarsi e si vedeva che cercava di usare le parole giuste.
Loki:<< e ti ho promesso che cercherò di aprirmi sempre con te, ma posso aprirmi solo se so cosa sto provando o cosa ho provato.>>
Non riuscivo a capire, ero molto confusa.
Loki:<< non ho mai avuto amici, intendo amici veri. Quando ero piccolo, i ragazzi della mia età si avvicinavano a me solo perché ero il principe e questo mi ha spinto a non avere fiducia nelle amicizie. Poi ho iniziato a notare la preferenza che mio padre aveva con Thor e questo mi ha ferito tanto... e quindi ho iniziato a perdere fiducia anche nella famiglia.>>
Fa una pausa, bevendo un sorso di vino.
Loki:<< per me è molto strano aprirmi con una perfetta sconosciuta... quello che voglio dire è che ci conosciamo da poco.. quanto? Dieci giorni? Un mese contando anche l'attacco di New York? Non so con certezza... ma nonostante ciò per me è semplice aprirmi con te perché, come ti ho già detto, non mi hai mai giudicato.. e anche la prima volta che mi vedesti, senza conoscermi, ti sei fidata di me.>> mi sorride.
Mi tornano in mente dei flashback di quel giorno... di quando mi disse di mettere lo scettro dentro quel macchinario... oppure quando mi ha portato con sé su quella navicella dicendomi che se non avessi fatto niente, non mi sarebbe successo nulla... ed effettivamente era vero, avevo creduto alle sue parole, nonostante stesse attaccando la mia città e le mie persone.
Loki:<< quello che voglio dirti è che ho bisogno di un po' di tempo per abituarmi a questa nuova situazione. Sto cercando di darti la stessa fiducia che hai dato tu a me, ma non è facile.>>
Si ferma, guardandomi come se si aspettasse una risposta. Nel frattempo bevo un sorso di vino.
Ale:<< ti capisco perfettamente, solo che non capisco una cosa...>>
Loki:<< cosa?>>
Ale:<< la tua reazione dell'altro giorno. Non la capisco e non so a cosa sia dovuta. Me ne parli?>>
Sgrana gli occhi. Penso proprio che non voleva rispondere a questa mia domanda.
Loki:<< beh... io... in realtà...>>
Tentennava guardando altrove, evitando il mio sguardo.
Ale:<< a parole tue Loki.>> sorrido
Lui ride.
Loki:<< non lo so nemmeno io. È questa la verità>> abbassa lo sguardo.
Lo guardo confusa.
Ale:<< com'è possibile? Ti sei svegliato male quella mattina?>>
Loki:<< no, certo che no, anzi. Quella sera avevo dormito bene.>> sorride
Sorrido, ricordando che avevamo dormito insieme.
Loki:<< è che non voglio rovinare tutto, okay? Sto cercando di fare del mio meglio per far andare bene questa amicizia e non voglio che qualcuno la rovini, perché... beh sai... sono Loki.>>
Ora forse stavo iniziando a capire, forse. Anche se il mio sesto senso mi diceva che non mi stava dicendo tutto.
Ale:<< tranquillo, nessuno rovinerà niente se ti riferisci ai ragazzi. Io a loro ancora non ho raccontato nulla e in ogni caso, non mi faccio influenzare. Preferisco che al momento la nostra amicizia rimanga privata proprio per evitare i loro commenti>>
Loki:<< si, ma non è solo questo.>>
Ale:<< e cosa? >>
Fa un sospiro.
Loki:<< non voglio perderti... come amica intendo ovviamente>> sorride leggermente.
Gli sorrido. Dopo un'infinità di tempo è riuscito di nuovo ad aprirsi, anche se il mio sesto senso continua a dirmi che c'è dell'altro, ma per il momento andava bene così.
Gli stringo la mano che era poggiata sul tavolo.
Ale:<< questo dipende tutto da te e non dagli altri.>>
Loki:<< ma loro sono la tua famiglia... è ovvio che per te conta la loro opinione>> osserva prima la mia mano sopra la sua e poi posa gli occhi su di me.
Ale:<< è vero, ma penso anche di essere abbastanza grande da capire da sola se una persona è cattiva o meno, se vuole ferirmi o no.>>
Mi sorride.
Ale:<< facciamo un brindisi, all'amicizia>>
Dico alzando il mio calice.
Loki:<< all'amicizia>>
Brindiamo e continuiamo a mangiare.

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