Arrivati al Bifrost, mi dirigo verso Heimdall.
Heimdall:<< Ale, a cosa devo la tua visita?>>
Ale:<< ho una brutta sensazione e volevo sapere se andava tutto bene sulla terra.>>
Lui resta un attimo in silenzio.
Heimdall:<< vieni, te lo mostro.>>
Vado accanto a lui. Heimdall mi poggia la mano sulla mia spalla e in un attimo era come se fossi anch'io sulla terra. Riuscivo a vedere e sentire tutto. Eravamo a Sokovia, Ultron aveva progettato una macchina in grado di sollevare la città con il vibranio. Il suo piano era quello poi di farla schiantare al suolo, in modo che creasse un impatto così forte da far estinguere la razza umana. Una follia.
La città si stava sollevando e gli Avengers erano divisi fra chi cercava di combattere l'esercito di Ultron e chi cercava di far evacuare la città.
La città era nel caos più totale. Vedevo le persone che correvano per le strade in cerca di un riparo, sentivo le urla dei bambini che cercavano conforto in quel disastro. Vedevo gli Avengers che con tutta la loro forza cercavano di fare del loro meglio per salvare la città e i cittadini.
In un attimo ero di nuovo ad Asgard.
Ero shockata, non sapevo cosa dire. Guardo Heimdall che con lo sguardo cercava di darmi conforto.
Heimdall:<< non ti preoccupare, se la caver...>>
Lo interrompo.
Ale:<< voglio andare lì, hanno bisogno di me.>>
Heimdall:<< non posso. Ordini di Thor.>>
Ale:<< non me ne frega nulla! Lì c'è la mia famiglia e loro hanno bisogno di me.>> urlo.
Heimdall mi guardava in silenzio, titubante sul da farsi.
Ale:<< ti prego, non posso restare qui a guardare...>>
Heimdall:<< ma la tua ferita ancora non è guarita.>>
Ale:<< me la caverò.>> dico seria.
Heimdall mi guarda serio, restando un attimo in silenzio.
Heimdall:<< come lei desidera>> dice un po' sconcertato, non troppo convinto di quello che sta per fare.
Mi indica il posto dove mi sarei dovuta posizionare, lui va vicino alla porta che apre il Bifrost dove si trovava una lunga ed enorme spada. Inserisce la spada in quella che sembrava una grande serratura.
Heimdall:<< buon viaggio Alexandra, abbi cura di te.>>
Ale:<< sarà fatto.>> dico sorridendo.
Ruota la spada e in un attimo mi ritrovo di nuovo in quel fascio luminoso.Il viaggio per la terra è durato pochissimo e per fortuna Heimdall ha fatto in modo che io mi trovassi a Sokovia. Per fortuna non avevo sentito dolore alla ferita durante il viaggio, ma tutto era dovuto al fatto che era quasi guarita grazie alle medicine di Asgard.
Qui a Sokovia era tutto nel caos. Palazzi che crollavano, sentivo delle persone che urlavano, fumo ovunque e si sentivano i bambini che piangevano.
Inizio a camminare a passo svelto per la città in cerca degli Avengers, mi guardavo intorno e non avevo minimamente idea su dove andare.
Da lontano intravedo Wanda. Cerco di chiamarla urlando. Lei subito mi nota e corre da me.
Wanda:<< cosa diamine ci fai qui? Thor non ti aveva detto che dovevi restare ad Asgard?>> dice guardandomi preoccupata.
Ale:<< sto bene e poi non potevo non aiutarvi.>>
Wanda:<< e la ferita?>>
Ale:<< è quasi guarita. Sto bene davvero. Dimmi ora per favore come posso aiutarvi.>>
Lei sembrava un po' titubante all'inizio ma subito si lascia andare, spiegandomi il piano. Dovevamo distruggere la macchina che stava facendo sollevare la città e solo a quel punto Thor e Tony avrebbero fatto esplodere la città in aria, ma nel frattempo dovevamo far evacuare tutti e cercare di distruggere l'esercito di Ultron.
Ale:<< beh dai, sembra facile.>> dico ironica.
Wanda mi indica un punto in lontananza:<< lì c'è l'helicarrier di Fury ed è lì che porteremo tutti i cittadini.>>
Ale:<< va bene!>>
Insieme ci incamminiamo tra le macerie cercando di salvare coloro che erano rimasti incastrati. C'erano bambini e anziani.
Wanda:<< arrivano gli androidi Ale. Porta tu in salvo loro e io cerco di distrarli.>>
Ale:<< va bene!>>
Cerco di liberare la strada dalle macerie con i miei poteri, in modo da accorciare la strada in quanto molte di queste persone erano ferite e facevano fatica a camminare.
Arrivati all'helicarrier incontro Steve. Anche lui mi guarda sorpreso. Fa salire le persone su e poi mi viene incontro.
Ale:<< so già cosa stai per dire... sto bene.>>
Steve sorride e mi abbraccia.
Steve:<< sono felice di rivederti.>>
Ale:<< anch'io.>>
Steve:<< dobbiamo andare a cercare Natasha, abbiamo salvato tutti quelli che potevamo. Tocca solo a noi salire.>>
Annuisco e lo seguo. Ero felice di rivederlo, ma ero anche felice che nel mio piccolo sto cercando di aiutarli.
Ci incamminiamo tra le macerie, cercando di chiamare Nat, ma attiriamo l'attenzione dell'esercito di Ultron che cerca di attaccarci. Con i miei poteri cerco di lanciargli contro le macerie. Ogni tanto sentivo dolore alla ferita ma cercavo di non darlo a vedere.
Ale:<< Steve vai, io cerco di distrarli.>>
Lui annuisce.
Steve:<< vedo altre persone lì in fondo, cerca di distrarli quanto più possibile, io vado a salvarle.>> annuisco e lui va via.
Menomale che s'era reso conto in tempo, prima che l'helicarrier partisse.
Gli androidi erano tantissimi, così provo a creare una barriera di fuoco attorno a me. Gli androidi inconsapevoli si scagliano contro la barriera e si ritrovano in fiamme. Questa cosa stava funzionando! Di lì a poco c'erano una marea di androidi che oramai avevano perso funzionalità per via del fuoco.
Cerco di camminare e spostarmi da quella zona, ma non ero certa sul dove stessi andando. Mi ero persa. Cerco di chiamare Steve e Nat ma non avevo risposta, sentivo solo il rumore dei palazzi che crollavano. Cerco di tornare indietro verso l'helicarrier ma vengo nuovamente attaccata dagli androidi. Cerco nuovamente di difendermi con una barriera di fuoco, ma erano tanti, troppi. Cerco di scagliare contro di loro palle di fuoco ma facevo fatica ad attaccare.
All'improvviso qualcuno dietro di me usa la magia e di nuovo vedo tutti gli androidi a terra. Quando mi giro vedo Wanda.
Wanda:<< Ale devi andare via da qui!>>
Ale:<< ci stavo provando, mi sono persa.>>
Wanda:<< io andrò a disattivare il cuore della macchina, poi verrà visione a recuperarmi.>>
Ale:<< sembra molto rischioso.>> dico preoccupata.
Wanda:<< andrà tutto bene.>> dice sorridendomi.
Mi indica la strada da seguire, ci abbracciamo e lei corre via nella parte opposta.
Cerco di seguire le sue indicazioni ma ero costantemente attaccata dagli androidi. Sembrava un inferno, erano tantissimi e mi rallentavano molto.
Cercai di lottare con tutte le mie forze, era una battaglia all'ultimo respiro, non riuscivo a fermarmi nemmeno un secondo. Ero quasi giunta allo sfinimento, erano troppi e per via dei ripetuti sforzi la ferita mi faceva molto male.
Un androide riesce a colpirmi alle spalle, cado a terra. Mi sentii come se fosse arrivata la mia ora. Ero pronta a ricevere ulteriori attacchi ma ciò non succede. Mi giro e vedo che c'era una barriera sopra di me. Cerco di capire chi l'avesse creata e vedo Loki.
Ero sorpresa, non me l'aspettavo.
Ale:<< cosa ci fai tu qui?>> dico arrabbiata.
I ricordi delle sue parole mi tornano in mente.
Loki:<< prego, è stato un piacere salvarti la vita.>> dice sarcasticamente.
Con i suoi poteri li scaraventa lontani, sono andati distrutti per l'impatto.
Loki si avvicina a me e mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi, ma preferisco alzarmi da sola.
Ale:<< non dovresti essere qui.>>
Loki:<< nemmeno tu in realtà.>>
Ale:<< sto messa meglio di te.>>
Loki:<< ciò non vuol dire che ti puoi lanciare nella prima battaglia disponibile.>> dice rimproverandomi.
Mi giro e vado via, cercando di andare lontana da lui. Ero ancora arrabbiata.
Loki:<< fermati.>> dice cercando di raggiungermi ma faceva ancora fatica.
Mi fermo e mi rigiro di nuovo verso di lui.
Ale:<< che c'è?>>
Loki:<< mi dispiace...>>
Ale:<< no, non ti dispiacere, non è colpa tua, è solo mia.>>
Loki:<< non è vero e lo sai.>>
Ale:<< e invece è colpa mia, mi sono illusa.>>
Loki:<< prima di andare via avevi detto una cosa...>>
Ah si, quelle famose parole che avrei preferito ingoiare.
Ale:<< non lo ricordo.>> mentii.
Loki:<< Ale... io...>>
All'improvviso sentiamo la terra sotto di noi cadere.
Ale:<< dobbiamo andare e in fretta!>> urlo.
Loki prende la mia mano e con tutta la sua forza cerca di condurmi verso l'helicarrier.
Loki:<< dopo dobbiamo parlare.>>
Ale:<< sempre se torneremo vivi.>>
Loki:<< allora parliamo adesso.>> dice serio, fermandosi e guardandomi negli occhi, senza mai mollare la mia mano.
Ale:<< ma sei serio? Ti sembra il momento?>>
Riprendiamo a correre.
Loki:<< non ero serio quando ho detto quelle cose.>> dice un po' col fiato corto.
Ale:<< Loki parliamo dopo, ti prego.>>
La terra sotto di noi tremava e io ero seriamente preoccupata per le nostre vite.
Loki:<< io mi sono innamorato di te.>>
Ale:<< diciamo che non è un momento molto romantico questo.>> dico mentre correvo con tutta me stessa.
Loki:<< non siamo mai stati convenzionali!>>
Trattengo una risata.
Arriviamo davanti all'helicarrier che stava prendendo il volo, ma vedendoci ci lancia una fune. Io e Loki si aggrappiamo ad essa e lentamente ci tirano su. Mettiamo piede giusto in tempo nell'helicarrier che vediamo la città distruggersi in un enorme esplosione. La scena era straziante: vedere una città così bella andare distrutta, migliaia di case andate in frantumi.. per non parlare della povera gente che non ce l'ha fatta nella battaglia. Avevo gli occhi lucidi vedendo la scena, ma ero felice di aver provato a salvare qualche vita umana. Non sapevo se gli altri stessero bene, se erano riusciti a salvarsi tutti e perciò il mio pensiero andava a loro, volevo cercarli. Successivamente avrei pensato a Loki. Lui era venuto apposta qui per me, per chiarire e finalmente si era confessato. Questa cosa mi riempiva il cuore di gioia, anche se le modalità potevano essere certamente migliori. Questa cosa mi faceva un po' ridere.
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Unbelievable
FantasyUna ragazza rimasta orfana e trovata sulla terra durante una missione, con dei poteri strabilianti, accudita fin dai primi giorni di vita da Tony Stark, inizia la sua carriera negli Avengers. Una vita dedicata allo studio e all'addestramento, era pr...