24. Il ritorno

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Inizio a guardarmi intorno nell'helicarrier, con la speranza di trovare qualche viso familiare.
Loki:<< ora possiamo continuare il discorso?>>
Ale:<< no Loki, voglio trovare prima gli altri.>>
Loki:<< ma stanno bene, tranquilla.>>
Lo guardo malissimo.
Ale:<< come possiamo saperlo? E poi non ti farà male aspettare un po' dopo le parole che mi hai detto.>>
Loki mi guarda un po' sorpreso per la mia risposta. Non sono una persona rancorosa, ma non mi dispiaceva vendicarmi un po' sapendo che moriva dalla voglia di chiarire.
Mi incammino verso dei corridoi, in cerca di qualcuno a cui chiedere qualche informazione, ma non vedevo nessuno. Salgo delle scale, con la speranza che mi portassero dalla mia famiglia. Finite le scale, mi trovo di fronte a una grande sala dove vedo tante persone, bambini e anziani. Tutti si consolavano l'uno con l'altro, chi si abbracciava, chi cercava di tamponare qualche ferita e chi cercava di tranquillizzare i propri figli. I pochi sguardi che sono riuscita ad incrociare erano pieni di dolore ma facevano trasparire anche gratitudine. Cammino lentamente tra la gente, osservo piena di dolore quella scena.
Loki:<< Ale!>>
Mi giro.
Loki:<< vengo con te.>>
Intreccia la mia mano con la sua e sorpassandomi, ci incamminiamo in cerca della sala principale dove probabilmente si trovavano gli altri.
Saliamo ulteriori scale. Impreco, erano infinite! Mentre le saliamo, osservo Loki. Era venuto qui solo per me. Poteva tranquillamente restare nel suo castello ad Asgard, curato dalle guaritrici, con l'affetto della madre... e invece era qui, era venuto a cercarmi. Questa cosa mi fa sorridere. Ma un attimo dopo ricordo le sue parole e la tristezza mi avvolge. Sciolgo le nostre mani. Lui si gira e mi guarda.
Loki:<< cosa c'è?>>
Faccio finta di non sentirlo e lo supero. Finite le scale, ci ritroviamo in un'altra sala dove per fortuna troviamo gli Avengers. Quando entriamo, tutti si girano verso di noi e in coro esultarono venendoci incontro. Wanda e Nat non perdono ulteriore tempo per venire ad abbracciarmi e la cosa che mi aveva sorpreso di più è che i ragazzi erano andati a salutare Loki calorosamente. Una cosa che qualche settimana fa era impensabile.
Vedo Tony che lentamente mi viene incontro. Era ferito e a malapena riusciva a muoversi.
Ale:<< papà come stai?>> dico preoccupata.
Tony:<< bene tesoro, ora che ti vedo.>> dice poggiandomi la mano sulla spalla.
Lo abbraccio senza pensarci due volte, lui ricambia.
Tony:<< fai piano, che il tuo vecchio ormai è diventato troppo vecchio.>> dice ridendo.
Tony:<< non puoi capire come sono felice di vederti.>>
Ale:<< anch'io. Sono felice di rivedervi. Non potevo lasciarvi da soli.>>
Tony:<< beh si, di questo ne parleremo in un altro momento.>> dice serio. << sei in punizione, non avresti dovuto lasciare Asgard.>> poi si rivolge a Loki. <<riuscirai mai a tenerla d'occhio senza farle rischiare la vita?>>
Loki lo guarda un po' offeso, scuotendo leggermente la testa.
Ale:<< Tony!>> lo rimprovero. << non sono più una bambina.>>
Lui ride.
Tony:<< lo so, ormai sei un adulta, ma per me resterai una bambina.>> dice sorridendo e accarezzandomi la guancia. << ma comunque sei in punizione.>> dice serio.
Spalanco gli occhi con un'espressione di incredulità. Era davvero insopportabile a volte.
Steve:<< ora non pensiamoci. Abbiamo delle persone da portare al sicuro e poi quando tornaremo a casa, ne riparliamo.>> dice facendomi l'occhiolino.
Nat:<< Si, ha ragione. Andate tutti a riposarvi ora.>>
Wanda ci indica le piccole stanze che avevamo riservate. Quando entro nella mia, noto dei vestiti di ricambio sul piccolo letto. Per fortuna, direi. Senza pensarci due volte, vado a farmi una doccia veloce, mi cambio e poi mi stendo sul letto. Ero stanca e la ferita a volte faceva ancora un po' male.
Non ebbi il tempo di chiudere gli occhi, che bussano alla mia porta. Vado ad aprire, avevo qualche idea su chi potesse essere. Prevedibile, quasi.
Loki:<< posso entrare?>>
Anche lui era andato a farsi una doccia. Sentivo il profumo di bagnoschiuma e i vestiti che indossava erano puliti.
Ale:<< preferirei di no. >> dico seria.
Loki:<< ti ruberò solo un attimo.>>
Ci penso un attimo su e poi lo lascio entrare.
Loki:<< come stai?>> dice girandosi verso di me.
Ale:<< sono stata meglio... tu invece?>> dico chiudendo la porta.
Loki sorride leggermente:<< beh, potrei dire lo stesso.>> si avvicina lentamente.
Ale:<< ok bene, arriviamo al dunque. Cosa ti porta qua?>>
Era così affascinante quando era serio e mi guardava con quegli occhi penetranti. L'attrazione era forte, ma dovevo essere più dura, non può continuare a fare questi tira e molla.
Loki:<< dai Ale, lo sai bene.>> dice sorridendomi e avvicinandosi lentamente.
Il fatto che si stesse avvicinando lentamente a me, mi creava un nodo in gola. Oltre ad avere quella sensazione allo stomaco.
Ale:<< ah si, vuoi parlare del fatto che mi hai trattato come una pezza ad Asgard?>> dico cercando di essere impassibile, ma ormai lui era a un metro da me e sentivo il suo profumo chiaramente... questa cosa mi faceva girare la testa. Ero ancora arrabbiata con lui, ma ogni volta che lo guardavo era come se dimenticassi tutto. Stavo cercando di resistere, cercando anche di non pensare alle parole che mi aveva detto qualche ora prima per non piangere... in quel momento mi sentivo in un vortice di tante emozioni.
Loki:<< hai ragione, sono stato uno stupido...>> dice abbassando lo sguardo.
Ale:<< senti Loki>> uso un tono di voce serio. << hai detto che non te la sentivi e va bene... non ti devi sentire obbligato e tanto meno devi accontentarmi. Hai voluto chiuderla e va bene, lo accetto, amici più di prima.>> dico fredda.
Lui mi guarda un po' spiazzato... forse sono stata troppo diretta?
Aggrotta le sopracciglia e poi prende fiato.
Loki:<< non era questo quello che...>>
Lo interrompo.
Ale:<< Loki basta. Non so più a cosa credere. Cambi idea ogni 5 minuti senza darmi nessuna spiegazione... prima mi dici che non puoi... poi mi dici che sei innamorato di me...>>
Loki:<< sono venuto qui apposta per te...>>
Ale:<< lo so e ti ringrazio, lo apprezzo davvero. Ma devi capire realmente cosa vuoi prima. Ho accettato tutto di te e ho provato a capirti. Io accetto tutti i tuoi cambi d'umore, ma una cosa che non riuscirò mai ad accettare è il fatto che continui a non sapere se vuoi stare con me o no... e davvero... credimi... per quanto voglia, questa è l'unica cosa che non riuscirò mai ad accettare. Voglio che tra mille incertezze, questa sia l'unica certezza... non so se mi sono spiegata.>>
Avevo detto tutto d'un fiato, senza pensarci.
Lui sembra un attimo pensarci su. Non sapeva cosa dire.
Ale:<< non hai niente da dire?>>
Lui resta in silenzio.
Ale:<< allora puoi andartene.>> dico rivolgendogli le spalle.
Sentivo di avere le lacrime agli occhi.
Loki:<< no aspetta...>> dice toccandomi la spalla.
<< io ho paura.>>
Mi giro di nuovo verso di lui.
Ale:<< che significa?>>
Loki:<< io voglio stare con te e non accetterei mai di vederti insieme ad un altro, ma ho paura... ho paura dell'amore e ho paura di ferirti... sul serio.>>
I suoi occhi erano lucidi, brillavano di luce propria. Erano così belli che non riuscivo a rispondere.
Così lo baciai.

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