11. Pigiama party

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Faccio un respiro profondo.
Ale:<< dimmi tutto Thor.>>
Thor:<< come si è comportato mio fratello in questi giorni con te?>>
Sbuffo.
Ale:<< ma perché tutti mi chiedete la stessa cosa? Bene! Si è comportato bene!>> dico alzando un po' la voce.
Lui mi guarda confuso.
Thor:<< scusami se ti ho infastidita con questa domanda... è solo che ancora non capisco se ci possiamo fidare di lui o meno. Se magari si è lasciato sfuggire qualcosa sui suoi piani...>>
Non lo lascio finire la frase.
Ale:<< no nulla, assolutamente nulla. Ma in fin dei conti con lui possiamo aspettarci di tutto, giusto? Magari il giorno prima è la persona più carina del mondo e il giorno dopo per chissà quale motivo è la persona più stronza che esista, giusto?>> dico tutto d'un fiato, urlando. Ero molto arrabbiata.
Thor rimane un attimo in silenzio, confuso.
Thor:<< Ale, sicura che sia tutto ok?>> dice premuroso.
Ale:<< certo, perché pensi il contrario?>> dico sempre con un tono arrabbiato.
Thor:<< beh non saprei, guardati. Sembri molto arrabbiata.>>
Ale:<< tuo fratello è uno stronzo.>> dico rassegnata, buttandomi sul divano.
Thor lentamente si siede accanto a me e mi abbraccia.
Thor:<< mi spieghi cosa è successo?>>
Faccio un respiro profondo. Di Thor mi fidavo, sapevo che non avrebbe detto nulla a nessuno ed era l'unico che conosceva bene Loki.
Ale:<< prima che arrivaste voi, era... era diverso.>>
Faccio una pausa, cercando di calmarmi.
Ale:<< ovviamente qualche volta abbiamo litigato, ma nel giro di poco facevamo pace ed è sempre stato carino, gentile>>
Thor sembrava pensarci un attimo su e io onestamente non volevo entrare troppo nei dettagli... e tantomeno volevo raccontargli della notte in cui abbiamo dormito insieme.
Thor:<< stento quasi a crederci... l'unica persona con cui Loki era gentile era nostra madre.>>
Quelle parole non sapevo se mi facevano ben sperare o preoccupare.
Thor:<< io sono arrivato da poco, quindi ancora non lo incontro, ma se vuoi posso provare a parlarci, ovviamente senza fargli capire che noi abbiamo parlato. Ma ti posso assicurare che per essere gentile con te significa che non gli sei del tutto indifferente e credo che a questo punto non è indifferente nemmeno per te, vista la tua reazione.>> sentendo queste parole credo di essere arrossita.
In quel momento mi erano tornati in mente i momenti in cui si era aperto con me, quando pianse e quando mi disse che non aveva mai dormito con nessuno.
Ale:<< non credo sia possibile... e comunque non mi interessa>> stavo mentendo.
Thor:<< Ale, non sei brava a mentire... potresti prendere delle lezioni da Loki.>> ride
Veniva da ridere anche a me ma cercavo di trattenermi, inutilmente.
Rimaniamo un po' in silenzio, poi lui ritorna serio.
Thor:<< lo conosco bene. Non è cattivo, è solo ferito e ha bisogno di qualcuno che gli apra gli occhi. Non è facile avere a che fare con lui, soprattutto perché non è una persona che ti dice chiaramente quello gli passa per la testa... ti consiglio solo di stare attenta perché lui è molto bravo a rovinare tutte le cose belle che gli capitano.>>
Ale:<< mi prometti solo una cosa?>> dico un po' triste.
Thor:<< certo piccola>>
Ale:<< non lo dire a nessuno, per favore. >>
Thor:<< non ti preoccupare, sarà il nostro piccolo segreto.>>
Mi stringe ancora più forte, mi da un bacio sulla testa, poi si alza.
Thor:<< ora vado, devo andare a fare due chiacchiere col mio amato fratellino.>>
Rido e lo saluto mentre esce dalla mia porta.

~ LOKI ~

Nella mia testa non andavano via le immagini di lei mentre abbracciava gli altri, mentre li riempiva di baci. Perché non potevo esserci io al loro posto? Questa cosa non faceva altro che farmi salire la rabbia e anche una sensazione strana che non avevo mai provato. Il solo pensiero di lei tra le braccia degli altri mi mandava sottosopra lo stomaco, l'avrei voluta portare via da lì e avrei voluto ammazzare tutti. Ma perché mi sentivo così? Cos'era questa sensazione?
Ero nella mia camera e non facevo altro che camminare freneticamente per la stanza come se camminare mi facesse calmare, ma così non era. Più pensavo a quelle scene e più mi innervosivo.
E poi erano tornati prima, questa cosa non era prevista. Speravo di rimanere un'altra giornata da solo con lei.
In quel momento mi vengono in mente i ricordi di quando abbiamo dormito insieme e magicamente mi calmo. Faccio un respiro profondo e in quel esatto momento sento bussare alla porta. Speravo fosse lei.
Apro la porta.
Thor:<< hey fratellino, ti sono mancato?>> dice sorridendomi.
Alzo gli occhi al cielo sbuffando.
Loki:<< che c'è?>> dico spazientito.
Thor:<< posso entrare?>>
Loki:<< no>>
Entra lo stesso. Dov'è finita l'educazione?
Loki:<< che cosa c'è?>> ripeto.
Thor:<< volevo sapere come stessi... come sono andati questi giorni di piena libertà? Hai ideato qualche nuovo piano?>>
Loki:<< se l'avessi fatto certamente non te lo direi.>> Dico sarcasticamente.
Thor:<< giusto... e quindi? Cosa hai fatto questi giorni?>>
Loki:<< che ti importa?>>
Thor:<< volevo sapere se avessi trattato bene la mia sorellina>>
Lo guardo confuso.
Thor:<< intendo Ale, la considero come una sorellina>> dice sorridendo.
Ah bene, questa per me era una novità, ci mancava solo lui. Alzo gli occhi al cielo.
Loki:<< certo che l'ho trattata bene>> dico guardandolo male con un tono un po' acido.
Thor:<< bene bene, sei sicuro? No, perché sono andato a salutarla e sembrava un po' arrabbiata ma non mi ha voluto dire il motivo, sicuro che non c'entri nulla?>>
Rimango un attimo meravigliato. Fantastico, ora è lei quella arrabbiata? E io come dovrei sentirmi dopo aver visto tutta quella scena?
Loki:<< ovvio che no>>
Thor:<< fratello, dimmi la verità. Ho quasi l'impressione che ci sia il tuo zampino.>> dice con sospetto.
Loki:<< puoi stare tranquillo>> dico fingendo un sorriso.
Thor:<< e allora perché non smetteva di dire che eri uno stronzo?>> dice serio.
Rimango pietrificato, era questo quello che pensava di me?
Forse è vero, prima l'ho praticamente cacciata via. Ma cosa avrei potuto dirle? Mi da fastidio vederti vicina agli altri?
Loki:<< mi stai scocciando, perché non le chiedi a lei queste cose?>> dico sbuffando
Thor si avvicina a me con un volto molto serio.
Thor:<< non so cosa è successo, ma attento a non farle del male, perché non ci penserò due volte ad ucciderti.>>
Loki:<< non è mia intenzione fratello, tranquillo>> dico alzando le mani.
Thor:<< lo spero per te>>
Fa per andare via ma prima di uscire dalla porta, si gira di nuovo verso di me.
Thor:<< non so cosa succede tra voi due, ma attento a non rovinare tutte le cose belle che ti capitano e fidati che Alexandra potrebbe essere una di quelle.>>
Esce e chiude la porta.
Forse aveva ragione Thor, ma non potevo andarle a parlare e spiegarle come mi sentivo. Mi ero aperto molto con lei qualche giorno fa, ma non mi sentivo pronto ancora a dirle come mi sentivo in questo momento . Per me era una sensazione nuova e volevo prima capire di cosa si trattasse.

~ ALE ~

Quella sera sarei stata con le ragazze, ci saremmo distratte un po'. Eravamo tutti di cattivo umore, pronti per una battaglia imminente.

Io, Wanda e Natasha avevamo pensato a un cena tranquilla nella mia camera. Avevamo ordinato cibo italiano, con una bottiglia di vino.
Tutta la serata abbiamo parlato di quello che avevano fatto nei giorni precedenti, come era andata la battaglia con Thanos e del piano di Tony.
Ovviamente cercarono di capire cosa avessi fatto io in quei giorni, ma cercavo di essere sempre molto vaga.
Dopo che avevamo finito di mangiare vennero a trovarci anche Steve, Bucky e Visione.
Il tempo di un saluto e poi Visione e Wanda tornarono nella loro camera, mentre io e Natasha rimanemmo a parlare un altro po' con i ragazzi.
Steve provava attrazione per Natasha, ma lei aveva una cotta per Bruce. Era un bel casino.
Durante tutta la serata Steve non le toglieva gli occhi di dosso, ma appena lei lo notava iniziava a parlare di Bruce, come se volesse far capire che lei era già indirizzata verso altro e Steve, d'altro canto, cambiava completamente espressione ogni volta che sentiva nominare Bruce. Non so se la situazione mi faceva ridere o se provavo dispiacere per Steve.. forse entrambe. Steve non si era mai dichiarato, ma era molto evidente, tant'è che Bucky ogni volta li osservava con uno sguardo divertito, come se si aspettasse che prima o poi Natasha dia uno schiaffo a Steve.
In ogni caso, per buona parte della serata abbiamo parlato della strategia da usare in caso in cui arrivasse Thanos. Steve era il numero uno in queste cose.
Era tutto pianificato nei minimi dettagli e ovviamente nel piano era incluso Loki. Ogni volta che Steve lo nominava notavo che Natasha mi lanciava un occhiata, come se volesse vedere la mia reazione. Per fortuna riuscivo a rimanere impassibile.
A fine serata, quando tutti vanno via, rimaniamo solo io e Nat e sapevo che avrebbe voluto aprire l'argomento.
Nat:<< dimmi la verità, come stanno andando le cose con Loki?>>
Sbuffo per la scocciatura.
Ale:<< ho perso il conto di quante volte mi avete fatto questa domanda tutti quanti voi. Tutto bene, perché cosi tanta preoccupazione?>>
Nat:<< Ale perché ti conosco da sempre e Loki ho avuto modo di conoscerlo in battaglia. So che tu mi stai nascondendo qualcosa e so che di lui non ci possiamo fidare.>>
Rimango in silenzio per un po'.
Ale:<< credimi Nat, veramente tutto bene. Non ho nulla da raccontare, in questi giorni è andato tutto bene, ci siamo allenati e qualche volta abbiamo mangiato insieme. Tutto qua. Non ha dato segni di squilibri e tanto meno mi ha accennato a strani piani per conquistare Asgard e la Terra...>>
Nat:<< eppure vedo che c'è qualcosa che non mi dici. Ti ricordo che sono una spia, certe cose le capisco, è il mio lavoro.>>
E ora? Che mi invento?
Ale:<< Quando arriverà il momento ti racconterò tutto, ti chiedo solo al momento di fidarti di me>>
Nat:<< di te mi fido... di lui no>>
E io? Di lui mi fidavo ancora? Stavo iniziando a fidarmi piano piano, ma poi? Forse però avrei dovuto lasciargli i suoi spazi e i suoi tempi... in fondo lui non è abituato a stare in squadra e tanto meno a esporre tutti i suoi pensieri. Cerco di calmarmi. Cerco di lasciar andare questi pensieri e ritornare alla realtà. Guardo Natasha e cerco di rassicurarla e lei mi abbraccia.

Si era fatto tardi e decidiamo di dormire insieme, come quando ero piccola e lei era la mia sorellona
preferita.

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