Dopo la nostra conversazione, andiamo a pranzo.
Nella sala pranzo c'erano tutti. Appena entriamo, Tony ci guarda, sorride e inizia il suo discorso.
Tony:<< bene, ora che ci siamo tutti, vi informo che oggi pomeriggio proveremo tutti insieme le nuove armi. Dopo pranzo scendete tutti nella palestra.>>
Tutti quanti in coro rispondiamo: << va bene capo!>>
Io e Nat prendiamo due fette di pizza che erano in cucina e andiamo a sederci. Gli unici due posti disponibili erano quelli vicino a Loki e Bruce.
Salutiamo tutti e iniziamo a mangiare. Stare vicino a Loki mi faceva un certo effetto.
I ragazzi stavano parlando del martello di Thor che secondo loro era stregato perché non si spiegavano come nessuno tranne Thor riuscisse ad alzarlo.
La cosa che più mi rincuorava era che i ragazzi, nonostante tutto, cercavano di mantenere un rapporto civile con Loki, mentre lui alternava momenti di distanza e freddezza a momenti di quiete.
Anche se io e Loki ci comportavamo in maniera molto normale, anzi a tratti eravamo distaccati, Nat ci osservava, cercando di capire anche il minimo gesto o sguardo. La cosa mi metteva un po' in soggezione, ma per fortuna c'era Bruce che ogni tanto la distraeva. Anche Bruce provava qualcosa per Nat, ma era molto insicuro per via dell'altro... beh di Hulk... anche se io sono convinta che anche Hulk provi una certa simpatia per Nat.Quando finiamo di mangiare, tutti insieme andiamo nella palestra.
Tony ci presenta delle nuove armi e ci invita a provarle.
Le uniche cose che sapevo usare erano le pistole e le frecce. Clint era stato sempre molto gentile e paziente nell'insegnarmi ad usarle, ma era scontato che quelle sarebbero state destinate a lui.
Prendo una pistola che era appoggiata sul carrellino dove stavano tutte le armi e vado a posizionarmi nella zona del poligono di tiro.
Inizio a sparare un colpo, cercando mi colpire il centro del "cuore" del manichino che era di fronte a me a circa 50 metri. La pistola fa un rumore spaventoso e quando la pallottola colpisce il manichino, questa va in fiamme. Faccio un urlo di spavento vedendo la scena. Tony dietro di me ride.
Tony:<< carino, no? Ne ho un'altra molto simile e le pallottole contengono una piccolissima parte di uranio e plutonio, quindi quando colpisce il bersaglio è come se fosse una piccola bomba nucleare.>> dice lui emozionato, fiero di sé stesso.
La mia faccia tra un mix tra shock e terrore.
Vado a posare la pistola e mi concentro su ciò che c'era sul carrellino: fucili, mitragliatrici, granate, vari tipi di coltelli di cui non voglio sapere i dettagli...
Vado verso Tony.
Ale:<< credo che i miei poteri possano bastare.>>
Tony:<< tieni, questo è per te.>>
Mi da una penna.
Ale:<< che cos'è?>>
Tony:<< usala in caso di emergenza. Schiaccia questo pulsante e hai 5 secondi per lanciarla al nemico.>>
Ale:<< ehm... okay... grazie.>>
Prendo la penna e me la metto in tasca.
Ale:<< credo che ora andrò a riposare.>>
Tony:<< va bene tesoro>>
Mi da un bacio e io esco dalla stanza, dirigendomi verso la mia camera.~ LOKI ~
Sto cercando di comportarmi in maniera normale con gli altri, in fin dei conti avevamo tutti un obbiettivo comune. Per fortuna anche loro sembravano pensarla allo stesso modo.
Dovevo comportarmi in maniera normale anche con Alexandra, il problema è che mi veniva difficile trattarla come tratto gli altri. La sera prima mi aveva detto che preferiva che la nostra "amicizia" rimanesse privata, quindi dovevo sforzarmi nel non far capire niente agli altri. Anche se credo che abbia accennato qualcosa a Natasha, perché non la smette di fissarmi.
La sera prima, quando abbiamo parlato in camera io e Ale, per me era stato davvero difficile aprirmi, soprattutto perché non potevo dirle tutto. Non potevo dirle che ero geloso. Ecco, si... era questo il sentimento che provavo... gelosia. Non le avevo mentito, semplicemente avevo omesso un piccolo dettaglio. Cosa avrei potuto dirle? Sono geloso della tua famiglia? No, assolutamente no. Mi avrebbe scambiato per pazzo.
Credo che quella ragazza stia iniziando a piacermi ed è un sentimento che non riesco a controllare. Più provo a controllare quel sentimento e più le mie emozioni aumentano... forse perché è un qualcosa che non ho mai provato.

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Unbelievable
FantasyUna ragazza rimasta orfana e trovata sulla terra durante una missione, con dei poteri strabilianti, accudita fin dai primi giorni di vita da Tony Stark, inizia la sua carriera negli Avengers. Una vita dedicata allo studio e all'addestramento, era pr...