Tutti gli Avengers erano in missione da una settimana, quindi ero rimasta sola alla Stark Tower. Non mi hanno voluto portare con loro perché nonostante sia abbastanza forte e mi sapevo difendere abbastanza bene, avevano detto che questa missione è più difficile e pericolosa di quanto si aspettino. In realtà non so nemmeno di cosa si tratti... non so dove siano e non so quale sia il nemico in questione.. so solo che è dovuto intervenire anche lo SHIELD, quindi sicuramente è qualcosa di molto grosso.
Io mi sentivo veramente pronta, ma l'iperprotettività di Tony mi ha rinchiusa qui.
<< Sei ancora "acerba" per una missione simile. >> Acerba? E cosa sono? Un frutto? Queste furono le parole di Tony prima di partire.Quella mattina ero nel grande salone di Tony, quello che solitamente usiamo per le riunioni del team. Guardavo New York dalla vetrata, mentre attendevo con ansia che arrivassero delle notizie.
Purtroppo non sono riuscita a sentirli spesso.. l'ultima persona che ho sentito è stata Natasha, chiamata la Vedova Nera.. le sue ultime parole sono state <<Tesoro, qui procede tutto bene, tra poco torneremo a casa, tu nel frattempo non uscire da lì fino a quando non torniamo.. resta al sicuro.>>
Il mio sesto senso continuava a ripetermi che c'era qualcosa che non andava, altrimenti non capivo il senso di farmi restare chiusa lì dentro. Sapevo che dovevo restare sull'attenti e che questa missione non avrebbe portato niente di buono... era il mio sesto senso che me lo diceva.Mi giro e mi dirigo verso il bancone dove Tony aveva tutti i tipi di liquore e di drink esistenti.. prendo un bicchiere e prendo il primo liquore che mi capita tra le mani, sto per versarlo quando sento un forte boato e il rumore della vetrata che si rompe.
Dallo spavento faccio cadere la bottiglia a terra, si rompe e inizio a preparare i miei poteri facendo incendiare le mie mani, pronte a scaraventare palle di fuoco contro ciò che ha causato tutto.
Vedo un uomo entrare da quella che ormai era una vetrata. Un uomo alto, molto alto, almeno rispetto a me, capelli neri, occhi azzurri, sguardo magnetico, vestito in maniera strana, non saprei descriverlo, era una divisa nera e verde. Quest'uomo aveva uno scettro in mano che si illumina di azzurro.
Mi guarda e fa un sorrisino non troppo amichevole.
Ale: <<Chi sei?>> dico con aria minacciosa, ma lui non risponde, continua ad osservarmi, camminando lentamente verso di me.
Ale: <<Ti ho chiesto chi sei>> nel frattempo il fuoco nelle mie mani continuava ad accendersi sempre di più e a creare delle fiamme più alte.
X: <<Sono il tuo nuovo re>>
Cosa? Ma chi si crede di essere? Non sarà mica serio?
Ale: <<Certo, allora se non le dispiace vostra grazia, sarebbe pregato di uscire da casa mia.>> ero pronta ad attaccare, quel tipo non mi piaceva. Lui nel frattempo mi guardava e sorrideva.
X: <<Sono Loki, Principe di Asgard e sono ricolmo di gloriosi propositi. Mi sembrava che questa fosse casa di Tony Stark.>> dice continuando a sorridermi.
Loki? Il fratello di Thor?
Ale:<< Si, lo è. Ma è anche casa mia. Cosa vuoi?>>
Nel frattempo sento dei forti rumori provenire dal soffitto. Al piano di sopra c'è la pista di atterraggio degli elicotteri... speravo fosse tornata la squadra.
Loki: << tranquilla, i tuoi amici ne avranno ancora un po' prima di tornare>>
Ero impanicata, ero da sola e non sapevo cosa fare. Attaccare? Aspettare?
Loki: << se tu mi lascerai stare e non intralcerai il mio lavoro, non ti farò del male>>
Ale:<< dovrei crederti? E perché mai dovrei lasciarti stare?>>
Loki:<< perché sarò il tuo prossimo re.>>
Questo era fuso completamente, un esaltato.
Ale:<< contaci.>>
Senza pensarci inizio a sferrargli contro palle di fuoco mentre lui usava una magia a me sconosciuta proveniente dallo scettro. Cercavo di colpirlo in tutti i modi ma lui era estremamente bravo a difendersi e a schivarli, ne ero quasi affascinata.
Forse Tony aveva proprio ragione ad avermi fatto rimanere nella torre.
Loki decide di contrattaccare e con una grande facilità mi scaraventa nella credenza alle mie spalle dove Tony aveva tutte le bottiglie, che alla fine ho rotto. Per fortuna non mi faccio nulla.
Loki:<< peccato, un drink l'avrei preso volentieri>>
In un attimo mi rialzo, creo un vortice di aria con i miei poteri, lo punto su di lui. Inizia a sollevarsi dal suolo e lo lancio dall'altra parte della sala, dove si trovava la libreria che ovviamente viene distrutta insieme ai libri che ne erano all'interno.
Ale:<< peccato, avrei fatto volentieri una lettura.>> dico sarcasticamente. Lui si alza e mi fa un piccolo sorrisino, sembrava quasi divertito, era strano, non lo capivo. Si divertiva a lottare con me? Avevo paura
Loki:<< finiamola qua, resta al tuo posto.>>
Ale:<< e dove sarebbe il divertimento?>> in quel momento stavo odiando il mio carattere sfacciato. Volevo essere forte e dimostrare che non avevo paura, ma dentro ero terrorizzata. Non avevo troppa esperienza sui campi di battaglia, non ancora.
Loki:<< non so chi tu sia, ma non ho intenzione di perdere tempo con te.>>
In quel preciso istante entrano dalla vetrata ormai rotta Tony con Bruce Banner, ehm in realtà in quel momento era Hulk. Subito si fiondano contro Loki.
Tony:<< Alexandra, vai via da qui>> urla mentre attacca Loki
Cerco di scappare dalla porta principale ma in quel preciso istante si apre la porta ed entrano delle strane creature spaventose, credo degli alieni. Li allontano con un vortice di aria e scappo dalla parte opposta, ma mentre mi volto Loki mi afferra da dietro e mi stringe con un braccio alla gola, puntandomi contro sulla testa lo scettro.
Loki:<< sembra che questa ragazza sia molto importante per voi, chissà se vedrà la fine di questa giornata.>>
Tony:<< lasciala stare Loki o finirà molto male>>
Loki :<< ne siete sicuri?>>
Mi trascina correndo contro la vetrata rotta e ci lanciamo nel vuoto dalla finestra della torre. Non ho avuto nemmeno il tempo di realizzare che mi ritrovo su uno strano mezzo alieno che vola tra i grattacieli di New York, guidato da un alieno, ovviamente direi. Mi sentivo così confusa e terrorizzata che non riuscii a dire nulla.
Nel frattempo vedevo delle frecce di Clint che cercavano di colpire la navicella che ci trasportava, ma Loki era così veloce che riuscì a disintegrarle tutte sia con i suoi poteri che con lo scettro.
Ale:<< dove stiamo andando?>> urlo
Loki:<< stai zitta e non ti succederà nulla>>
Ero spaventata ma non so per quale ragione il mio sesto senso mi diceva che mi potevo fidare di lui in quel momento, in fin dei conti se voleva uccidermi poteva farlo nella torre, invece si era limitato solo a difendersi.
La navicella dopo un giro immenso ci riporta sopra la Stark Tower. Lì c'era un signore con uno strano macchinario enorme.
X: <<loki mi serve il tuo scettro per aprire il varco>>
Loki posizione lo scettro sopra il macchinario e un grande fascio di luce va verso il cielo aprendo un varco da cui entravano altri alieni e altre navicelle. Rimasi shockata, non sapevo che fare. Guardavo loki e guardavo il varco.
Era arrivato il momento di agire.
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Unbelievable
FantasyUna ragazza rimasta orfana e trovata sulla terra durante una missione, con dei poteri strabilianti, accudita fin dai primi giorni di vita da Tony Stark, inizia la sua carriera negli Avengers. Una vita dedicata allo studio e all'addestramento, era pr...