28. Cambio di rotta

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Christian

Casa di Rosanna la rappresenta appieno. Ha un non so che di freddo che fa venire i brividi. Lei non vive davvero questo posto, sembra quasi che ci torni solamente per dormire, che non sfrutti questa casa. Non è accogliente, non c'è un minimo di sentimento nell'aria. E io mi sento lo stomaco sottosopra mentre sono seduto nel divano di pelle di casa sua con lei accanto che sorseggia un bicchiere di vino. Io evito quasi di guardarla, provando un forte odio nei suoi confronti.

"Potresti fingere di non essere così incazzato o infastidito di essere qua." ridacchia e io mi volto a guardarla. Ha le gambe scoperte e in bella mostra a causa della gonna che si è sollevata fin troppo per come si è seduta, ma non la trovo sexy o affascinante, non provo assolutamente nessun tipo di attrazione per lei. "Mi potrei sentire offesa, voglio che tu sia un minimo coinvolto."

"Davvero fai? Sono qua solo perché non ho scelta, perché mi hai ricattato dicendo che sennò rovinerai la vita di Nora, non fingerò di essere felice di sottostare a queste assurdità." sbotto, alzando la voce e fregandomene di tutto. È già troppo che io sia qua, non farò anche finta che mi piace la sua compagnia. In realtà preferirei nuotare con i piranha e rischiare di essere mangiato vivo.

"Oh Christian, rilassati. Dopo stanotte potrai tornare da lei e riniziare insieme la vita da piccioncini." è divertita, sa bene che dopo oggi niente tra me e Nora potrà essere uguale, e questo le piace maledettamente, la consapevolezza di star rovinando tutto le piace più di qualsiasi cosa. Posa il bicchiere sul tavolino davanti a noi e, senza che nemmeno abbia il tempo di realizzare, si siede a cavalcioni su di me, posando le mani sul mio petto. Le sue unghie accarezzano la pelle del mio collo e io deglutisco. Mi sento sporco in questo momento, mi sento sbagliato... cosa diavolo sto facendo? "Sei così teso, so che potrai stare stare bene stanotte, anche se ora non ci credi. Nora non c'è, non lo saprà, non saprà niente di niente, lasciati andare." mi fa l'occhiolino e posa le labbra sul mio collo.

"Non voglio lasciarmi andare, non sono qua perché lo voglio."

Lei scoppia a ridere e annuisce, alzando la testa e posando i suoi occhi nei miei. Provo a cercare qualsiasi cosa di Nora in lei, ma niente me la ricorda. Loro sono così diverse, non hanno niente in comune. La dolcezza negli occhi della mia ragazza, il suo bellissimo e delicato viso, i suoi capelli chiari, l'imbarazzo sulle sue guance... non vedo nulla di tutto questo. Rosanna è solo una manipolatrice senza cuore, riflessa nei suoi occhi vedo solo malizia e vendetta. "Vedrai che sarai molto più rilassato dopo che avremo finito..." mi tira i capelli leggermente, per farmi alzare di più la faccia, e poi posa la bocca sulla mia. Senza nemmeno attendere un attimo, mi chiede l'accesso con la lingua, ma io le do una spinta facendola sedere sul suo lato del divano e levandomela così di dosso.

Ho il senso di colpa che si imprime dentro me, il cuore che mi sta per esplodere e ancora quella fastidiosa nausea che mi blocca. Mi alzo in piedi all'istante e mi pulisco la bocca con la manica del mio maglione, come se bastasse questo a eliminare le tracce di questa serpe.

"Io non posso... non ce la faccio." afferro il mio giubbotto dall'appendiabiti e lo indosso velocemente, ignorando i lamenti della stronza che ora si è alzata e si è posizionata accanto a me. "Non riesco a tradirla, è più forte di me. La amo, da morire, non voglio farle questo, so che la ridurrei a pezzi." le ho giurato di non abbandonarla mai, di proteggerla da tutto il male, di starle accanto... e ora cosa faccio? Non posso evitare che perda il posto in questo modo, non è la cosa migliore. Possiamo trovare insieme un altro lavoro, devo parlare con lei, devo essere sincero, devo farle capire che ci sono e cosa stava architettando Rosanna.

Dio, sono un coglione... al solo pensiero di come starà ora, dopo che l'ho lasciata allo stadio senza prendermi cura di lei, mi sento una merda. Come ho potuto pensare che questa fosse questa la soluzione migliore?

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora