66. Empire State Building

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"Amore, abbiamo l'aereo tra poco, dobbiamo andare in aeroporto, perché siamo qua? Non potevi salutarle ieri le ragazze?" Chris al mio fianco si lamenta quasi come se fosse un bambino, mentre io tengo la sua mano stretta nella mia e quasi lo trascino verso il bar di Luna e Bianca. "Se faremo tardi, perderemo il volo, non vuoi che perdiamo l'opportunità di andare a New York, vero?" cerca di corrompermi in questo modo, ma non funzionerà. Ho calcolato tutto alla perfezione, abbiamo abbastanza tempo per fare questa deviazione e arrivare in aeroporto in tempo.

È passata una settimana da quando mi ha confessato di aver prenotato il viaggio dei miei sogni, inutile dire che quando me l'ha detto aveva già pensato ad ogni cosa, ha curato ogni dettaglio, e chi meglio di lui avrebbe potuto farlo? Conosce New York, e per questo so che sarà davvero bellissimo poterla girare con qualcuno che è in grado di mostrarti i posti più belli e il quale non rischia di farti perdere nell'immensità della città.
Ho le farfalle nello stomaco se penso che davvero sta per accadere, è il sogno che nutro da una vita, ma che non ho mai potuto realizzare a causa della situazione economica della mia famiglia, non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato qualcuno come Christian e che avrebbe fatto in modo che diventasse realtà.

"Ci mettiamo poco, ma è una cosa che dobbiamo fare prima di partire in America." so che, nonostante cerchi di non mostrarlo, la situazione con i suoi amici gli arreca dispiacere e gli fa nascere troppi pensieri in mente, e non mi piace che stia così.
Ora che io e lui abbiamo risolto, che le cose sono tornate come prima, o forse addirittura meglio, voglio che risolva anche con loro. Hanno una bella amicizia, in squadra ha legato con loro da appena è arrivato a Milano, non permetterò che si allontanino definitivamente per colpa di Elisabetta e della zizzania che ha seminato. Per questo ho chiesto una mano alla mie amiche, Luna ha attirato il suo ragazzo nel locale con una scusa e lui si è portato dietro Rafael, in questo modo riuscirò a far parlare Chris con entrambi.

"D'accordo..." sospira arreso e io ridacchio, ora ha davvero l'espressione di un bambino, con questo piccolo broncio che lo rende ancora più dolce di come è di solito. Lo amo da morire per ogni piccola cosa che fa, anche la più banale e normale mi fa innamorare maggiormente di lui, ogni giorno che passa lui si stampa sempre di più nella mia anima, nel mio essere più profondo. "Facciamo quello che vuoi, non riesco a dire di no a questi occhioni, star." mi afferra il mento delicatamente e mi stampa un casto bacio sulle labbra, io quasi mi sciolgo sull'asfalto come un cubetto di ghiaccio, sorridendo in modo automatico. Ah, cosa mi fa.

"Su, entriamo." gli indico l'ingresso del bar e lui annuisce, portandomi all'interno. Salutiamo all'unisono e, nel giro di pochi secondi, sento il mio ragazzo irrigidirsi leggermente e la sua mano, automaticamente, stringe maggiormente la mia. Ha già notato i suoi amici seduti al bancone, non che sia difficile individuarli vista la loro stazza. Si gira a guardarmi con fare interrogativo per qualche secondo e io gli sorrido in modo innocente. "Dovete parlare." glielo sussurro delicatamente e lui annuisce in modo quasi impercettibile. So che vuole risolvere con loro, ma so che pensa che ce l'abbiano ancora con lui per come si è comportato, è un po' bloccato, questa mia idea è la spinta di cui aveva bisogno.

"Ragazzi, scusate se non sapevate niente, ma ho chiesto io di portarvi qua con una scusa, in modo tale da farvi parlare con Chris." Luna stampo un piccolo bacio sulla fronte di Ruben appena io dico queste parole, come per scusarsi, visto che è seduto e da questa posizione può arrivarci comodamente, mentre Leao ci fissa in silenzio. "So che avete discusso, ma sono passate settimane e non trovo giusto che restiate ancora arrabbiati. Siete più che semplici amici, basta diverbi per colpa di persone che vogliono farvi litigare appositamente per approfittarne."

Tutti e tre sospirano, facendomi quasi scoppiare a ridere, è incredibile che siano rimasti lontani tutti questi giorni pur avendo, evidentemente, lo stesso pensiero. So che in realtà la rabbia e il fastidio sono passati, per cui sono abbastanza certa che faranno pace in fretta. Infatti, proprio mentre ho questo pensiero, Chris molla la mia mano e si avvicina maggiormente ai suoi amici, così lo osservo e mi metto da una parte in modo tale che possano parlare in pace. Voglio solo il meglio per lui, in ogni ambito.

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora