47. Una di famiglia

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Christian

Respiro e tamburello le dita sul bracciolo del divano mentre osservo mia sorella giocare con mia nipotina e mia madre rubare qualche antipasto dal tavolo per smorzare la fame.
Alla fine solo loro tre solo venute a Milano, mio padre e mio fratello a questo giro sono restati a casa in America, anche perché l'ultima volta erano venuti solo loro a trovarmi ed erano rimasti con me una settimana.
Perciò non tutta la mia famiglia sarà presente a conoscere Nora, ma questo non mi tranquillizza nemmeno un po', sono ugualmente agitato e sotto pressione. Spero che la mia idea di fingere non si riveli un fallimento totale e spero di non fare ancora male a lei in nessun modo.

Il campanello suona improvvisamente, destandomi dai miei pensieri, e mi alzo in piedi per andare ad aprire, senza incrociare lo sguardo di nessuno. Sono così agitato che è meglio che non si rendano conto, anche perché non saprei spiegare il perché senza dover dire la verità.

Mi inumidisco le labbra e apro la porta, ritrovandomi Nora davanti. Ha un sorriso dolce e un po' imbarazzato mentre mi saluta, e io mi incanto a guardarla, pensando a quanto sia davvero bellissima. I suoi capelli biondi cadono mossi sopra le sue spalle e poi fino ad appena sopra la sua pancia, il suo viso è truccato leggermente, niente di eccessivo. Indossa un maglioncino nero, una gonna sempre dello stesso colore che gli arriva poco più in alto delle ginocchia, e degli stivaletti con un tacco leggermente alto. È davvero bellissima, mi manca quasi il fiato.

"Ciao Star..." il nomignolo mi sfugge dalle labbra, ma penso sia perfetto per questo momento, perfetto per lei. "Sei davvero stupenda." non so se il nostro patto comprenda anche il fatto che io possa farle dei complimenti, ma non posso farne a meno, perché è quello che davvero penso. E poi non c'è occasione migliore di dirglielo se non ora che stiamo facendo finta di avere una relazione.

"Ciao Chris." il suo sguardo si sposta dietro le mie spalle, e mi rendo conto che sta provando a vedere se riesce già a vedere la mia famiglia, capisco così che è un po' agitata. Ma comunque, senza che io me l'aspetti e lasciandomi quasi sconvolto, si sporge verso di me mi lascia un bacio sulla guancia. Il mio stupido cuore accelera i battiti cardiaci, e mi maledico per questo. Mi sento come un ragazzino davanti alla sua cotta, ma con lei è sempre così: non so contenere le mie reazioni.

Deglutisco, sperando di non dare a vedere come sia sconvolto per questa piccola vicinanza tra noi, e le porgo la mano per invitarla ad entrare nel mio appartamento, inutile specificare che mi sento morire e rinascere allo stesso tempo quando fa intrecciare le nostre dita. "Andiamo Nora, ci aspettano."

"Prima ti devo dare questa, è una torta che hanno fatto Bianca e Luna." mi porge una busta con la mano libera e io la afferro. "Avrei voluto farne una io, ma sappiamo entrambi che sarebbe uscita oscena e immangiabile, non volevo fare brutte figure."

Ridacchio e la ringrazio, dicendole che non doveva preoccuparsi assolutamente, dopodiché chiudo la porta e la conduco fino al soggiorno.
Mi schiariscono la gola per attirare l'attenzione di mia madre e mia sorella e poi indico la ragazza al mio fianco.
Le due si alzano immediatamente e vengono nella nostra direzione. Hanno lo sguardo che brilla, facendomi così capire che a prima vista hanno solo pensieri positivi nei confronti della mia ragazza.

"Mamma, DeeDee, lei è Nora, la donna che amo e di cui vi ho parlato tanto." le porgono la mano e lei la stringe con entusiasmo. "Nora, loro sono rispettivamente Kelley e Devyn, mia madre e mia sorella."

"Piacere mio, Christian mi ha parlato tantissimo e benissimo di voi. Vi menziona sempre nei racconti della sua infanzia e nelle storie più importanti che lo riguardano." Nora parla con sicurezza, un modo di fare che quasi non le riconosco. Il lavoro al Milan la sta rendendo ancora più donna di come non lo era già. E questo suo modo di fare mi attrae ancora di più a lei. Maledizione.

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora