Saluto educatamente scendendo dal pullman cittadino e cammino per qualche minuto, trovandomi davanti al mio palazzo. Devo ammettere che i primissimi giorni è stato difficile orientarsi, tornare da lavoro a casa è stato complicato, ma a distanza di una settimana inizio ad ambientarmi, per fortuna.
Cerco le chiavi nella mia enorme borsa nera e poi entro dentro il palazzo, rilasciando un sospiro di sollievo, dopodiché mi dirigo all'ascensore e schiaccio il tasto per chiamarlo al piano terra. Non vedo l'ora di sdraiarmi in casa, sono esausta.
Amo il lavoro che faccio, sono stata fortunata nel trovare impiego nell'ambito che amo, ma interagire con così tante persone, ora che non sono ancora ambientata, mi scombussola un po'.Il campanello che segna l'arrivo dell'ascensore mi fa destare dai miei pensieri.
Appena le porte si aprono faccio per salire, ma mi blocco quando sento qualcuno chiedermi di aspettare. Mi giro all'istante e i miei occhi si posano su un ragazzo che avrà all'incirca la mia età."Ehi- scusa... ma devo salire all'ultimo piano, se non ti dà fastidio potrei salire con te." scuoto la testa sentendo le sue parole, guardandolo quasi incantata, senza proferire parola, poi gli faccio un gesto per invitarlo a seguirmi, e lui lo fa.
Appena le porte dell'ascensore si chiudono, mi permetto di osservarlo un po' meglio. Hai dei capelli ricci che lo rendono piuttosto carino, gli occhi color nocciola e il braccio sinistro completamente tatuato. Non è tanto alto, ma ha un fisico visibilmente allenato. Ha qualcosa che mi attira... ed è strano che una persona che non conosco mi incuriosisca così.
Tossisco per mascherare l'imbarazzo e per spezzare un po' questo silenzio, così lui si volta verso di me, facendomi stringere lo stomaco. Che diavolo mi prende? Non sono mica una ragazzina davanti alla sua cotta del liceo!
"Sei nuova? Non ti avevo mai vista." Per fortuna inizia a parlare, così posso smetterla di avere questo atteggiamento infantile.
"Sì... sono qua da una settimana. E tu? Dall'accento direi che sei americano."
Annuisce, sorridendo, poi mi porge la mano per presentarsi. "Sono qua da qualche mese, scusami se parlo poco bene, ma sto ancora imparando certe cose. Comunque sono Christian." gliela stringo prontamente, ignorando la scossa che mi scolpisce all'istante.
"Lo parli già molto bene, immagino non sia semplice imparare un'altra lingua così veloce, perciò complimenti. Io sono Nora."
Sciogliamo la stretta e lui annuisce "Nora... bel nome." sentirlo pronunciare da lui, con il suo accento, mi fa uno strano effetto. "Ti sei trasferita qui da sola? O con la tua famiglia?"
"Da sola." faccio spallucce, minimizzando la cosa "Avevo bisogno di cambiare aria, e ho trovato un bel lavoro. Ho preso la laurea in scienze della comunicazione da poco, faccio la giornalista."
Arriccia le labbra e un'espressione stupita e colpita gli illumina il volto. "Wow, complimenti. È fantastico. Ci vuole coraggio a trasferirsi soli per lavoro."
Lo ringrazio, arrossendo leggermente e chiedendomi da quando in qua ho queste reazioni solo a parlare con un ragazzo. "E tu invece? Cosa ti porta a Milano?"
"Il lavoro. Gioco al Milan."
Sgrano gli occhi sentendo le sue parole e capendo di aver appena fatto una figuraccia. Ovvio, ero già meravigliata non ne avessi ancora fatta almeno una. Nora e le figuracce sono una cosa sola, non sarei io se non ne facessi almeno una come presentazione. "Scusami... non seguo il calcio, non ne avevo idea. Sono un'idiota."
Lui scuote la testa, come ad allontanare ciò che ho detto. "Non scusarti, non sei idiota. Non penso che tutti devono conoscermi, sono consapevole che il calcio non piace a tutte le persone." sentirgli dire questo mi fa sorridere, dimostra di non essere un pallone gonfiato, dimostra umiltà e trovo dolcissima questa cosa. Non è per nulla scontato che una persona famosa a questi livelli non si atteggi.
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Una nuova vita||Christian Pulisic
FanficNora è una ragazza semplice che si è appena trasferita a Milano per scappare dai suoi problemi, lasciarsi il passato alle spalle e iniziare una nuova vita da zero. Ha cominciato da poco la sua carriera come giornalista e ha avuto la fortuna di trova...