40. Siparietto

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Christian

"Ho fatto una cazzata..." sospiro passandomi le mani tra i capelli, desiderando che questo mal di testa da post sbornia mi lasci in pace, ma forse è la giusta punizione per ciò che ho fatto ieri notte. Sia per aver bevuto molto sia per essere andato a casa di Nora e aver fatto quella scenata oscena da ragazzetto geloso. Cosa pensavo di ottenere? Sono uno sciocco, un cretino.

"Puoi dirlo forte..." Luna mi riprende, mentre lava i bicchieri dei clienti che sono appena andati via.
Quando stamattina mi sono svegliato, e mi sono reso conto di ciò che avevo fatto, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata venire al locale delle amiche di Nora. Volevo capire se lei avesse detto loro qualcosa e sapere magari come stesse dopo la mia visita tutt'altro che piacevole. "Ci ha scritto e ci ha raccontato, ma ovviamente ha omesso la parte in cui ci dice come si sente. Lo sai, è tipico di lei, non parla mai dei suoi sentimenti, si limita a raccontare come sono andate le cose."

Lo so, e mi fa male sapere che invece con me si lasciava andare anche su ciò che si portava dentro e ho distrutto tutto. "Non ero in me, ero ubriaco, ed ero accecato dalla gelosia e dal dolore... è stato un gesto pessimo, una mossa che non avrei dovuto fare. So già che quello che ho fatto l'ha solo allontanata di più da me. È come se le avessi dimostrato di non tenere a lei..." perché continuo a fare cazzate? Per una volta che mi innamoro davvero, rovino tutto in più modi, con le mie stesse mani.

Vedo Luna guardarmi con compassione, devo essere davvero messo male se addirittura una delle sue amiche prova pena per me. "Christian, devi cercare di riprenderti... finché sarai così a pezzi, non puoi pensare di riuscire a tornare nella sua vita." lo so, so che ha ragione. Siamo entrambi troppo fragili... ma comunque mi manca, è come se ogni volta che prendessi l'aria non fosse mai abbastanza per respirare correttamente, sto vivendo in apnea senza di lei.

"Sta bene con lui?" glielo chiedo con un fil di voce, ricordando loro che ridono fuori dal nostro palazzo e ricordando lui che prende le sue difese. Sembravano già più in connessione di quanto mi piacerebbe ammettere.

Luna annuisce leggermente, stringendosi nelle spalle. "Credo voglia provare ad andare avanti, voglia provare a dimenticare, per questo si sta appoggiando a lui. È come se fosse arrivato nel momento più opportuno, e lei lo vede come uno spiraglio per uscire dalla situazione con te." sembra rassegnata, come se fosse ormai certa che Nora resterà con Elia, che la loro frequentazione è destinata a diventare sempre più seria "Ha tante cose che non vanno nella sua vita, al momento, passando per la sua storia finita con te alla sua esperienza disastrosa al giornale. Ora almeno ha trovato un lavoro, è sollevata di questo, ma d'altra parte so che non è felice di fare la commessa al posto della giornalista, perché significa rinunciare al suo sogno, lo vede come un fallimento personale."

Mesi fa non avrei mai pensato che potessimo arrivare a tanto, che io potessi perdere lei e lei potesse perdere me e il lavoro per cui ha lottato tanto. E se penso che per ottenerlo ha dovuto farsi in quattro, vista tutta la situazione che stava vivendo mentre studiava, mi prenderei a schiaffi... è anche colpa mia se non lavora più al giornale, andando da Rosanna ho scatenato una reazione a catena, una reazione a catena dannosa aggiungerei. Non ho risolto neanche un problema, direi che ne ho creati solo di nuovi.

Però non posso stare fermo mentre spreca il suo tempo facendo un lavoro che non è per lei. È nata per fare la giornalista, ha un talento per questo... non può rinunciare ora che ha tastato con mano di valere tanto, di essere nata per questo, di amare davvero questo mestiere.

Anche se non posso avvicinarmi a lei, posso comunque trovare un modo per far tornare il sorriso sul suo viso, almeno un po', per sistemare le cose nella sua vita, per rimediare a ciò che ho fatto, per salvarla dall'oblio in cui l'ho gettata.

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora