30. Guscio vuoto

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Ho chiesto un permesso per assentarmi da lavoro, non ho nessuna voglia di andare lì e vedere Rosanna che ride delle mie condizioni e gioisce di essere riuscita a dimostrare di avere avuto Christian. Ho due giorni per riprendermi, visto che domani è domenica, solo due giorni.

Non riesco a smettere di piangere da ore, ho gli occhi gonfi e rossi, e sembra mi sia passato addosso un treno, e forse è davvero così... sarebbe dovuto essere un giorno speciale visto il risveglio che ho avuto, invece è diventato un incubo dopo quei messaggi sul mio telefono. Anzi direi peggio di un incubo, perché dalla realtà non posso sfuggire solamente aprendo gli occhi.

Jennifer è seduta sul divano di casa mia, accanto a me, è qui da ore nonostante io sia la compagnia meno piacevole del mondo al momento, si è organizzata con i bambini ed è corsa qua, questo mi fa sentire un po' più fortunata e leggermente meno con il morale a terra. L'ho chiamata appena Chris è uscito di qua, l'ho fatto anche con Luna e Bianca, ma ho impedito loro di precipitarsi da me visto che hanno il bar da gestire, verranno appena potranno, e non devono preoccuparsi, non devono mettermi davanti alle loro priorità.

"Ti posso preparare una tisana?" alzo la testa verso la mora che mi sta accarezzando i capelli con aria cupa "Non mi piace che tu non abbia mangiato nulla. Hai bisogno di mettere qualcosa nello stomaco, non hai mangiato manco ieri allo stadio, non pensare che non mi sia accorta. È da ieri a pranzo che non mangi?" mi guarda con apprensione, con il suo lato da mamma, così io annuisco appena. Quando sto male, tendo nuovamente ad avere abitudini non sanissime con il cibo, e mi dispiace per questo... dovrei essere più forte di così, ma sono pateticamente crollata.

"Non riesco a mangiare... sono nauseata e mi fa male la pancia. Non ho fame." mi asciugo gli occhi mentre parlo, anche se le lacrime si ripresentano molto velocemente "Voglio solo smettere di pensare, non voglio più sentire questa voragine nel petto."

"Nora... non puoi ridurti così. Ti serve qualcosa, per non svenire almeno. Potresti avere un calo di zuccheri. Sei molto agitata e non mangi da almeno ventiquattro ore." sospira, cercando di usare le parole giuste come per non pressarmi "Facciamo che preparo due tisane e mangiamo dei biscotti?"

Mi continua ad osservare con crescente dispiacere e mi ritrovo ad accettare solo per questo. Non voglio essere un peso, sta già facendo tanto a essere qua, non posso anche svenirle davanti. "Va bene... grazie Jenni."

Mi risponde con un sorriso e la osservo mentre si alza dal divano e va verso la cucina dopo che le ho spiegato dove trovare il necessario per preparare il tutto.

Non riesco a smettere di chiedermi se questo dolore nel petto passerà mai... sono stata male tante volte, sono stata distrutta tante volte, ma mai mi sono sentita così svuotata. Ho affrontato il bullismo a scuola, una madre violenta e successivamente il suo abbandono, ho affrontato la perdita di persone care, ho perso tanti amici, sono stata accusata di un reato che non avevo fatto vedendomi portare via anni e anni della mia vita, mi hanno spezzato il cuore la prima volta che mi sono innamorata, sono stata sul fondo tantissime volte, ho perso persino il conto, ma mai in queste condizioni. Ora mi sembra di essere morta, è come se fossi solo il guscio di me stessa. Un guscio che prova solo un dolore lancinante e che sa che d'ora in poi non potrà provare altro, avere interessi o voglia di andare avanti. È stato lui il colpo di grazia, il mio grande amore mi ha portata in alto e lasciata cadere in picchiata al suolo. E ora sono così: persa, sfracellata, morta dentro.

"Eccomi" distolgo l'attenzione dai miei pensieri quando Jennifer torna da me con un vassoio con le tisane calde e dei biscotti "stai bene? Stai tremando." d'istinto, sentendo le sue parole, abbasso lo sguardo verso le mie mani, e vedo che mi sto muovendo come se stessi congelando. Il problema è che non ho freddo, questi sono solo i sintomi dei fin troppo familiari attacchi di panico.

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora