31. Malfunzionamento

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Christian

Sono nervoso, non sono in me, e questo non è assolutamente positivo visto che tra pochi minuti dobbiamo scendere in campo per la partita di coppa Italia. Dovrei essere concentrato, ma non riesco... sono giorni che non dormo bene, che non mi alleno bene come dovrei, che non faccio che pensare a lei e piangermi addosso. So che posso risultare ridicolo, ma mi sembra di aver perso una parte essenziale di me, infatti ora non so come reagire. Nora è un pensiero fisso, riempie ogni spazio della mia mente, e non riesco a metterla in un angolino per non stare così... ma forse nemmeno voglio, il ricordo di noi è l'unica cosa che ancora mi tiene collegato a lei.

In spogliatoio c'è un silenzio ricco di concentrazione mentre tutti sistemano le ultime cose nella divisa, e io sono seduto al mio posto con la testa posata all'indietro, muovendo la gamba nervosamente da minuti.

"Christian stasera devi stare concentrato sul campo. Hai capito?" alzo lo sguardo su Olivier che si è posizionato davanti a me in piedi e mi sta parlando piano, evidentemente per non far sentire a nessun altro oltre me. "Ora conta solo che tu faccia bene, che ci metta tutto te stesso... il resto lo mettiamo da parte."

"Sarebbe dovuta venire a vedermi anche oggi..." rispondo a tutt'altro, ricordando quando le avevo chiesto di essere presente per questa partita e lei aveva accettato immediatamente felice di potermi supportare. Quel suo dolce sorriso... "Invece non ci sarà... e inoltre sono un rottame, farò schifo come ho fatto in allenamento."

"Oh, no!" Olivier mi rimprovera con fare paterno, dandomi un colpetto sulla testa "Non ti azzardare. Primo, anche se non dovrei dirtelo perché l'ho promesso a Jenny, Nora ci sarà. Le ho chiesto io di venire a vederci lo stesso perché ci tenevo, lei non voleva ma alla fine ha accettato perché Bianca e Luna erano entusiaste all'idea di venire a San Siro su invito." mi metto in una posizione composta all'istante e gli presto tutta la mia attenzione. Lei è qua? Davvero? "Oh ma guarda come torni attivo dopo questa informazione. Perciò, vedi di mettere in campo ogni briciolo del tuo talento e aiutiamo la squadra a passare il turno. In cambio nel post partita ti aiuterò a parlarle, ci stai?"

Annuisco immediatamente, con fin troppo vigore, stringendo la mano a Olivier che mi sta porgendo la sua come a siglare un patto. "Ci sto. Andiamo là fuori e prendiamoci questa vittoria."

Il mio amico sorride felice e annuisce, evidentemente fiero di me e di ciò che ho detto. "Questa serata è nostra. Forza."

*****

Stiamo pareggiando 0-0 e siamo quasi alla fine della partita, ed è inutile dire che io non ho fatto esattamente quella che si può definire una buona partita. Ho creato qualche occasione, ma non ho aiutato la squadra come avrei dovuto, non sono soddisfatto, per niente. Il pensiero di poterle parlare più tardi pensavo mi avrebbe dato la carica giusta per scendere in campo motivato, ma una volta che sono entrato nel rettangolo verde sono stato distratto dalla sua immagine nel mio cervello come è successo negli ultimi giorni.

All'improvviso però vedo Leao che ruba palla a centrocampo al giocatore del Frosinone e inizia a correre sulla fascia sinistra. Io faccio lo stesso, sulla fascia opposta, seguendo l'azione che sembra molto interessante. Alzo la testa quando siamo quasi arrivati all'area, e Rafa fa lo stesso, aprendo immediatamente dalla mia parte con un cambio gioco. Stoppo il pallone di petto e lo metto giù, dribblando il difensore davanti a me e superandolo. Ora sono solo dentro l'area di rigore, con davanti solo il portiere. Mi rendo subito conto che non sta coprendo bene il secondo palo e che la difesa è disattenta, perciò calcio di sinistro e infilo la palla nell'angolino sinistro. La rete si gonfia e San Siro esplode in un boato, mancano pochi minuti alla fine e questo potrebbe essere il goal decisivo.
Io scoppio a ridere indicando Rafa e andando verso di lui per abbracciarlo e ringraziarlo, dopodiché esultiamo insieme sotto la nostra curva, acclamati dai tifosi rossoneri che sono scatenatissimi.

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora