65. Le anime si stringono la mano

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È passato qualche giorno da quando io e Chris ci siamo riconciliati, da quando le sue labbra hanno finalmente sfiorato ancora le mie dopo mesi di lontananza e dolore. Non so come sia possibile, ma in quell'esatto momento la luce è tornata a splendere dentro di me come un faro nella notte più buia e tempestosa. È stato come se niente mi avesse mai ferito, se tutto questo periodo appena passato non fosse mai esistito. Le sue mani mi hanno accarezzata e stretta e io sono rinata, sono tornata a respirare, la mia anima è tornata al suo posto.

Fino a quel preciso momento, mi ero obbligata a non soffermarmi a pensare a quanto fossi cambiata, quanto non fossi più io, ma ora posso ammettere che la verità è questa. Quando abbiamo rotto ho perso la capacità di essere allegra come ho sempre fatto nonostante le mille difficoltà che la vita mi ha messo davanti, ho perso la voglia di cambiamento che avevo cercato trasferendomi a Milano. Sono diventata come il guscio di me stessa, decidendo che sopravvivere fosse la soluzione migliore, visto che vivere faceva così male. Anche durante la mia breve e tormentata relazione con Elia non ero me stessa. Ero bloccata dal dolore e dal ricordo della felicità persa con Chris, ma anche dalla paura di stare ancora male... il portiere poi ha fatto il resto, dandomi il colpo di grazia con una storia d'amore che di sentimento aveva poco e niente, ma che era caratterizzata più dalla gelosia e dalla possessione. Avrei voluto che mi aiutasse a scacciare via quel male dal petto -cosa che in realtà riusciva a fare nei primi giorni di conoscenza-, ma non è stato capace di aiutare me perché probabilmente aveva prima bisogno di aiutare se stesso. Non ce l'ho con lui, non più, ma questo non significa che abbia dimenticato, semplicemente non voglio covare altro rancore. Lui non fa più parte della mia vita, probabilmente non ci rivedremo mai più, per cui va bene così. La rabbia sarebbe distruttiva solo per me stessa, e direi che mi sono già fatta abbastanza male dandomi colpe per tutta la mia esistenza.

"Star..." Christian abbraccia i miei fianchi da dietro, strappandomi dai miei pensieri, e posa la bocca sul mio collo, lasciandomi un dolce bacio che mi fa sciogliere e tremare. Basta davvero così poco per mandarmi in paradiso quando c'è di mezzo lui. "Ti ho preparato la colazione, ho preso dei croissant surgelati e li ho cotti per metterci poi dentro la tua marmellata preferita, e ho spremuto delle arance così abbiamo anche il succo fresco." il suo respiro mi solletica la pelle e, improvvisamente, il pensiero della roba da mangiare diventa il pensiero meno interessante nella mia mente.

Mi volto verso di lui e poso le mani sulle sue spalle, mentre lui mi stringe ancora per i fianchi, anche se ora in maniera più forte. Poso il mio sguardo nel suo e mi perdo nell'immensità del castano dei suoi occhi, sono così dolci e profondi, gli occhi più belli che io abbia mai visto in tutta la mia vita. Mi batte forte il cuore a osservare i dettagli del suo volto, ad averlo così vicino e ad avere il suo profumo che invade completamente i miei sensi.
È da mesi che siamo lontani, mesi che reprimo la voglia che ho di lui, che fingo di non morire ogni volta che a Milanello ci incrociamo per caso e mi sorride passandosi la mano nei capelli... mesi che il mio corpo ha bisogno di sentirlo più vicino che mai, e ora sembra non abbia più intenzione di aspettare.

"Non ho tanta fame al momento." gli lancio un'occhiata maliziosa e gli lascio un bacio sulle labbra e poi uno sul petto fin dove lo scollo della maglia me lo permette. Lo sento trattenere il fiato e questo mi fa sorridere compiaciuta, è chiaro che i suoi bisogni sono uguali e identici ai miei. "È passato così tanto tempo dalla nostra ultima volta... da allora nessun altro mi ha avuta, non potevo farlo con qualcuno che non fossi tu..."

Mi scruta attentamente mentre gli parlo, cercando di mascherare la mia solita timidezza, e mentre accarezzo prima il suo petto e poi il suo braccio tatuato. "Nora... non sai quanto ti desidero. Ti voglio così tanto, per tutto questo periodo non so come abbia fatto a resistere. Mi fai impazzire come nessuna donna è mai stata capace di fare. Basta che mi guardi, basta che mi sfiori in questo modo e il mio corpo è pronto, reagisce immediatamente con te." sento le guance arrossire leggermente a causa delle sue parole, ma comunque continuo a tenere lo sguardo fisso su di lui. Ora, nonostante le sue fossette e le sue lentiggini gli donino un aspetto dolce la maggior parte delle volte, ha un'espressione seria e la lussuria traspare palesemente. "Sei bella, sei sexy... so che tu non ti rendi conto di questo, ma è così, te lo assicuro. Spesso attiri l'attenzione dei ragazzi quando entri in qualche posto, e quando succede io vorrei farli sparire tutti. Non mi piace che immaginino ciò che io, invece, posso fare e ho fatto con te. Non sono degni nemmeno di pensarlo."

Una nuova vita||Christian PulisicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora