~ RATRI ~
"Fammi capire, lui non ha idea che tu sia qui?"
Jessica fece spallucce, con un certo nervosismo. Era appoggiata come me alla sorta di panchina circolare e ammorbidita da comodi guanciali che stava addossata alla finestra, mentre Samuele aveva finalmente cessato di fare avanti e indietro come un animale in gabbia e aveva accostato una sedia al tavolino nero che ci separava.
"Credo sospetti che l'avrei fatto, ma non ha chiesto. Mi ha lasciato un messaggio subliminale per dirmi che lo psicopatico che lo usa come una marionetta puó leggergli il pensiero."Beandosi della privacy della mia stanza d'albergo, estrasse di tasca, dispiegò e sventolò in aria un foglio A4 scritto a pennarello:
«Jessica, dì alla tua ombrelliera che mettermi a parte di qualsiasi segreto potrebbe equivalere dirlo al Padrone di Tenebris. E dille di non commettere idiozie.»Scambiai un'occhiata confusa con Samuele, che tornava dal mini-frigo con tre birre salvavita stappate.
"Ombrelliera? È un messaggio in codice di qualche tipo?"
Lei sorrise. "No, ma suppongo che il bastardo gli abbia intimato di non raccontare mai del suo problema ad anima viva e che lui abbia lo interpretato come un via libera per gli oggetti inanimati."A dispetto della rabbia, per la condizione di Hjörtur, che condividevo, lei sorrise come se fosse stata orgogliosa di quel lampo di genio. Per qualche oscura ragione, provai una punta di fastidio.
Una lunga sorsata di birra dopo, dissi a quella sconosciuta:
"Ti sei presentata qui dicendo di essere sua amica... E che intendevi aiutare a liberarlo. Quanto bene lo conosci?"La domanda la divertì, ma soltanto per un fugace istante. Jessica cambiò posizione sul davanzale, appoggiando la birra sul tavolo in mogano.
"Piuttosto bene. Hjörtur mi ha salvato la vita quando avevo dieci anni."Samuele, che era rimasto in disapprovante silenzio sino a quel momento, non poté evitarsi un'esclamazione sorpresa.
"Scusa, il succube di Tenebris ti avrebbe salv..."
"Non chiamarlo così." lo sguardo di lei si indurì sino ai livelli di un biker incattivito "Sì, i miei sono stati tanto idioti da portare una bambina in vacanza in Marocco..."Mi irrigidii. "Hai detto Marocco!?"
"Sì, piantatela di interrompermi. Comunque... So cosa state pensando e sì, so che è stato lui a fare ciò di cui parlava la BBC... ma io non l'ho incontrato a Marakesh. È successo poche ore dopo..."~
2010 d.C.
Apparentemente, subito dopo la strage, Hjörtur doveva aver volato per chilometri e chilometri, per poi riapparire in forma umana in una città limitrofe.
Lí Jessica stava scoprendo che il traffico di bambini era cosa reale. Ore prima l'avevano rapita dalla spiaggia, mentre i suoi genitori erano distratti da un ambulante. L'avevano stordita con una siringa e questo era tutto ciò che lei ricordava... Sino al lento risveglio sulla spalla di un uomo sconosciuto, che l'aveva appena estratta da un bagagliaio.
Aveva gridato, aveva morso, aveva lottato contro i due, tanto da riuscire a divincolarsi. Aveva corso, terrorizzata, in una puzzolente e deserta strada di periferia... sino a imbattersi in un energumeno dagli abiti nordici intrisi di sangue.Aveva l'espressione vacua di un uomo devastato da un rimorso abissale. Sembrava trapassarla sino a un punto assai più lontano, ma d'istinto le aveva impedito di cadere.
Jessica aveva gridato, provando a divincolarsi, conscia che due uomini stavano accorrendo nella loro direzione."Aiuto! Ti prego, aiutami! Non lasciare che mi prendano, non voglio andare con loro!"
Non aveva idea di chi lui fosse, ma era la sua unica speranza e Jessica confusamente lo sapeva.
Ricordava ancora l'intensità dei grigi occhi di lui... Che si erano quindi spostati sui due inseguitori.
Questi si erano fermati, sorpresi dalla vista di lui e probabilmente dalla sua spada, e gli avevano sbraitato qualcosa contro in arabo, a cui Hjörtur non aveva risposto. La sua espressione, tuttavia, si era fatta terrificante.
Aveva gentilmente sospinto la bambina dietro di sé.
STAI LEGGENDO
TENEBRIS - Il canto della Luna
FantasyUn fulmine che vede strapparsi il proprio destino e, imprigionato in un corpo umano, dovrà lottare per la libertà. Una veggente che prevede un terribile futuro, nel quale un potere non ben specificato cadrà nelle mani di una potente organizzazione...