Capitolo 8

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Passarono diverse ore da quando i due iniziarono a dormire. Verso circa le quattro il principe si svegliò improvvisamente, respirava in maniera affannosa, era come se avesse visto un fantasma. Un fantasma del passato che continuava a tormentarlo. Lui senza far rumore, si alzò dal letto, accese una candela e si mise a scrivere:

Mia cara Elisa

Ho passato dei bellissimi momenti al tuo fianco, momenti indimenticabili, ma ogni cosa finisce. Da tempo meditavo su una cosa, una cosa che deve essere affrontata. Ascoltami bene, appena ti sveglierai io non sarò al tuo fianco per dirti queste parole. Tu devi ritrovare il tuo passato, tu devi tornare da tuo padre, perché io non potrò proteggerti per sempre. Però fai attenzione perché su di te grava un potente fardello, un grande destino ti attende, ma esso è oscuro e pieno di pericoli. Spero che tu riesca a farcela, però lascia che ti dia dei consigli. Nel mio armadio c'è un sacchetto di monete, prendilo e vai al porto. Dirigiti al porto e cerca il capitano Cartup. Lui ti porterà fino a Porto Nero, successivamente prendi la strada fino al Catello della luna rossa e li ti aspetterà tuo padre.

Non odiarmi per questo. Io ti sto dicendo di andare perché mi è giunta voce che Timpur ti sta dando la caccia. Ha scoperto dove sei. Ho dato ordine di svegliarti poco prima dell'alba per permetterti di fuggire. Lui sa che ti proteggo e se trova me troverà anche te. Io ti sto dicendo di scappare perché, io ho una cosa che lui brama e non deve assolutamente avere. Una cosa che cambierà il corso degli eventi.

Io ti ho sempre voluto bene e sempre te ne vorrò

Firma: Marco Maller

Il principe sigillò la busta con il suo sigillo, poi si preparò, prese la sua spada e uscì.

In poco tempo uscì dal castello, oltrepassò il cortile, salì su Felix, il suo cavallo. Dopo un po' si diresse al porto, dove lo stava attendendo una nave che poteva ospitare fino a circa duecento persone. Davanti ad essa c'erano tre persone, Thor, Erwin e il capitano Paulus. Quest'ultimo, appena vide il principe fece un cenno agl'altri due e salì sulla nave.

Thor appena vide il principe disse –Marco, che succede?

-L'ha trovata- rispose

-Chi- chiese Erwin

-Elisa. Lui l'ha trovata, sa che è qui- rispose il principe

-Timpur? Domandò Thor

Marco annuì – Quell'arrogante figlio di puttana, dovevamo ucciderlo tanto tempo fa- affermò Erwin

-Mio nonno lo avete informato?

-Si, lo abbiamo affermato – disse Erwin

-Tuo nonno ha acconsentito alla tua partenza- disse Thor

-Lo avevo capito, se no voi non sareste qui- Rispose il principe

-Dobbiamo scortare la ragazza, lei è la chiave per salvare il suo regno- disse Erwin

-Marco. Tu hai fatto un buon lavoro. Ora veglierò io su di lei- disse Thor

-La devi portare da suo padre- Affermò Marco

Erwin sospirò e rispose –Thor la porterà da suo padre e io ti porterò al castello

I due annuirono e rimasero in silenzio fino a quando Marco disse –Thor

-Nipote- rispose Thor

-Torna con la tua spada o su di essa- disse Marco

Lui annuì e si abbracciarono.

Dopo questo abbraccio Erwin e Marco salirono sulla nave. Il capitano parlò –Dove andiamo signori?

Marco ed Erwin risposero in coro –Andiamo alle isole azzurre vecchio lupo.

-Subito ribatté lui

Il giovane si recò sul ponte e vide un via vai di persone che eseguivano gli ordini del capitano. Marco iniziò a contemplare il mare. Un mare talmente tanto cristallino che si mise a cantare "Una volta c'era un marinaio, che si innamorò del mare. Lui navigò per molti anni fino a quando vide una cosa. Una ragazza bella come il mare, bellissima come la luna..." In quel momento una voce femminile parlò -Da quando in qua la fenice rossa canta?

Il ragazzo sorrise e attorno a lui apparvero delle fiamme rosse, le quali, avvolsero il principe. Esse, improvvisamente diventarono più alte fino a formare una bellissima fenice rossa che si piazzò sulla spalla del principe. –La fenice rossa canta da quando il lupo bianco è salito sulla sua nave.

Dopo questa frase il principe mise una mano sull'elsa della spada, si girò e la vide.

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