Capitolo 2

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I due spiccarono in aria ad una velocità incredibile. Arrivati ad una certa quota si fermarono ed entrami, malgrado lo avessero visto innumerevoli volte rimasero senza parole.

I raggi del sole colpivano la superficie dell'acqua rendendola rosso fuoco, come se il mare stesse andando in fiamme, un po' come i tetti delle case, che al tramonto riflettevano la luce del sole e sembravano dei piccoli fuochi. Abbassando lo sguardo videro l'immensa città con i suoi innumerevoli mercati e le loro vie piene di colori. Ogni via era colorata con un colore diverso e si andava dal rosso fuoco al giallo. Le fontane erano presenti in ogni piazza, ma la più grande è La Regina d'Argento, con le sue innumerevoli statue dei re del passato e la tradizione vuole che ogni re facesse erigere la sua statua in questa fontana. Basti sapere che ci sono centotrenta statue di re e altrettante di regine. La città, inoltre è piena di canali artificiali che alla luce del sole l'acqua sembra andare a fuoco come il mare, ma appena il giorno lascia il posto alla sera l'acqua brilla come dei diamanti. I due contemplavano tale spettacolo e fecero un giro per la città salutando i civili e i soldati di guardia sulle imponenti mura.

Ad un certo punto scesero al porto, dove la San Marco aveva appena attraccato. Appena misero i piedi a terra lo zio disse -che bello poter volare, vedere i bambini correre, giocare per le vie della città mi ricordano i bei tempi quando ero un bambino e quando eri piccolo

il ragazzo rispose -eh si bei tempi quelli, giocavo come hanno giocato da piccoli i tuoi tre figli e i tuoi due nipotini. I due si misero a ridere e in quel momento videro un uomo scendere. Un uomo alto, vecchio, con i capelli bianchi come le stelle del cielo, con gli occhi marroni. Costui era Angelus Maller, o meglio Generale Angelus Maller detto il pittore, uno dei fratelli del re, per la precisione il quarto genito. Marco non aveva un eccezionale rapporto con suo zio, ma lo ha sempre stimato perché, quando era giovane divenne cavaliere a diciotto anni e fu fondamentale nella vittoria della guerra delle stelle. Angelus fissò con i suoi occhi suo fratello e suo nipote e disse -buonasera come state signori? I due lo fissarono e in coro ricambiarono il saluto. I tre conversarono sul regno, sulla famiglia e sul matrimonio del principe. Terminata questa chiacchierata si recarono al castello.

Quando arrivarono, entrarono per l'immenso portone del castello decorato con fiori d'argento, successivamente andarono in direzioni differenti. Angelus si recò dal re, Thor si recò verso le stalle reali e infine il nostro principe si recò verso le sue stanze.

Durante questo tragitto però ha notato qualcosa di diverso, di strano. Infatti, nel corridoio interamente affrescato con il pavimento pieno di mosaici (tutti i corridoi erano così), per la precisione questa ragazza era davanti alla porta della stanza del principe. Questa ragazza quando lo vide fece un sorriso, però chi era questa ragazza? Beh, questa ragazza è Margherita Lorin, figlia di un ricco re del sud, nonché erede al trono. Il principe ricambiò il saluto, però diverse domande gli sono venute in mente del tipo: Perché lei è qui? Come mai una ragazza come lei era qui? Tutte queste domande trovarono una risposta quando penso alla discussione avuta con suo nonno.

La signorina Margherita, non molto alta, con i suoi occhi azzurro mare, che brillavano con la luce delle candele, vestita con un abito di seta rosso, che risaltava il suo corpo ne troppo grasso e ne troppo magro aprì le danze e disse –Ciao Marco

-Ciao Margherita, come mai sei qui?

-Il tuo re voleva parlare con mio papà per la questione del nostro... La ragazza non fece in tempo a finire la frase che il principe disse –non ci sarà nessun matrimonio tra noi due.

La ragazza rimase sorpresa e ribatté –perché ?

-Perché sono giovane per sposarmi.

Il principe prima di entrare nella sua stanza invitò la principessa e lei accettò. Quest'ultima rimase sbalordita, non aveva mai visto così tanti libri in una camera da letto. Inoltre la camera era interante affrescata, con un letto con ricami in avorio, un armadio bianco e un tavolo.

-Sorpresa?

-Non mi aspettavo di vedere così tanti libri.

-Sono un ragazzo pieno di sorprese signorina. Margherita ma cosa ci fate voi qui? Disse il principe con aria dubbiosa.

La ragazza lo guardò e si sedette sul suo letto, sospirò e disse –sono venuta a trovarti, ovviamente. Il ragazzo la guardò con i suoi occhi marroni e sapeva perfettamente che suo padre non la lasciava viaggiare, essendo uno spilorcio. Per il principe questa circostanza era al dir poco strana e aveva intuito che suo padre l'aveva portata li per i suoi interessi. Il ragazzo si sedette sulla sua sedia e poté vedere la ragazza nel fiore degli anni, d'altronde ha 17 anni. Il principe si alzò e disse -mi dispiace informarti che non sei in grado di mentire

la ragazza ribatté –perché te scusami?

La risposta del principe non si fece attendere – la cosa peggiore è parlare con una ragazza, che pensa di inculare una persona dicendole cazzate su cazzate, io so perfettamente che sei qui perché ti ha convocata mio nonno. Il principe sospirò e continuo –ragazzina ti conviene cambiare modi, perché sei in casa mia, sei nella mia stanza, stai pestando i corridoi nel mio castello, quindi o mi dici la verità o questa conversazione finirà male. Dopo tali parole il volto del principe si irrigidì e i suoi occhi dall'ira diventarono due fuochi.

La ragazza spalancò gli occhi e rispose –intanto, ti calmi e si, sono qua perché diventerò tua moglie

Il principe colpì il tavolo e ribatté –se non le dispiace devo sbrigare delle faccende e lei è pregata di uscire

-Visto che hai da fare ti do una mano

Il principe rispose –Non credo che lei abbia voglia di aiutarmi a togliermi i vestiti e di conseguenza lei mi vedrà nudo, visto che mi devo cambiare per la cena di questa sera.

La ragazza arrossì e per quanto non le dispiaceva vedere il principe nudo, lo salutò e uscì dalla stanza.

Dopo tale incontro particolare Marco si alzò e si diresse verso il suo armadio bianco con decorazioni d'oro. Lui aprì l'armadio ed era pieno di vestiti eleganti e specialmente c'erano innumerevoli camice, dopo un po' di riflessione decise. Il principe si spogliò e si mise dei nuoci pantaloni neri, con una camicia grigia. Su questa camicia c'è uno stemma che raffigura un contadino bianco con un cappello di paglia, con una mano teneva una zappa e con l'altra una spada. Dopo la sua spada con la lama che alla luce del sole diventava rossa e con la luce della luna diventava nera come il cielo. L'elsa era decorata con rose e con il simbolo di una fenice. Infine dopo averla messa nell'elsa vicino alla cintura uscì dalla stanza. 

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