Capitolo14

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Marco ora si trova in cielo, avvolto dal fuoco. Il suo sguardo era fisso sulla cittadina e mentre pensava alla battaglia avvenuta solo pochi mesi prima, iniziò a roteare la sua spada. In quel momento le fiamme hanno avvolto la spada. Lui continuò a farla roteare e si all'improvviso è apparso il vento da Nord, il Fianlin.

In quel momento il vento si è fuso col fuoco, formando una sorta di vortice e in quel momento, quando i due elementi si sono fusi completamente il principe disse –Mille anni, mille anime, mille vite, mille mondi. La fenice risorge sempre. Sorgi, Fenice Imperiale Rossa!!! –

In quel momento, il vortice si aprì, generando una serie di cerchi nel cielo. Essi, sono composti da cristalli di fuoco e dopo un paio di secondi, il rivestimento esterno si sciolse. Da cristalli diventarono gocce, gocce di fuoco che si portarono sulla testa del principe, formando un'enorme fenice rossa. Dal becco dell'animale uscì un suono acuto, ma non era un suono terrificante. Era come se la fenice stesse ridendo.

Dopo questa meraviglia, il principe scese sul porto, dove la nave attraccò. Le persone del porto applaudirono al vedere questa scena. Tra loro c'è un uomo abbastanza alto, capelli rossicci, occhi gialli, abbastanza magro e giovane. Costui è il conte Dario Ullrman. Lui diventò conte molto recentemente dopo che suo padre Throiner il valoroso morì, dopo uno scontro con un Xanad.

-Mio signore. Il vostro nome vi precede- disse il conte

-Ho voluto soltanto dare un po' di sorrisi a questa città. Vedo che avete gestito bene i fondi per la riparazione del porto- Disse il principe

-Direi che abbiamo fatto un buon lavoro. Gli abitanti hanno lavorato senza sosta per ricostruire la città di Fiuler- rispose Dario

In quel momento una piccola ragazzina, di circa 10 anni, si avvicinò al principe. Lei aveva un mazzo di fiori in mano, per essere più precisi aveva delle Ptoish (Sono delle rose argentate). La ragazzina quando è arrivata davanti a Marco disse –Buongiorno signor principe-

-Piccolina che ci fai qui? – Chiese il principe con un sorriso bellissimo.

-Queste sono per voi- Disse la ragazzina misteriosa.

Il principe le prese, accarezzò la guancia della piccolina e disse –Sono bellissime-

-Grazie. Le ho raccolte sullo strapiombo di Orzek.- Rispose la ragazza

-Quello strapiombo è lontano- Il principe respirò e disse –quel luogo è lontano perché sei andata li?- Domando con dolcezza

-Li c'era la mia casa- Disse la ragazza

Il principe si irrigidì e rispose –Come ti chiami ragazzina-

-Io mi chiamo Alice Gonzovan- Rispose Alice

Il principe rimase paralizzato. La ragazzina è la copia di sua madre, occhi grigi, capelli dorati, magra e gentile. Come avrebbe potuto dire alla ragazzina che suo padre lo aveva conosciuto e ora giaceva nel fondo del mare? Il principe rimase in silenzio e con voce calma disse

-Ho conosciuto tuo padre-

-Davvero!!! Com'era mio padre? Sai io non l'ho mai conosciuto- Rispose Alice

Il principe si sedette e fece cenno ad Alice di sedersi vicino a lui.

-Ti prometto che quando mi porterai a visitare la città, io ti dirò chi era tuo padre.- Rispose il principe

Alice urlò dalla felicità e trascinò il principe verso la città, per vedere le sue bellezze.

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