Capitolo 22

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Il gruppetto si è diretto verso la Via del Mercato, fino a quando si sono fermati davanti a una bancarella che vende cibo locale. Quando Bianca e Fiore hanno visto questa bancarella, si sono messe in fila per comprare qualcosa, nel mentre Marco e Anna le stanno aspettando sotto un albero.

-Che caldo che fa oggi.- Disse Marco

-Hai ragione.- Disse Anna

-Sei stata molto coraggiosa a proteggere quella ragazza. Dovete essere molto legate.- Rispose Marco

-Siamo molto legate, dopo tutto siamo sorelle. – Disse Anna

-Prego? Sorelle? Mi stai prendendo in giro?- Rispose Marco

Anna è scoppiata a ridere e con un sorriso bellissimo rispose –No, no, non sto scherzando.-

-Onestamente in fila vedo una bella ragazza vestita con abiti rosa, sorridente e che è a fianco di Bianca, ma tutto ciò non eguaglia la persona che è seduta al mio fianco.-

I loro occhi si sono incrociati sotto l'ombra dell'albero ed entrambi si fissano come se si conoscono da tutta la vita. Marco ha incontrato molteplici ragazze nella sua vita, ma lui non ha mai fissato nessuna come Anna. Lei ad ogni secondo sta diventando sempre più rossa in volto per il caldo e non solo, però lei non è solo una ragazza affascinante. Lei è anche una ragazza dolce e umile, infatti quest'ultima qualità si manifestata con la sua risposta

-Marco, io ti ringrazio per i complimenti che mi hai detto, ma, io non sono così bella come credi. Io sono un casino come persona, anzi posso dire che la mia vita è un casino.-

-La vita di ogni persona è travagliata e difficile, ma è nell'ordine delle cose. Ci devono essere dei cambiamenti e dei problemi, perché se no la nostra vita diventa monotona. Poi io non ti conosco come persona, ma posso dire che tu sei bella come un angelo, venuto dal cielo a illuminare la vita di un demone come me.-

-Te un demone? Non credo. Siete troppo bello per essere un demone.-

-Tu sei tremendamente bella per essere un casino.-

-Tu dici che sono bella, ma non sarò mai come un angelo.-

-Hai ragione, ho sbagliato io. Tu non sei bella come un angelo..... Tu sei un angelo. Oserei dire, l'angelo più bello del cielo.-

-Onorata di questa tua opinione, ma voi dite tutte frasi ad ogni ragazza?-

-Fino a prova contraria non sono una persona che mente. Io dico le cose che penso e poi non ho mai avuto una ragazza.-

-Non ci credo, sei troppo bravo per essere sempre stato da solo.-

-Purtroppo mio nonno mi ha sempre negato l'opportunità di stare con una ragazza. Lui non reputa mai nessuno alla mia altezza.-

-Ti capisco. Mio padre non riesce a trovarmi un marito.-

-Devi solo trovare l'uomo giusto. Dopo tutto una bella nobile come te ha sicuramente molte persone che ambiscono alla tua mano.-

-Anche nel tuo caso ci sono molte ragazze che ti vogliono. Dopo tutto sei una brava persona.-

-Il problema è che le ragazze vogliono la mia mano solo per il mio cognome e per mio nonno-

-Chi sei veramente tu?- Domanda Anna, incuriosita.

-Io sono Marco Maller, figlio di Enrico Maller e nipote di re Odino I Maller ....-

A quel punto il principe ha stretto la mano della giovane Anna e disse

-A me non mi interessa se la persona che ho davanti è un povero o un nobile. A me basta che la ragazza mi sia fedele e che non mi voglia solo per il mio cognome.-

Anna si è messa attaccata a lui e disse –Mi dispiace tanto, non c'è cosa peggiore.-

-No- disse il principe –La cosa peggiore è avere un nonno che se ne frega di ciò che pensi e che fin da piccolo non si è comportato come un nonno deve fare. Lui è sempre stato una persona distaccata, marziale e rigida. Purtroppo questi fatti si sono accentuati dopo la.....-

In quel momento il principe è diventato pallido in volto e con una mano ha iniziato ad accarezzare i lunghi capelli di Anna, dopo di che ha appoggiato la sua testa sulla sua. Però lei è piena di curiosità e chiese

-Dopo cosa?-

-Purtroppo non posso dirtelo. Sono cose che generalmente non parlo, perché ogni volta che ci penso, le mura erette attorno al mio cuore vacillano e rischio di iniziare a piangere. Perdonami Anna, se non posso dirtelo.-

Lei ha alzato il volto verso Marco. Le loro labbra sono a pochi millimetri di distanza e con un sorriso radioso lei gli rispose

-Tranquillo. Io non insisto, so cosa vuol dire soffrire.-

-Grazie.-

-Grazie a te per avermi salvata.-

I due hanno chiuso gli occhi e si sono abbracciati.

Gioco di cuoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora