Capitolo 13

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Ciò che è avvenuto si può descrivere con due parole. Semplicemente il caos. I soldati, hanno sentito l'allarme, si sono vestiti in fretta e furia e si sono messi ai loro posti pronti per ricevere gli ordini. Il capitano Paulus urlò ordini su ordini fino a quando non arrivo sul ponte –Che sta succedendo sulla.....- Il capitano rimase scioccato da ciò che vide. Una colonna nera, immensa si ergeva davanti a loro. Ad un tratto apparvero due occhi neri come la notte, un becco lungo e affilato. Dopo pochi secondi apparvero due immense ali nere fatte di ossidiana e due zampe enormi. Quell'essere mostruoso con due enormi cicatrici apparso dal nulla è un corvo. Esso però è conosciuto con un altro nome. Aktauk, lo sterminatore di bambini, alleato del demonio, nemico dei mortali, colui che è risorto dai morti, ma specialmente è alleato di Timpur.

Dal suo becco uscirono parole cariche di odio e di disprezzo –La vostra via è chiusa schifosi settentrionali. Il mio signore mi manda da voi per comunicare il suo volere-

Le spade di Marco ed Erwin si colorarono rispettivamente di rosso e giallo. In quel momento apparvero una fenice rossa e argentata e un Metalupo nero.

Il primo a parlare è stato Erwin –Non intralciarci la strada, bestia orrida del sud. Tu non sei il benvenuto qui-

-I vecchi sono sempre quelli più odiosi. Pensano di essere i migliori, ma in realtà sono solo bestie informi di merda liquida ambulante- Replicò Aktauk

-Non sapevo che i fioi de putana (figli di puttana) sapessero parlare. Schifosa merda degl'inferi- Rispose Marco

-Il mio signore mi ha spedito per annunciarti che sta arrivando. Lui la troverà e la ucciderà- Rispose il corvo

-Lei è più in gamba di quando pensi uccellaccio del malaugurio- Risposero entrambi in coro

-Vedremo- Rispose il corvo

L'uccellaccio si voltò e si allontanò, ma si sentì un urlo straziante. Un urlo terrificante. La sua gamba venne tranciata dal morso dell'enorme Metalupo nero. Successivamente il collo del corvo venne squartato dalla beccata della fenice. Quest'ultimo rispose –Ti ho risparmiato una volta. Oggi regoliamo i conti-

Erwin aggiunse –Tornerai dal tuo signore infernale-

Il Corvo rispose -Maledetti figli di ..... –

In quel momento si senti crack e il corvo venne decapitato dalla forza di Marco. Dopo questo macabro i due si diedero la spinta sulla carcassa dell'animale e ritornarono sulla nave piena di sangue del defunto Aktauk. I marinai sono rimasti scioccati e tra questi ci sono Margherita e Bianca. Loro due hanno avuto due reazioni opposte. Margherita rimase a bocca aperta da questa scena cruenta e letale, invece, Bianca ha un sorriso d'orgoglio stampato in volto. Oggi ha avuto l'ennesima dimostrazione di avere un cugino fuori dal normale.

-Hai terminato ciò che hai iniziato- disse Bianca al cugino

Quest'ultimo, scese in picchiata e mano a mano che si avvicinava al ponte della nave la fenice diventò sempre più piccola, fino a quando essa scomparve. Il ragazzo, si è asciugato il sangue dal viso e rispose

-Io porto sempre a termine ciò che inizio, anche se vuoi dire uccidere qualcuno. Io l'ho risparmiato anni orsono. Ora ha ottenuto un biglietto per gl'Inferi-

-Quindi se qualcuno mi toccasse... - Bianca non è riuscita a finire la frase, che Marco l'ha interrotta

-Se qualcuno ti dovesse toccare, deve pregare nostra Signora. Quella sottospecie di bestia immonda dovrà passare sul mio cadavere, perché nessuno ti torce un capello finché sarò in grado di sguainare una spada. Quella merdaccia vedrà la mia ira prima di salutare il regno dei vivi, per poi abbracciare il regno dei morti.-

-Sei protettivo vedo. Nipotino- Si intromise Erwin

-Onorato di essere nei pensieri di Marco- Rispose Bianca

In quel momento, il capitano Paulus si fece avanti e col volto terrorizzato chiese –Ordini signore?-

Il principe e suo zio si sono guardati per un breve istante e all'unisono risposero –Continua la rotta per le Isole Azzurre, capitano-

-Agli ordini- Rispose l'uomo.

In quel momento, Paulus ordinò ai marinai svariati ordini e nel giro di pochi minuti la nave riprese a navigare.

Dopo qualche ora di viaggio, la nave arrivò davanti a tre isole, Karkan, Falman e Strund. Queste isole si chiamano isole azzurre. Esse sono di una bellezza infinita, meravigliosa, oserei dire divina, ma la nave è diretta presso la più grande delle tre isole, Falman. Su quest'isola sorge un'imponente castello, che domina l'intera isola. Davanti ad esso, sorge un immenso porto, dove possono attraccare circa sessanta navi. Nell'entrata del porto ci sono due immense statue, una è di Re Odino Maller e l'altra è di Re Eugenio III Maller, colui che occupò le isole nel 650 D.R.

Varcando queste statue si possono ammirare le immense statue d'argento sui moli. Loro sono alte circa tre metri e rappresentano quattro draghi, i quali sorvegliano il porto.

Marco, vedendo il porto disse –Si è ripresa bene dalla guerra-

-Hai ragione nipote. Annunciamo il nostro arrivo?- Chiese Erwin

-Facciamo capire che i veri vincitori sono arrivati- Annunciò Marco

Dopo queste parole, Marco sguainò la spada e il fuoco lo avvolse. Dopo pochi secondi volò in cielo come una fenice.

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