Capitolo 31 - Lasciati andare

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~Parlatene, parlatene sempre. Perché i silenzi diventano pietre e le

pietre diventano muri. E i muri, distanze incolmabili. ~ S.Sartorelli

Joel

Sono passati tre giorni, tre lunghi giorni da quando tuo padre sembra sparito dalla faccia della terra.

Ti eri preparato per una sua sfuriata, una scenata silenziosa in stile Giacomo Gori e invece, ecco cosa ti era toccato: l'eterno silenzio. Praticamente allo studio ha detto di dover assentarsi per lavoro qualche giorno e che sarebbe stato poco raggiungibile con il cellulare.

Anche Davide ha provato a chiamarlo qualche volta, avendo risultati piuttosto insoddisfacenti. Ogni volta che esce fuori l'argomento, il suo sguardo assume un'espressione cosi preoccupata che ti fa quasi sentire in colpa. Fortunatamente non avete avuto molto da fare allo studio, quindi ve la siete cavata egregiamente, anche se ogni sera, appena varcata la porta di casa, la stanchezza ti ha assalito, aggredendo ogni fibra del tuo corpo.

Ed eccoti di nuovo, alle otto di sera, accasciato sul divano, mentre i piedi pulsano dentro le scarpe di straordinaria fattura e la cravatta gettata sulla prima sedia disponibile. Ti abbandoni allo schienale, mentre senti i dolci passetti di Amalia sul soppalco che arraffa velocemente qualcosa per scendere attraverso la scalinata in ferro battuto. Quando ti vede, si avvicina a te sorridendo.

«Bentornato amore!»

«Ciao! Sembri quasi una visione per quanto sei bella!»

«Stasera sei in vena di complimenti!»

Arriva davanti a te, posizionandosi in mezzo alle tue gambe, si struscia come una gatta sulle tue parti più sensibili, con quel sorriso malizioso che le compare sul volto. Nonostante la stanchezza, percepisci subito il calore che si propaga per il corpo e imbriglia i tuoi pensieri, lasciando fuori ogni preoccupazione.

«Sai di cosa credo, di essere in vena?»

Scuote la testa energicamente con fare civettuolo.

«Ah sì? La cena è pronta, ma se sei disposto a farla freddare...»

«Ci sono cose ben peggiori di una cena fredda»

Ti sorride di nuovo, sfiorando il tuo braccio e ti fa aderire al suo corpo caldo. Nel momento in cui i vostri petti di congiungono di nuovo, passa la mano nei tuoi capelli e guida la tua bocca dritta sulla sua.

Era quello che desideravi da tutto il giorno: ritrovarla, avere il corpo di Amalia stretto vicino al tuo, in una morsa che non vi lasciasse respirare.

Scosti il vestito giallo, i piccoli fiori bianchi volano sotto la tua mano che arriva a sfiorare il bordo delle mutandine e mentre Amalia sussulta, con l'altra mano la tieni ferma per i glutei poi passi a esplorare la sua intimità. Amalia geme, getta la testa all'indietro, stringe le tue spalle con forza e si morde il labbro inferiore, colta dalla bramosia che cresce.

Vederla fremere e gemere, mentre è totalmente in balia della passione, mentre accarezzi il suo corpo che sussulta, ti fa andare fuori di testa.

Avvicini le labbra schiuse alla sua pelle, assaporandola delicatamente.

Lo senti crescere dentro di te il bisogno viscerale di possederla, di farla diventare parte di te.

Fai scendere la sua biancheria per le gambe che, ad ogni tuo tocco, sembrano riempirsi si piccoli brividi. E la senti la sua intimità bagnata, calda e pronta per te.

«Allarga di più le gambe.»

Amalia non se lo fa ripetere due volte, fa ciò che le hai detto cercando di restare in piedi, mentre tu siedi sul divano e cominci a massaggiare la sua intimità che brucia come brace ardente. I suoi gemiti iniziano a farsi sempre più rapidi, il suo corpo ti brama, anela ogni tua carezza.

Le Ragioni Del Cuore [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora