Capitolo 4 - Conferenza

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~Non sei tu che trovi l'amore, é lui che trova te. Ha un po' a che fare con il destino, il fato e quello che é scritto nelle stelle.~ Anais Nin

                              Amalia's Pov

"Quella maledetta sveglia si è spenta di nuovo! "

Ti maledici mentre continui a correre per riuscire ad arrivare in tempo

a lezione con il professore Giannotti. Per un attimo i tuoi pensieri vanno dritti dritti alla recondita possibilità di riuscire a trovare una sveglia che resista alle tue botte mattutine in modo egregio e che continui a suonare, evitando il tuo riaddormentamento catatonico.

Chiaramente sei stata tutta la notte a pensare a tutte le possibili tracce da affrontare durante l'esame di metà corso, fino ad arrivare alle 3 del mattino e crollare rovinosamente addormentata alla pagina 150 della dispensa.

Attraversi i cancelli della facoltà con il fiatone, cercando disperatamente il numero dell'aula, mentre senti il cuore esploderti del petto. Finalmente, dopo aver salito due rampe di scale, ti ritrovi il numero venticinque sulla sinistra del pianerottolo, cerchi di calmarti, respirando a fondo con le narici, posi la mano sulla maniglia ed entri, cercando di farti forza.

La serratura antipanico produce un rumore metallico che rimbomba per il corridoio, mentre tutti gli studenti seduti in aula sollevano lo sguardo dal foglio davanti a loro e puntano i loro occhi su di te. L' imbarazzo ti investe come un onda che travolge la battigia, facendoti restare immobile.

La voce del professore ti arriva all'orecchio tagliente come un coltello.

«Signorina Petrelli, credo che stavolta sia arrivata oltre il tempo massimo.»

«Le..le chiedo scusa, non succederà più - lo preghi congiungendo le mani,ma lui continua a fissarti con il suo sguardo crudo e fermo - Posso fare il mio compito?   »

«Signorina, non credo proprio sia possibile! Mi dispiace, ma devo chiederle di accomodarsi fuori.»

Le sue parole ti colpiscono proprio in mezzo allo sterno, portandoti a respirare più velocemente. Ti spinge a attraversare la porta con la mano sinistra, allontanandoti dal resto della classe.

«Professore, la prego, mi sono preparata per mesi! Deve credermi !»

«Stamattina la sveglia si è rotta ....»

Lo vedi farti segno di uscire, quasi spazientito, tiene la porta con le mani e
aspetta che tu passi oltre lo stipite . Arresa al tuo destino, chini la testa e ti accomodi nel corridoio deserto, mentre l'uomo ti segue dritto e austero, per poi posarti una mano sulla spalla sinistra.

«Mi dispiace davvero ma oggi lei non sosterrà l'esame : sa bene che non accetto ritardi e non posso fare nessuna eccezione.»
Annuisci con la testa, continuando a tenere gli occhi bassi. La vergogna
che provi ti ha totalmente congelato.

«Però, stavo pensando che ci sarebbe un modo per lei per avere i crediti che le servono.»

Alzi gli occhi sconvolta da ciò che hanno sentito le tue orecchie. Il professore piú severo della scuola di fotografia, l'orso a cui nessuno riesce a strappare un sorriso, ti sta tendendo la mano, facendoti risalire dal baratro in cui sei sprofondata.

«Veramente?»

«Si. Domani ci sarà la conferenza annuale di storia della fotografia in zona Firenze Fiera e io avrei bisogno di un'assistente, dato che il signor Farinelli deve tornare a casa a Torino stasera stessa, mi ritrovo
in una situazione....scomoda.»

«Ecco mi farebbe veramente piacere e mi lusinga la sua proposta,Professore, ma cosa dovrei fare?»
L'uomo si sistema la barba lasciata cadente con le mani, la accarezza piano mentre riflette sul da farsi.

Le Ragioni Del Cuore [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora