~ Anche se non lo vedi, non è detto che non ci sia più ~
Joel
Appena chiudi il portone di casa, assapori con gioia l'aria fresca che ti dona finalmente un po' di sollievo. Osservi il cielo, grazie allo spazio azzurro tra i palazzi strutturati e noti subito la totale assenza di nuvole, una conseguenza dei temporali dei giorni precedenti.
Mentre cammini con il naso all'insù per poco non ti imbatti in una signora anziana che a malapena ti arriva alla cintura e che con il suo incedere titubante, non te la fa riconoscere. Poi alza gli occhi e riconosci la signora Maestrelli.
«Oh, Joel, Buongiorno! Sei mattiniero anche oggi.»
«Si, come sempre signora. Lei come sta?»
«Bene grazie, vado a fare un po' di commissioni e poi mi rimetto in casa per le ore più calde, anche se, oggi con questo bel venticello, si respira!»
«È vero, si sta divinamente. Vuole che le porti qualcosa?»
La donna si avvicina a te e ti posa la mano sull'avambraccio. Il suo tocco caldo e materno ti fa sorridere.
«Sei così gentile! Somigli tanto a tuo nonno Raffaele, sai?»
«Grazie, mi fa piacere sentirlo.» e ti fa piacere davvero sentirlo, permette a una nuvola calda di riscaldarti il petto.
Si scosta te, si aggiusta la borsa perfetta attorno al braccio e ti fa un cenno di saluto con l'altra mano. La vedi incamminarsi verso il centro, quando a un tratto si ferma e si volta di scatto, sembra che abbia ripensato a qualcosa. Cammina velocemente verso di te e quando è abbastanza vicina ti confessa, facendo attenzione di non essere ascoltata.
«Però una cosa voglio dirtela: hai gli occhi tristi, e sai cosa vuol dire quando un uomo ha gli occhi tristi? Che gli manca una donna.»
«Forse non l'ho ancora incontrata...»
Ti scruta seria per qualche secondo, poi torna a ridere.
«Dammi retta: cerca meglio! Che sicuramente, un tu c'hai più nemmeno gli spilli ni letto, poi!»
Ti dà qualche buffetto sulla guancia e poi se ne va con uno strano sorriso stampato sulle labbra. Dopo qualche minuto in cui ti lascia interdetto, riprendi a introdurti nelle vie del centro finché non arrivi nel piccolo e affabile negozio di alimentari di Walter. Passi attraverso la porta verde con il vetro opacizzato al centro, facendo scattare il solito campanello e ti concentri sulla lista che ti sei appuntato mentalmente, pregando di non dimenticare niente.
La giornata passa in fretta, tra te che finisci di togliere la tua roba dal garage e il curatore della galleria, Jean -Pierre che continua a chiamarti senza sosta. Quando finisce di mandarti foto e chiederti pareri sul risultato, ormai è pomeriggio inoltrato e il tuo smartphone nuovissimo brucia come un carbone ardente.
Lo posi sul tavolo, poi lo colleghi alla presa della corrente più vicina e corri a farti una doccia. Lasci scorrere qualche minuto l'acqua dalla nappa prima di entrare, così che la temperatura risulti più piacevole, ma il tempo di riempiere tutta la stanza di un lieve torpore, che ti getti sotto lo schizzo dell'acqua, beandoti di quella sensazione che in un attimo porta via tutta la tensione della giornata.
La tua mente vola dritta alla prima idea di questo vernissage che non ti entusiasmava per niente, ma l'assidua presenza di Martina, sempre pronta a sostenerti, ti ha dato la spinta giusta. Per quanto ti possa essere sembrato assurdo che proprio lei abbia accettato il tuo costante negarti per una relazione e la tua fissazione nel ritrarre Amalia in tutte le sue forme, la presenza di Martina come amica è stata il tassello fondamentale per costruire quel ponte di speranza che stai attraversando.
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Le Ragioni Del Cuore [Completa]
Literatura KobiecaAmalia si trasferisce a Firenze dopo che è stata accettata all'accademia di fotografia, ragazza molto introversa e diffidente, incontra una sera casualmente Joel, fiorentino di nascita, artista per vocazione che studia alle Belle Arti come restaurat...