"E come spiegare che un fiore sboccia quel giorno e non un altro? Viene
il suo tempo. Il desiderio di autodistruzione era cresciuto lentamente e
un giorno lei non ha più potuto resistere." M. Kundera
Amalia's Pov
Sono ormai passate due settimane dalla discussione con Joel che ti ha abbandonato senza nessuna redenzione davanti alla ringhiera di piazzale Michelangelo, mentre il sole tramontava oltre il campanile di Palazzo Vecchio, così come il futuro tramontava sul vostro amore.
Da quella sera ti sei imposta di non contattarlo più, peccato che tu non abbia fatto altro che osservare il tuo cellulare per ore e ore, crogiolandoti nella speranza di cogliere qualche segno divino.
Stai attraversando i corridoi della facoltà, con i fogli degli appunti riassuntivi in mano, quando ti scontri con qualcuno di poco più alto di te. Stai quasi per cadere, ma senti due mani che con fare paterno, ti sostengono.
«Amalia! Stavi per travolgermi!»
«Scusi Professore! Sono un po' .... immersa nel ripasso!»
«Lo vedo, lo vedo...Hai l'esame con Menegatti?»
«Si! E spero sia l'ultimo qui a Firenze!»
«Sicuramente! Dopo passate da me lei e la signorina Martini, così finiamo di mettere a punto gli ultimi dettagli.»
Annuisci sorridendo, mentre una nuvola oscura passa sul tuo volto.
L'uomo sembra accorgersene subito e, cercando di offrirti un minimo di sollievo, ti accarezza il braccio destro, senza aggiungere una parola.
Dopo aver dato una rapida occhiata all'orologio da polso grigio della Ops, cominci a camminare sempre più veloce per raggiungere l'aula, senti una voce che elenca tutti gli iscritti con un tono solenne.
Appena afferri la porta ed entri correndo, colpisci accidentalmente il ragazzo che smette di proclamare tutti quei nomi e ti fissa in un modo così profondo da farti sentire in imbarazzo.
«Scusami...»
«Ehi stai più attenta!»
«Si, hai ragione, no ha ragione, mi scusi davvero!»
Per un attimo si ferma e resta immobile a scrutare il tuo volto. Sembra quasi incuriosito dai suoi occhi, mentre i fogli gli scivolano dalle dita atterrano sul pavimento grigio, sparpagliandosi ovunque.
«Oddio, la aiuto!»
Con la stessa velocità di un soldato, ti ritrovi con le ginocchia in terra e le mani che tastano un po' ovunque, mentre il ragazzo si aggiusta gli occhiali quadrati sul naso. Dopo averci riflettuto per qualche istante, ti raggiunge anche lui, afferra i fogli che gli porgi, mentre scruta il resto degli studenti che sembrano divertirsi a osservare la scena.
Prende il malloppo di fogli e ti osserva con attenzione.
«Lei... è qui per l'esame?»
«Si! Si! Petrelli Amalia! Vuole il numero di matricola?»
«Pe...pe..Petrelli! No grazie, ho tutto nella sua iscrizione all'appello.»
Speri che ti dica qualcosa di più sull'esame, ma sembra restare immobile a fissarti. Stringi tra le mani il libretto universitario color porpora, indecisa se allungarlo verso di lui o aspettare la sua richiesta.
Finite in un loop continuo di sguardi e lievi accenni, finché il tono piuttosto scocciato del professore vi riporta alla realtà.
«Possiamo continuare, che dice signor Jones?»
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Le Ragioni Del Cuore [Completa]
Chick-LitAmalia si trasferisce a Firenze dopo che è stata accettata all'accademia di fotografia, ragazza molto introversa e diffidente, incontra una sera casualmente Joel, fiorentino di nascita, artista per vocazione che studia alle Belle Arti come restaurat...