~Dai a ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua
vita~ M.Twain
Amalia
Il treno Frecciarossa scorre ad una velocità di 250 chilometri orari, sfrecciando sui binari che collegano Roma con Firenze. La poltroncina di seconda classe è stretta ma piuttosto pulita, l'aria è fresca grazie al
sistema di climatizzazione, non ci sono persone accalcate. Ti pare quasi un sogno viaggiare così, forse a causa dei troppi regionali messi male presi nel corso della tua vita.
Già, un sogno, sarebbe un sogno se solo ieri sera non ti avesse chiamata Alma per informarti che Giannotti, mentre si trovava sul taxi che lo avrebbe portato dalla stazione di Santa Maria Novella fino al suo
appartamento, si era sentito male ed era stato portato d'urgenza all'ospedale di Careggi.
Hai fatto le valigie in fretta, guidata da una strana ansia che hai irrorato il tuo corpo di una forza ed un sangue freddo che mai avresti creduto di avere. in poche ore è stato tutto pronto: il biglietto del
Frecciarossa, i bagagli, avvertire l'università.
E ora sei lì, a pochi minuti da Firenze, con la prossima fermata che lampeggia sullo schermo del treno, coordinata al countdown dei minuti mancanti. Giri lo sguardo verso il finestrino e cominci a ritrovare
paesaggi conosciuti, piccoli particolari che credevi di aver dimenticato. Appena senti i freni che rallentano la corsa della macchina, cominci a sistemare le tue cose gettate con la solita irruenza nel ripiano davanti a te.
Ricontrolli gli oggetti nella borsa: cellulare, portafoglio, documenti, salviettine, rossetto. Chiudi la zip, assicurandoti di essere arrivata fino in fondo alla sua corsa e ti alzi per prendere la valigia, proprio
nel momento in cui il treno si ferma davanti ai binari.
Scendi venendo colta dell'aria umida e inconfondibile di Firenze. Alzi gli occhi, accorgendoti subito di essere sul binario 6 e, mentre segui la massa di persone che si avviano verso la sala di attesa, ti ritrovi in
mezzo all'atrio di ingresso e ti rendi conto che non c'è la minima traccia di Alma.
Lasci per un secondo la maniglia del trolley blu, per riaprire la borsa e cercare il cellulare, ma quel secondo basta per far accadere l'irreparabile: un ragazzino piuttosto basso e scaltro ti passa accanto con un'irruenza fuori dal comune e ti afferra la custodia della fotocamera che hai fatto passare a tracolla del braccio opposto.
Mentre ti accorgi di cosa sta succedendo, riesci solo a partorire un urlo acuto dalla tua gola, che spaventa il ragazzo e per pochi attimi ti guarda indeciso.
Vedi i suoi occhi neri indugiare prima sulle borse che porti al collo, poi sul trolley a qualche centimetro dalla tua mano. È questione di un attimo: il suo corpo si tende leggermente in avanti e scatta felino, arraffando velocemente la maniglia e si dilegua, disperdendosi in un gruppo di tedeschi che parlano a dieci decibel sopra la soglia consentita.
E tu resti lì, ferma immobile, stringendo la custodia della macchina fotografica, sentendo il senso di smarrimento che si impossessa sempre più di te, che risale dallo stomaco, fino alla gola, per poi uscire dagli occhi, sottoforma di minuscole lacrime che si cristallizzano a contatto con il pavimento.
Tutti i tuoi vestiti, si è preso tutti i tuoi vestiti e una piccola manciata di soldi che avevi nascosto nella zip interna. Non sono tanto i soldi a preoccuparti, anche se ne hai sempre bisogno, quanto il fatto di dover ricomprare l'abbigliamento necessario per la tua permanenza.
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Le Ragioni Del Cuore [Completa]
ChickLitAmalia si trasferisce a Firenze dopo che è stata accettata all'accademia di fotografia, ragazza molto introversa e diffidente, incontra una sera casualmente Joel, fiorentino di nascita, artista per vocazione che studia alle Belle Arti come restaurat...