96"Vivere: nel vivere non c'è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio
io dolente in giro per il mondo. Ma essere, essere è la felicità. Essere
: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale
l'universo cade come una tiepida pioggia" M. Kundera
~CINQUE ANNI DOPO~
Amalia's Pov
Attraversi i corridoi giallo canarino velocemente, sforzando i muscoli delle gambe che iniziano a irradiare un certo malessere. Maledici mentalmente il fatto di avere le gambe così corte e che, nonostante l'ora mattutina di jogging, continuano ad essere pesanti e gonfie durante le ondate di caldo che investono Roma in estate.
Arrivi finalmente al secondo piano, passi lungo il corridoio che costeggia le aule e che si affaccia sul cortile interno, prendendo fiato e appena trovi le enormi vetrate, la differenza di temperatura ti investe con irruenza. Senti una minuscola goccia di sudore attraversare il collo e scivolare lungo la schiena.
Si, decisamente sta per arrivare l'estate.
Osservi le porte che si alternano alla tua sinistra e conti nella tua testa: 2A, 2B, 2C...
«2F!!! Eccola!!!»
Ti sistemi la blusa rosa pallido, chiudi la pochette nera, allinei i fogli sotto il tuo avambraccio e bussi.
La stanza, piuttosto spaziosa, è occupata da un tavolo rotondo a cui tre uomini sono seduti, mentre parlano animatamente tra loro.
«Amalia! Ben arrivata! Forse tu puoi sciogliere ogni nostro dubbio!»
«Si....ditemi.» ti siedi sull'unica sedia libera, mentre il professore Mancuso comincia a girare per la stanza come un'anima in pena.
«Come sai bene dobbiamo allestire la mostra annuale a Firenze, ma il rettore ha espresso "l'assoluto bisogno" di inserire almeno tre, E DICO TRE, studenti del triennio abbastanza promettenti. Già avevamo problemi a inserirne uno all'anno, ora ci dobbiamo occupare di tre ragazzini!»
Lo vedi vomitare tutte queste recriminazioni con rabbia, constatando qualche gocciolina di saliva che, tramite voli pindarici, arriva a depositarsi in mezzo al tavolo. L'uomo si passa una mano sul volto,
cominciando a camminare per la stanza nervosamente. Ma la sua reazione non ti sorprende visto che Mancuso è famoso in tutta l'Accademia per avere una pazienza pari a quella di un moscerino.
Ti concentri su quella persona rimasta seduta con il naso in mezzo a tutte quelle scartoffie. Ti avvicini a lui, notando con quanta attenzione osserva tutte quelle foto e richiami con calma la sua attenzione.
«E tu che stai guardando?»
«I lavori degli studenti. Questa qui è veramente brava.»
Ti passa una foto raffigurante due bambini che si rincorrono sotto la pioggia. La composizione è meravigliosa, onesta, ordinata.
«Come si chiama?»
«Donata Fanti.»
«Chiamala. Poi hai trovato qualcun'altro?»
Lo vedi bloccarsi un attimo, perdendosi nei lineamenti del tuo volto, per poi scuotere la testa e ripartire a mischiare tutti i fogli. Te ne porge altri due e sai che ha già deciso, mentre quegli occhi so incontrano con i tuoi restandoci incatenati.
«Questi tre sono perfetti.»
Una risata profonda e calda vi sorprende dalle spalle e quando vi voltate, notate la figura del professore Giannotti si avvicina a voi applaudendo.
STAI LEGGENDO
Le Ragioni Del Cuore [Completa]
ChickLitAmalia si trasferisce a Firenze dopo che è stata accettata all'accademia di fotografia, ragazza molto introversa e diffidente, incontra una sera casualmente Joel, fiorentino di nascita, artista per vocazione che studia alle Belle Arti come restaurat...