~Ti libero la fronte dai ghiaccioli che raccogliesti attraversando
l'alte lande. ~ E.Montale
Amalia
Quando Joel se n'è andato lasciandoti in camera con Giannotti e Alma, i due ne hanno approfittato per illuminarti su ciò che avevano scoperto.
Le loro parole, dilagano come un fiume in piena che esce dagli argini, non ti hanno dato modo di avere nessun tipo di reazione e del resto, che reazione avresti potuto esternare mentre Carlo ti guardava con quegli occhi carichi di dolore da quel letto di ospedale?
Come avresti potuto infierire ulteriormente dopo che ci aveva pensato così duramente la vita facendogli perdere prima l'unica famiglia che gli era rimasta e dopo la salute?
Alma del resto sembrava non riuscire nemmeno a riprendere fiato tra una frase e l'altra, forse approfittando del tuo silenzio e temendo che fosse il preludio di uno sfogo rabbioso, contornato di urla e scenate maestose.
Mentre le loro parole arricchivano un quadro conosciuto, di cui pensavi di conoscere ogni particolare, la tua mente iniziava a vagare per i ricordi in cerca di lacune oscure, di piccole frasi che avrebbero potuto delineare un disegno diverso, anche solo un tratto diverso della penna.
Dopo poco vi siete rese conto che il professore iniziava ad accusare la stanchezza e Alma si è offerta subito di riportarti a casa, non prima di averti portata fuori a cena, sicuramente nella vaga speranza di poter placare il tuo animo e poterti dare spiegazioni più esaustive. Hai rimandato l'incontro con Damiani a lunedì, sperando di riuscire a guardarlo negli occhi grazie alla tua proverbiale forza d'animo ed evitare di mischiare i tuoi sentimenti con il lavoro.
Alma ti ha portato in una piccola pizzeria a Campo di Marte e ha iniziato a raccontarti di tutto ciò che ha scoperto, di quando lo ha scoperto, incuriosita dai silenzi del marito e di come dopo ha deciso di separarsi, continuando a non fare parola con nessuno della verità.
Non ti ha nascosto il suo assurdo desiderio di confessarsi con Joel, ma vedendo come si era ridotto temeva che affrontarlo a viso aperto non sarebbe stata una buona idea. Così era tornata sui suoi passi e aveva deciso di contattare Giannotti per concordare un modus operandi che potesse rimediare a tutto quel casino e lì aveva scoperto della sua malattia e aveva iniziato a tenersi in contatto con te.
Una volta tornate alla residenza di Joel e aver parlato con Alfredo per convincerlo a farti entrare nell'appartamento, riesci a rientrare dentro quelle quattro mura che per un attimo sanno di casa, o ne sono uno strano surrogato. Ti trascini dietro anche il fantastico trolley che ti era stato rubato e che è stato trovato in un piccolo parco non lontano dalla stazione ferroviaria, probabilmente abbandonato dopo essersi accorti che conteneva solo abiti e soprattutto solo abiti piuttosto economici.
Sei rimasta tutta la sera ad alternarti tra il divano e il piccolo balconcino dove trovavi ristoro con il fumo di una sigaretta. Continui a muoverti nervosamente come un animale in gabbia, mentre nella tua testa arrancano possibili frasi con cui poter spiegare a Joel quella piccola trappola nascosta in cui siete finiti entrambi cinque anni fa.
Poi un rumore metallico ti fa voltare verso la porta, che si apre per rivelare quel volto che tanto ami. Ma il suo incedere incerto e barcollante, ti mostra una situazione piuttosto assurda e su di giri. Si avvicina a te, tendendo le sue mani e incontrando il tuo viso preoccupato.
«Joel, va tutto bene?»
«Va tutto benissimo ora che sono qui con te.»
Ti accarezza la pelle con i pollici e tutto di lui sembra farti impazzire: la presa salda sul tuo volto, le sue dita lunghe e affusolate si posano sul tuo collo e i suoi occhi che brillano luminosi come fari nel buio della notte. Posi le mani sugli addominali, i muscoli si tendono lievemente, remore di una certa titubanza a lasciarti andare, ma lui è più forte e sembra non preoccuparsene. Nei suoi occhi balena un lampo, che li attraversa accendendoli di una venatura conosciuta e familiare.
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Le Ragioni Del Cuore [Completa]
Chick-LitAmalia si trasferisce a Firenze dopo che è stata accettata all'accademia di fotografia, ragazza molto introversa e diffidente, incontra una sera casualmente Joel, fiorentino di nascita, artista per vocazione che studia alle Belle Arti come restaurat...