Capitolo 30 - Il nido

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~Ti riporta via, come la marea, la felicità ~ (La bella e la bestia)

Amalia

Esci per l 'ultima volta dalla porta della casa che ti ha ospitata per cinque anni, dal tuo porto sicuro. Dai per l'ultima volta un'occhiata a quelle mura ora così spoglie, a quei mobili così vuoti, al frigo aperto, le persiane chiuse. Guardi tutto per l'ultima volta per assicurarti di non aver dimenticato nulla.

Finalmente chiudi lo stipite, lasci che il portone in legno si chiuda, fai combaciare la chiusura e scattare il sonoro schiocco. Esci dall'androne delle scale con tutta la fretta e la gioia che possa scaturire per questa nuovo pezzo di vita. Una volta fuori, sulla tua destra trovi le trenta cassette per la posta metalliche, tutte perfettamente allineate. Le controlli, cerchi quel nome, lo individui con la tua vista a infrarossi e lo apri, gettando la tua copia delle chiavi all'interno.

Ti sembra una mossa insolita, ma è ciò che ti ha chiesto il padrone di casa, il signor Cini, quando gli hai detto che lasciavi l'appartamento.

Dopo aver trovato il bus, essere montata in corsa, rispolverando i modesti muscoli da atleta acerba, riesci a prendere per un pelo, il Frecciarossa per Firenze.

Arrivi a Firenze in tarda serata, quando i raggi solari sono ormai scomparsi e le tenebre iniziano a conquistare ogni anfratto esterno. Le luci artificiali, lievemente azzurre, illuminano tutta la stazione, avvolta nel silenzio. Il tabellone principale, che durante il giorno viene preso d'assalto dai turisti, è totalmente fermo e ti fa compagnia con le sue lettere aranciate che scorrono sul pannello nero.

Attraversi tutto l'edificio con il cuore che ti martella nel petto, mentre, dopo una settimana passata ad impacchettare e a sistemare, l'immagine di Joel è l'unica cosa che ti tartassa il cervello come un martello pneumatico. Appena arrivi fuori all'aria fresca, la tua attenzione viene richiamata dalla luce giallastra dei lampioni e dalla figura alta e fascinosa che illuminano.

Ti avvicini aumentando sempre di più il ritmo della camminata, finché non arrivi a un colpo di fiato da lui e la sensazione che ti coglie, ti fa mancare un battito. Vedi solo le sue braccia aprirsi come le grandi ali maestose di un'aquila reale, e circondarti.

Vedi quel piccolo spiraglio di luce che ti regala la stabilità che tanto desideri, quella sicurezza emotiva che tanto aneli, come se fosse il tuo ultimo respiro di vita.

Ti stringe, ti tocca, ti accarezza, ti respira. La sua presa salda ti regala un nido sicuro, un nido accogliente dove poter tornare a respirare. E finalmente, mentre il suo profumo ti circonda, ti culla dolcemente avvolgendo ogni fibra del tuo corpo, ogni lembo della tua anima. Sei al tuo posto.

Tutto il caos dell'universo viene meno, scompare in un battito di ciglia.

«Non andartene più!»

«Farò il possibile!»

Ti stacchi di lui giusto in tempo per vedere un lampo di dolore attraversare il suo sguardo, un lampo che dura poco, ma sembra lasciare una scia indelebile. Sfiori con la mano destra il suo pizzetto ordinato, mentre vedi Joel socchiudere gli occhi cercando di assaporare quella breve oasi di pace.

«È successo qualcosa mentre ero via?»

«I soliti bisticci con mio padre, ma non preoccuparti.»

«E per l'altra cosa?»

«La registrazione in Camera di commercio è stata fatta, quindi tra poco verrà notificato l'atto allo studio. Siamo alla fine dei giochi.»

«Gli parlerai?»

«Per adesso pensiamo ad andare a casa! Voglio stare da solo con te!»

Sorridi, con il cuore colmo di gioia per le sue parole. Sapere di essere mancata a lui proprio come lui è mancato ti mette addosso una sensazione di gioia talmente grande che riusciresti a scalare l'Everest.

Le Ragioni Del Cuore [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora