CAPITOLO 7 - NON CI POSSO CREDERE!

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Izuku entrò nella sua stanza ancora furioso per come si era comportato il principe nei suoi confronti e quelli dei suoi due amici, perché sí ormai considerava Mina ed Eijiro suoi buoni amici. Chi se non gli amici prendono le tue difese?

Ancora non ci poteva credere, a come lui stesso si era adirato nei confronti di un perfetto sconosciuto.

Si buttó sul letto continuando a pensare e ripensare a quella mattinata iniziata nei migliori dei modi assieme al Re ed alla Regina e a come si era rovinosamente conclusa con la discussione fatta con il principe.

Quel principe dalla capigliatura simile ad un porcospino e gli occhi che ricordavano il fuoco o ancora meglio due rubini.

- E poi perché mai dovrei chiedere scusa? Soltanto perché è di sangue reale non significava che non debba conoscere cosa sia il rispetto - pensò.

Izuku cominciò a sentire realmente un pò di stanchezza e piano piano si addormentò.

Ma ancora una volta gli incubi non lo lasciarono in pace.

Sognò tante persone correre, urlare, uomini che erano intenti a spegnere le fiamme, donne che assieme ai bambini cercavano riparo e poi...una figura sfuocata che rideva in modo inquietante. - Finalmente vi ho trovati!! Ho dovuto radere al suolo diversi villaggi prima di scovarvi ma adesso porterò a termine quello che il mio predecessore non è riuscito a finire anni fa! -

Izuku si svegliò in un bagno di sudore.

- Ancora? Perché continuo a fare questi maledetti incubi? Devono essere in qualche modo legati ai miei ricordi -. Pensò.

Ormai non sarebbe più riuscito a prender sonno, quindi si alzò e si mise alla finestra a guardare fuori, quella meravigliosa vista gli trasmetteva tranquillità.

Decise poi di fare un bagno per tirarsi via di dosso tutto lo stress.

Mise le scarpe e uscì per cercare Mina.

Camminando per i lunghi corridoi del castello non poté fare a meno di notare come spiccavano ovunque i colori del regno, il rosso e l'arancione e lo stemma era raffigurato da due draghi intrecciati.

Era talmente tanto assorto ad osservarsi in giro che non si accorse di aver sbagliato strada ed aver imboccato un corridoio diverso.

Si soffermó ad ammirare qualunque cosa; dai dipinti ai drappeggi, dai tendaggi ai lampadari fissati sugli alti soffitti anch'essi di una bellezza inimmaginabile.

E proprio mentre camminava con il naso all'insù, d'improvviso andò a sbattere contro qualcosa...o meglio contro qualcuno!.

- ma che diavolo combini? Guarda dove vai broccolo ambulante!! -. Sbraitó il principe Katsuki.

- E poi chi ti ha dato il permesso di venire in quest'area del castello ehh? Non ti è stato detto che non sopporto avere estranei nelle mie zone? - continuò.

Izuku lo guardò con gli occhi sgranati, non si era minimamente accorto della presenza del principe.

- Vi chiedo scusa Principe Katsuki -.

disse chinando il capo in segno di rispetto.

Katsuki lo guardò e per lunghi minuti nessuno dei due disse nulla.

Izuku sollevò il viso e in quel momento il principe si rese conto che sotto quegli occhi grandi e verdi, c'erano delle lentiggi simmetrice che ricoprivano entrambe le guance.

Izuku a sua volta notò quegli occhi così penetranti, rossi come i rubini.

Si accorsero entrambi di essere troppo vicino l'uno all'altro, così per togliersi dell'imbarazzo Izuku disse tutto rosso in viso

RICORDATI DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora