CAPTOLO 32 - PASSEGGIANDO TRA I VICOLI

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Da quando Izuku aveva informato Eri che sarebbero andati al castello dei Bakugo, non aveva più un minuto di pace, perché la piccola lo tormentava con una miriade di domande e la ritrovava sempre saltellante nella sua camera, intenta a preparare le cose per il viaggio, era sempre indaffarata, metteva dentro e tirava fuori dalla valigia un'infinità di volte, indecisa su cosa portare e cosa lasciare, quella stanza sembrava essere stata presa d'assalto da un sarto colto da un raptus di pazzia, c'erano vestiti ovunque, scarpe in ogni angolo, cappellini, foulard, fasce per i capelli e accessori vari e poi quel continuo scalpiccio dei piedini che correvano da una parte all'altra mentre la bimba canticchiava felice e costringeva il verdino a fare i salti mortali per entrare.

- Eri, piccola mancano ancora un pò di giorni alla partenza, puoi fare con calma senza...creare una baraonda, no? - disse Izuku con il suo bellissimo sorriso.

- Oh Asahi, sono così euforica! Rivedremo i nostri amici, passeremo dei giorni magnifici assieme, non vedo l'ora! - la piccola era davvero al settimo cielo, avesse potuto sarebbe partita subito.

- Ma dai? Non si direbbe che sei fuori di te dalla felicità sai? Però sono contento, vederti così è il regalo più bello! .

- OH NO...OH NO...IL REGALO! DOBBIAMO ANDARE SUBITO A COMPRARE IL REGALO PER IL PRINCIPE BAKUGO, FORZA ASAHI USCIAMO -. urlò la bimba che si era messa in piedi sopra il letto disperata.

- Usciamo?! E per andare dove tesoro? Non so nemmeno cosa potrebbe piacere al principe.

- Bhe...semplice gireremo tutte le botteghe finché non troviamo qualcosa di adatto - disse Eri.

- La fai facile tu... a conoscere i suoi gusti, andremmo a colpo sicuro! -

- Ah ma quanto la fai lunga...fidati, troveremo il regalo giusto! - gli rispose la bimba.

- E va bene, ma prima di andare mettiamo a posto questo caos, ok? -

- Uffa ma cosi perdiamo tempo...-

- Eri...- la incitò il verdino.

- Va bene, ho capito, ma facciamo in fretta ok? -

I due rimisero tutto nell'armadio, e uscirono dalla stanza; prima di poter comunque lasciare il castello, vigeva la regola di dovevano avvisare uno dei sottoposti del re e specificare in quale zona si fosse diretti, in modo tale che se fosse avvenuto un attacco, si conoscesse all'incirca la posizione delle persone abitanti la fortezza e andare in loro soccorso per aiutarle e portarle in salvo.

Izuku, prese con sé una sacca a tracolla in pelle, nell'eventualità che Eri avesse trovato qualcosa di suo gradimento, avrebbero potuto metterla lì dentro e per sicurezza Shoto gli diede dei pugnali da nascondere negli stivali, in caso avessero dovuto difendersi, cosa che il verdino sperava altamente di non dover fare, anche se avrebbe tenuto gli occhi ben aperti ed Eri sempre attaccata a lui.
Si diressero verso l'uscita, con la piccola che praticamente trascinava il povero Izuku per fargli aumentare il passo e arrivare il prima possibile al paese.

- Forza Asahi! Allunga il passo, se andiamo a questa velocità, arriveremo che staranno chiudendo. - disse la bimba continuando a tirare per il braccio il ragazzo.

- Eri, non chiuderanno prima dell'una, sono le nove del mattino, abbiamo tutto il tempo a nostra disposizione - cercò di convincerla il verdino.

- E se poi non troviamo il regalo? Assolutamente no, dobbiamo girare tutte le botteghe, voglio un regalo stupendo, ah a proposito tu cosa regalerei al principe?

Izuku la guardò perplesso, lui non aveva pensato di fare due regali separati...

- Ah...non ne basta uno da parte di entrambi? -

RICORDATI DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora